il TROPPO

luglio 22, 2015

Sono tornata per qualche giorno.
Il mare mi ha fatto bene e ormai andare in spiaggia con una bambina non è più un'agonia.
Ho fatto ancora tantissimi castelli di sabbia e ho raccolto 700 conchiglie per decorarli, ma volete mettere con il controllare che non si mangi la sabbia e che non scappi via tra una sdraio e l'altra?
Insomma la fine del tunnel è quasi prossima e per me la gioia è molto simile al leggere un libro intero in 2 giorni e un giornale di gossip (gentilmente offerto dalla spiaggia) al giorno.

Ma veniamo a noi.
La spiaggia offre tantissimi spunti di riflessione. Ma tanti tanti.

Ho deciso di stilare la mia personale classifica dei TROPPO che andrebbero decisamente evitati.

1) I costumi troppo piccoli. Anche se si ha il fisico di Gisele, il "troppo" piccolo non è bello e visto che di Gisele ce ne è una sola, posso tranquillamente trasformare in assoluto quanto affermato. Ho visto una signora di una certa età con un microslip laminato e un topless con piercing e mi sono augurata di riuscire a invecchiare con un più grazia.


2) Le pelli troppo abbronzate.
Sarà l'età, ma questa forzatura dell'abbronzatura non mi appartiene. L'incubo rughe è lì che ci aspetta e quindi eviterei di sembrare un mocassino.
L'ideale è una bella abbronzatura dorata (uniforme... ma questa è una chimera) che doni un aspetto sano e non volgare.
3) Le unghie troppo lunghe. Mio Dio che odio queste unghie e mandorla appuntite e pittate di colori assurdi tipo verde petrolio perlato.  Ho capito che l'estate si presta ad esperimenti divertenti, ma anche no.
4) I capelli troppo pettinati. Ha senso andare sul bagnasciuga con la piega del parrucchiere appena fatta?? Ci si può rilassare un pochino?? E in questa categoria aggiungo anche le facce troppo truccate.
C'èra una bella ragazza nell'ombrellone dietro al mio che aveva 2 cm di eyeliner nero (aggiunto ad un'abbronzatura marrone) che mi faceva pensare a quanta acqua micellare avesse bisogno ogni giorno per levarlo.
5) I capelli troppo spettinati. Ecco, non è che siccome siamo in spiaggia allora vale tutto. Un po' di cura ci vuole. E ottenere un risultato decente è difficile tenendo conto che il sale, la salsedine, il vento e la sabbia, creano un effetto tremendo anche sulla capigliatura più moscia. Ma è un dovere verso noi stesse.
6) Vestirsi troppo firmate. In fondo il discorso è il medesimo: la spiaggia è un ambiente rilassante (anche se sulla carta stare mezzi nudi, insieme a centinaia di persone, su pochi metri quadri di sabbia, non sembra molto rilassante) e rilassato, per cui non è necessario apparire e ostentare.
Poi ovvio che se abbiamo comprato le ciabattine di Hermes apposta per l'occasione possiamo usarle e io non biasimo nemmeno chi usa la Neverfull per la spiaggia (in fondo è pratica, leggera e indistruttibile), ma se il risultato è forzato e appariscente, allora non è appropriato.


7) Vestirsi troppo sciatti. Basta poco per essere carini in spiaggia: un caftano o una camicia leggera e degli shorts, una borsa di paglia e delle ciabattine (o ciabattone Birkenstock)... non c'è bisogno di essere stylist di grido per mettere insieme un abbinamento vincente. Secondo me il trucco è quello di scegliere colori e tessuti naturali, versatili e raffinati... poi assemblarli è uno scherzo.


8) Indossare troppi gioielli. Acchittarsi a madonnina di Fatima è sempre fuori luogo, ma in spiaggia raggiunge livelli di tamarraggine infinita. Io sto attraversando una fase superminimal e indosso solo le cose di sempre e una catenina finissima, ma chi mi arriva con 7 cavigliere, 10 manchette di plexiglass e 2 strangolini, dovrebbe sicuramente rivedere il suo concetto di sobrietà.
9) Troppi tatuaggi. E lo so che qui tocco un tasto dolente.
C'è chi li ama e chi le detesta. Io sto nel mezzo. Io non me li farei mai (è uno di quei mai di cui sono supersicura) e molti non mi piacciono e non li capisco, ma se hanno un significato o se fanno parte di un modo di vivere e di porsi, allora non mi permetto di criticare.
Ma non tutti i tatuaggi sono di buon gusto e significativi. So che mi capite.
10) Troppa amicizia. Non è obbligatorio parlare con tutti e farsi gli affari di tutti. Io non voglio avere la morte nera nel cuore ogni volta che vedo il mio vicino di ombrellone che mi attacca bottone, voglio poter chiacchierare se ne ho voglia e indugiare in un beato silenzio se ne ho necessità. Bisogna capire chi si ha vicino, perchè a me della montata lattea della moglie del tizio che sta all'ombrellone 14 non frega un cippa e potrebbe arrivarci anche lui!



E con questo vi saluto... ma credo che potrei tornare presto...


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11 commenti

  1. Ciao Vale!!! che piacere leggerti. Io purtroppo sono ancora al lavoro e in questo periodo non c'è proprio niente di interessante in giro ma per fortuna c'è il tuo post!!!!

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  2. ...meno male che vado in montagna...

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    1. e ci dirai quali sono le brutture da montagna... l'umanità non si preclude nessuno spazio per le brutture!

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  3. Anche io ancora al lavoro, ma un solo giorno di mare è bastato per condividere praticamente tutto quello che hai scritto.
    Preciso solo, al punto 9) che io amo i tatuaggi (infatti ne ho uno che per me ha un particolare significato), sebbene concordo che il troppo e/ o il brutto, come per ogni altra cosa, mi fanno storcere il naso.
    Torna presto!

    Manu

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    1. io, pur non prendendo minimamente in considerazione il tatuaggio, ne vedo di molto carini... poi ne vedo di orribili...

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  4. La fauna marina e' la mia preferita! Passo le ore in spiaggia a fotografare gli orrori che mi circondano e a mandarli alle amiche :)

    L

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  5. Sono d'accordo su tutto, ma mi hai messo una certa ansia... =P

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    1. naaahhh la criticonza è lo sport nazionale, alla fine in spiaggia ci si consola un sacco vedendo certe cose!

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