10 cose : Paris edition

ottobre 09, 2015

Ho in bozze questo post da non so quanto tempo, ma qui trovare un paio d'ore per astrarsi e scrivere, pare un'impresa colossale.
Parto veloce che magari è la volta buona che finisco.

1) Ho deciso di comprare poche cose a Parigi.
Prima di tutto perchè a settembre non ho nemmeno ben chiaro quale sia il vero trend dell'inverno.
Seconda cosa perchè fondamentalmente ignorerò quel trend e andrò avanti per la mia strada.
Terza e ultima cosa (ma la più importante) non ho ancora fatto il cambio di stagione nell'armadio e quindi non ho voluto comprare cose sull'onda dell'entusiasmo senza valutare quello che già possiedo.
(Questi 40 anni sono fatti di saggezza).
Tenuto conto di tutto ciò, sono partita con l'idea di prendere un peacoat blu (o un Kaban), molto marinaro, una mariniere (che vai a Parigi e non compri righe??) e magari qualche accessorio carino e poco costoso.
Per quanto riguarda il cappottino, ero sicura di andare da Uniqlo.
La collezione di Ines de la Frassange prometteva benissimo e avevo addocchiato anche i pantaloni maschili.


La S era finita e la XS la chiudevo male. Insomma un marinaio con la giacca troppo stretta non si è mai visto.
Poi però ho visto quello del marchio, ho capito che era lui il prescelto! Un po' più lungo di quello di Ines e un po' meno femminile e di quello la XS era perfetta (vi dico le taglie perchè così vi rendete conto di come veste, se voleste prendere on line).
Felicissima!


2) Per quanto riguarda la mariniere, mi ero fissata con St James.


Mi dicevo: ma cavolo devo venire a sapere di questo marchio storico di mariniere (dal 1889) da J. Crew che se ne sta dall'altra parte dell'oceano?
Sì. L'ho scoperto grazie a Jenna. Mea culpa.
Quindi ho deciso di andare a vedere la boutique e di prendermene una classica, manica a 3/4, ma ecrù e blu, anzichè il solito bianco optical.
Il negozio è un tripudio di righe, per tutti. Il commesso (pure lui a righe) è stato delizioso, ha riempito Viola di palloncini e caramelle e io sono uscita felice e contenta!



3) E ora veniamo a ciò che non ho comprato.
Vicino al nostro appartamento c'era un meraviglioso punto vendita Repetto.
Un continuo canto delle sirene.
Al quale ho resistito.
Poi sono arrivata all'aereoporto Charles De Gaulle e Repetto è a ogni angolo!
Ragazzi che fatica!
A differenza di qualche tempo fa, non ero attratta dalle ballerine, ma dalle stringate e dai mocassini!
Per le stringate Zizi, la colpa è di Garance.
Ma i mocassini Michael quanto sono chic?????
Il punto è che toccandoli mi sono resa conto che sono veramente leggeri e delicati e ho temuto che non fosse la stagione giusta per prenderli.
Ma se ne stanno lì, in cima alle preferenze (ho aperto subito una cartella pinterest sui mocassini e i Michael non mancano).


4) Il quartiere Le Marais sarà anche considerato turistico dagli snob, ma ragazzi: sei ad un passo da tutto, la stazione Chatelet Les Halles ha un trilione di linee al suo interno, i ristoranti sono mille mila e quando mi hanno detto che il nostro appartamento era vicino al Pompidou, io non pensavo COSI' vicino.
Quindi per me è : sì sono una turista, non sono una parigina e voglio essere comoda nel vedere tutte le bellezze del caso.
Se poi mi piazzano una patisserie sotto, io sono la persona più felice della terra.


5) Io sono andata la settimana precedente alla settimana della moda.
Un freddo biscio signori.
Io venivo dai 27-28 gradi umidi di Firenze e sono piombata nei 13-14 di una Parigi spesso piovosa.
Il primo acquisto per Viola è stato l'ombrello!!
La passeggiata a Place des Vosges è culminata con il temporale del secolo! 2 secondi di furia cieca per poi aprire il cielo in scorci di blu dipinto di blu.

notare il cielo bistrato



e poi ciao

La settimana della moda pare invece abbia avuto un clima più clemente... ma con quelle non si sa mai, magari c'erano 10 gradi e loro se ne giravano in canotta lo stesso.

 6) Abbiamo portato Viola a Disneyland.
Beh, fate figli e portateli a Disneyland, vivrete di riflesso una felicità e un'emozione pazzesca!
Io ci ero stata in viaggio di nozze (a Orlando), ma con un bambino non è la stessa cosa!
Vi dico solo che alla parata, appena ha visto Elsa, IO ho pianto!
E chiudo qui la faccenda.

7) Mi sono ripromessa di non entrare nelle catene che avrei potuto trovare in via Roma a Firenze. Ho tentato però di valutare Forever 21, ma sono uscita immediatamente, uccisa dalla presenza di troppo poliestere incendiabile.
Nessuno snobismo, quando è troppo, è troppo.

8) Maje.
Ma quanto è bella la roba di Maje? Mi sono innamorata di tutto!
Ma perchè per avere un maglioncino carino si devono pagare 250€?????


 9) Temevo un po' la spocchiosità francese, ma la presenza di una bambina secondo me addolcisce tutti! Ho trovato gente gentilissima ovunque, dal personale dell'appartamento, agli addetti della metro, per non parlare dei camerieri.
La mia ultima volta non era stata così amichevole... stavo per arrivare alle mani con la bigliettaia del Louvre che aveva sbagliato a darmi il resto!

10) Infine.
Parigi è davvero sempre una buona idea.



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6 commenti

  1. Hey Vale!!!

    Sarò breve: Maje meravigliosa meraviglia, anch'io ci sono rimasta incollata l'anno scorso a Parigi... Che sì, è sempre una buona idea ma a fine settembre/ottobre lo è di più!
    Ora ti chiedo un consiglio, dato che sei la regina delle maglie a righe: ma come le lavi? Io ne ho una e ovviamente le righe bianche ora sono bluastre! :-(

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  2. Parigi e' sempre un'ottima idea.. ormai lo sappiamo!
    Le Repetto non mi fanno impazzire, preferisco altre scarpe simili che sembrano molto piu' resistenti di queste...

    L

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  3. Qui lo dico e non lo nego: ho bevuto tiger beer all'ombra di un banano e di una coppia di scimmie molto rumorosa, (semi)imprecato rimbalzando malamente su un tuc tuc ed, in generale, sperimentato le gioie di incalcolabili ore di volo per tutto il pianeta, ma non sono MAI stata a Parigi.. Sarà stato forse per quella stupida storia che andarci da fidanzati porti sfiga (bahh, per me non il motivo determinante) o forse perchè ho questa convizione (neanche poi tanto unipersonale, mi pare) che i parigini siano sgodevoli o forse ancora a causa delle congiure della sorte, ma non ho mai respirato l'aria di Hermès e Coco sotto il cielo di Parigi. Occorre senza dubbio rimediare, non solo per Maje chiaramente .. ma anche per lui, va ;-)

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  4. Ti ho scritto in privato, su fb.... grazie di questo splendido post, così farò scelte più mirate!
    baci, Angela.

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  5. Vorrei seguirti su pinterest! Per me irrinunciabile

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