che ne diciamo di Prada?

marzo 02, 2018

Posto che lo capirò forse fra 2 anni, cosa ci è piaciuto della sfilata di Prada?
Io sono un po' perplessa per i dettagli e per i materiali.
Mi piacciono le sovrapposizioni e il tulle (quello sempre), ma non so davvero che pensare del nuovo logo...

Cito dal sito di Vogue.com : Glowing fluorescents and digital prints were contrasted with tweeds, squared-off parkas, and construction worker vests. Approximations of strapless cocktail dresses had corporate ID cards pinned to the breast. Rubber boots appropriated nylon drawstring leg-coverings. It was a disrupting picture of layered dissonances with a deliberately done-in-haste feel.



Prada’s seemed sketchily put together from hefty utilitarian layers of workwear and tulle, assembled entirely from man-made materials, starting with the company’s black Pocono-nylon padded rainwear.
 

With this collection, she jolted her fashion audience into the realms of performance art; a feminist statement, mashing the bourgeois clothes of her brand signatures to produce a vision which she described as “for the strength of women going out in the violence. My dream,” she said, “is for women to be able to go out in the street and not be afraid. I wanted to have the freedom exaggerated.”
 

Io apprezzo che ci sia sempre un 'idea profonda, che si voglia provare a fare qualcosa di mai visto.
Spesso è solo lei a riuscirci (Alessandro Michele ci è riuscito la prima volta, ora ci stiamo abituando, con Miuccia non ci si abitua mai).
Ma se lo scorso anno era tutto immediato e confortante, quest'anno vedo qualche cosa che mi disturba, non so a che livello e non so nemmeno di preciso cosa,  probabilmente è tutto voluto, ma mi piacerebbe capire dove mi si inceppa la comprensione.
Se andassi ad una sfilata di Prada mi ci vorrebbe l'audioguida come alle mostre !




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1 commenti

  1. no stavolta gliela boccio... oppure tra due anni griderò al genio, chi lo sa!

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