CALMA! Ci sono ancora e ho anche io i miei buoni propositi!

gennaio 12, 2016

Sono in clamoroso ritardo.
Ritardo sul consueto aggiornamento e ritardo per quello che riguarda i buoni propositi per il 2016... ma il mio ritardo è solo nella compilazione scritta, non nell'elaborazione.
So perfettamente cosa mi aspetto da questo 2016 e da me, con lui.

So che vi sembrerà una sciocchezza e probabilmente lo è, ma a me i 40 anni hanno sostanzialmente cambiato la visione su alcune cose.
Sono più vecchia, sono più consapevole e sono più stanca... Mi sono ritrovata più di una volta a dirmi: ma ho quarant'anni e devo stare ancora a sentire/sopportare/fare le stesse cose?
E ogni volta mi sono risposta: NO, non devo. Non è necessario.
E francamente mi chiedo perchè ho aspettato i 40, ma tant'è...

1) Parto con una considerazione di ordine generale, ma al momento è il mio proposito più importante, perchè applicabile ad ogni ambito della vita.
Non avete idea (o magari ce l'avete e siete d'accordo con me) di quanta gente stia a raccontarsela e di quanta gente si metta a imporci la sua visione delle cose solo perchè ha bisogno di tante sicurezze.
Io mi sono imposta di ignorare questi personaggi.
Non sono interessata a chi mi vuole dare lezioni e a chi ha voglia di farmi notare come ci si comporta e poi è sostanzialmente una bestia.
Io come primo proposito non voglio più giudicare nessuno e non voglio essere giudicata da chi non ha le basi per farlo.
In quanto madre sono vittima e carnefice in questo schifoso meccanismo, ma mi impongo di non iniziare più una frase con NOI FACCIAMO COSì, con l'intento di sottindere che NOI FACCIAMO LA COSA MIGLIORE.
Che ognuno faccia quello che crede meglio. Voglio aver fiducia nella razza umana, voglio ricevere consigli se li chiedo e voglio darne se mi vengono chiesti.
Non voglio che qualcuno cerchi di smontarmi al solo scopo di sentirsi migliore e non voglio insinuare insicurezze negli altri. 
Non ho bisogno di persone che non mi fanno sentire a mio agio e quindi ciao ciao rami secchi!

2) Voglio continuare il percorso che ho iniziato con quella pazza di Marie Kondo.
Quando ho letto che con il suo metodo INDIETRO NON SI TORNA, pensavo volesse solo vendermi una favola e giustificare l'acquisto del libro e già mi vedevo a consumare la carta di credito per rimpolpare un armadio ormai quasi scarno.
Invece quella sensazione di pulizia e ordine mi fa stare bene e quindi non ho proprio voglia di crollare e cadere nel tunnel del troppo. Di nuovo.
Da quando ho letto il libro ho comprato un cardigan nero e una cover per il cellulare a 10€ (che non cambiavo da 2 anni). E basta.
Sono andata in giro per negozi un paio di volte e ho comprato sempre per Viola e mai a caso (praticamente avevo fatto una lista e gli acquisti sono stati mirati a sostituire le cose ormai piccole).
Devo ammettere che avevo intrapreso questo percorso anche da prima, ma ora non è più una cosa istintiva e imprevedibile, ora è ragionata e ogni volta mi domando se quella che mi sembra una cosa imperdibile lo sia davvero.
Ciò non significa che non mi piaceranno più le cose bellissime e stagionali e pazze e inutili, ciò non significa che mi darò all'ascetismo, ma semplicemente sceglierò di essere più oculata e di puntare alla qualità, alle cose speciali delle quali andare fiera e alle cose di cui ho realmente bisogno.
Il fatto che il bisogno sia al 3 posto vi fa capire che una zebra non può diventare un cavallo, per cui la mia carriera di blogger del frivolo non è finita!


Si può rinunciare ad un cassetto ordinato? Si può rinunciare a vedere tutte le magliette a nostra disposizione? Noooo!
Ho conquistato un cassetto che prima non avevo e ora non lo mollo più!

3) Ho intenzione di non farmi influenzare dalle influencer. Le guardo, alcune le amo, le stimo, altre mi lasciano basita, ma non posso realmente pensare di applicare il LORO gusto al mio corpo.
Posso apprezzare l'idea, ma poi devo davvero fermarmi a riflettere.
Per ora, ogni volta che ho "interpellato" una influencer ho dovuto rivendere, perchè ciò che era perfetto per lei e su di lei, non era per niente ROBA MIA.
Per cui se riescono a tradurre il mio gusto in quella declinazione OK, diversamente NO GRAZIE.


Quanto è bello questo abbinamento, quanto è coraggioso e riuscito... lo apprezzo sulla carta, ma non devo andare oltre perchè su di me sarebbe così sbagliato che non saprei nemmeno da dove iniziare per dirvi quanto!

4) Ho deciso, anche sulla base delle vostre indicazioni e dei vostri apprezzatissimi consigli, di tornare ad avere delle rubriche settimanali. Nel mio immaginario dovrei riuscire ad aggiornare tutti i giorni e dovrei riuscire a parlare anche di casa, di libri, di beauty (il più delle volte chiedendo a voi illuminazioni) e soprattutto del magico mondo della moda... sia quello delle passerelle, sia quello del quotidiano. E' davvero un mio progetto e tenendo conto del tempo a mia disposizione è anche ambizioso, ma voglio davvero provarci perchè questo spazio per me è assai importante.

5) Aspettatemi che arrivo con tutto il corredo del blog nuovo!!

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20 commenti

  1. Bentornata,mi stavo cominciando a preoccupare....
    Concordo in pieno sui precetti dell'articolo ma oggi ti scrivo solo per ringraziarti di aver pubblicato la foto del cassetto delle magliette; é un'idea geniale allinearle invece di impilarle come faccio io con il risultato che quelle che stanno sotto vedono raramente la luce del sole.

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    1. Nessuna preoccupazione! Avrei voluto iniziare l'anno con il nuovo blog e ho aspettato perchè speravo di fare i cambiamenti in tempo... ma la cosa va per le lunghe e così sono tornata con quello vecchio!
      Avere le magliette così è una gioia e la cara Marie ci dice anche anche le magliette sono più felici perchè respirano e non sono schiacciate! Poi non sai la soddisfazione che provo a piegarle e a trovare il loro punto magico per tenerle in piedi!

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  2. Concordo assolutamente con il discorso rami secchi e di mio ci aggiungo una discreta (ironicamente parlando) allergia a chi non ha una personalità propria e succhia quella altrui come se non ci fosse un domani. Ok, l'ho detto. Bentornata!

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    1. e hai detto bene! Basta coi camaleonti e i parassiti!

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  3. A parte una sana invidia per il cassetto delle magliette (mai avuto così ordinato), sono pienamente d'accordo sul discorso delle influencer. Troppo costruite. Poco genuine e troppo legate ai brand che regalano loro i capi. Meglio fare di testa nostra (molto probabilmente anche loro, se dovessero mettere mani al portafoglio non farebbero certe scelte).
    Anna

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    1. Sì, ormai purtroppo gli acquisti fatti coi loro soldi si riducono solo ai marchi che non fanno sconti o regali. Vedi roba Liu Jo, Alviero Martini o cose così, su chi in realtà, quando può, corre da Celine! Che credibilità hanno?

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    2. concordo... poca credibilità... una domanda, secondo te, prima o poi non cesserà questo modo di "pubblicizzare" alcuni prodotti, visto che la gente oramai ha capito l'antifona? io non mi capacito..

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    3. probabilmente il fatto che le influencer abbiamo tutta questa visibilità concede ai marchi una vetrina ch altrimenti non avrebbero, ad un prezzo che probabilmente conviene. Togliamo la Ferragni che ha milioni di follower, ma anche alcune italiane arrivano comode a 200.000 o più... più o meno come Elle. Quindi hanno la stessa copertura di una rivista senza investire nello stesso modo! Che poi di quei 200.000, solo pochi poi davvero si avvicinino al capo in questione credo sia relativo, in fondo vale lo stesso per la pubblicazione, non è garanzia di acquisto!

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    4. Una cosa che non sopporto di alcune è che non mettano "Thanks to" come per far credere che siano soldi loro...Vedi la tanto amata Elena Braghieri che ultimamente mi è un pò scaduta. Mai che metta un grazie quando le regalano oggetti (forse l'unico caso è stato quello dell'anello Plaget) per tutto il resto mette solo il tag....mi lascia perplessa.

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    5. io non so come funzionino queste collaborazioni, se sia buona creanza ringraziare oppure se sia sufficiente segnalare con il tag da dove venga il capo. Quello che credo sia indispensabile è la coerenza. Meglio meno prodotti, ma che siano davvero rappresentativi, che marchette tristi ed evidenti. Fece molto scalpore la campagna della Ferragni per Carpisa... Se una usa solo Vuitton come bagagli, come puó davvero far vendere Carpisa? Quindi l'uso delle influencer deve essere intelligente anche da parte dei marchi!

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  4. Bentornata! io ho sviluppato un odio viscerale per Marie Kondo... Forse non sono ancora davvero pronta..

    L

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    1. Magari non è la risposta alla tua domanda!! E' così radicale che devi essere vicina alla disperazione per poterla davvero prendere in considerazione! Io, probabilmente avevo già iniziato ad essere insofferente per la mia situazione e il libro mi ha dato solo il metodo che mi serviva... ma non è detto che debba essere la cosa giusta per tutti! (non dimentichiamo il fattore età... non mi far pensare quanto son più vecchia di te e quanto ho accumulato negli anni che ci separano!).

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  5. bentornata e buon anno! mi consolo allora a non essere l'unica in ritardo con i buoni propositi per il 2016. a parte questo condivido pienamente il "ciao ciao rami secchi" ho iniziato con le potature a dicembre 2015 e devo dire che sto benissimo! Anto79

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    1. levare il superfluo!! In fondo fa parte anche questo del percorso di Marie Kondo, no?? PRIMA DI ANDARE AVANTI, FINITE DI BUTTARE TUTTO!!

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  6. Brava Valentina.. concordo in pieno, hai messo nero su bianco, in maniera perfetta come sempre, quello che penso da un po'... leggerò il libro della Kondo, a questo punto!

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    1. grazie Barbara! Buona Kondo e non farti spaventare dalla sua follia!

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  7. Bentornata!
    anch'io ho iniziato a comperare poco/nulla in questo inverno!
    Leggerò anche la Kondo, per portare a termine il lavoro nell'armadio!

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    1. io non stavo più bene nel mio troppo e non mi faceva nemmeno godere i nuovi acquisti!

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  8. bentornata, cara vale! vorrei tanto leggere il libro della tua amica kondo, ma non so se riuscirà a convincermi... però devo dire che veramente sembra che a te abbia cambiato la vita, forse dovrei provare... d'altronde ero anche scettica relativamente alla nuova consapevolezza dei 40 anni di cui tutti mi favoleggiavano, invece improvvisamente anche io vedo molte cose sotto un altro aspetto, più distaccato (ok, non lo shopping per ora, ma molto altro) e consapevole... al punto che ogni tanto mi domando se non sarebbe stato meglio se non li avessi compiuti prima (molto prima)!
    attendo le nuove rubriche, sono certa che ti leggerò sempre volentieri!
    ale

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    1. brava anche se è un paradosso, delle volte anche io mi dico: ma non potevo arrivarci prima... ai 40?

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