5 cose che

ottobre 15, 2020



In queste settimane ho pensato a 100 cose da scrivere e quindi il mio dovere è selezionare ciò che merita realmente di essere fermato sul blog.

Facciamo le 5 cose che, almeno passa la paura.

1) Sono indietrissimo, su questo argomento, ma cosa avete pensato della sfilata di Prada?
Io non ho urlato alla meraviglia, non ho pensato che fosse estremamente innovativa, ma ho visto coerenza anche con il momento specifico che stiamo vivendo e parecchi spunti di archivio.
Probabilmente è una delle collezioni più mettibili (subito) della storia di Prada e io ci vedo già il tocco di Raf Simons, anche se Miuccia è preponderante.

Ve le ricordate le gonne pazzesche che Raf disegnava da Dior nel 2012 o 2013? Io ci vedo quello stile.

 






Questo trench mi piace da matti, portato così, ampio, fuori misura... 

La cosa però più interessante è stato quello che è venuto dopo la sfilata: Miuccia e Raf hanno risposto a delle domande mandate dal pubblico qualche giorno prima. Il concetto che mi è piaciuto di più è stato quello di uniforme, intesa come "divisa" che ti permette di pensare. In altre parole è un po' come se i tuoi vestiti fossero così tuoi che ti dimentichi di loro e puoi davvero occuparti d'altro.






Miuccia ha detto che la sua divisa del momento è una gonna a pieghe bianca, abbinata ad un golf blu. Credo che nella sua semplicità sia proprio una cosa sua, molto distintiva. Ciò non significa essere Mark Zuckenberg che indossa la stessa maglietta stazzonata perchè non ha tempo di pensare a qualcosa di meglio, ma piuttosto trovare qualcosa che sia una seconda pelle, quella che vogliamo far vedere agli altri e che dice molto di noi.
In fondo Miuccia non ha detto che si veste sempre uguale, ha detto di avere molte uniformi e che quella descritta è solo quella del momento e mi pare anche questo sensato, tanto più che continuiamo a cambiare, nel pensiero e nel corpo e questo non può non riflettersi nella vita di tutti i giorni e nel nostro guardaroba.

Diciamo che trovare la mia uniforme è sempre il mio obiettivo. Ammiro chi ha trovato i suoi indispensabili e che li declina e li piega a quello che è lo stato d'animo fuori e dentro di lui.

2) "The social dilemma": lo avete visto?

Direi che si possa riassumere con: niente che non sappiamo già, ma fa effetto lo stesso.
Quando ci dicono che ci illudiamo che tutti i social network siano gratuiti e che non muovano prodotti, significa che non abbiamo capito di essere noi il prodotto.
Quello che in realtà mi ha colpito di più è come le varie notifiche manipolino la nostra attenzione. Se è troppo tempo che non prendiamo in mano il telefono ecco che un suonino più o meno molesto ci richiama e noi dobbiamo stare sul pezzo e controllare subito. E lo facciamo. Ogni volta.

In ogni caso è impressionante come tutti quelli che si sono trovati a capo di questi colossi del social (compreso Pinterest che sembra innoquo) alla fine abbiano avvertito enormi scrupoli di coscienza, tali da mollare il colpo e cambiare vita.

Davvero non abbiamo voce in capitolo e davvero siamo così manipolabili? Io temo proprio che la risposta sia sì e che sia indispensabile mettersi un freno o delle regole. Ne riparleremo.

3) Stamattina alle 8.01 ho preso un golf della collezione JW Anderson. E' probabilmente la prima volta che mi segno perfino l'ora in cui una collezione viene proposta!
Controllando ora sul sito, direi che ho fatto bene, il mio non c'è più e nell'altra variante di colore è rimasto solo in XL. Vi dirò come è quando arriva, nel frattempo sono contenta!

Ho comprato questo golf perchè nel cambio di stagione ho eliminato 11 maglioni (troppo piccoli, troppo grandi, con pallini o infeltriti) e altri 4 o 5 sono in standby, ancora discreti e quindi passati nella categoria "abbigliamento da casa" e mi sono fatta una lista precisa delle cose che mi mancano o che si sposano con l'idea che ho di me adesso. Pianificare potrebbe essere la soluzione all'accumulo. Ce la farò?

4) Parliamo un attimo di borse e sottolineiamo come non ci sia più niente da dire.
In questo momento le borse di punta sono solo riedizioni.

Prada. Gucci, Fendi, Miu Miu, Vuitton... tutti modelli che appartengono a collezioni assai datate. Come dobbiamo interpretare questo riciclo? Calo della creatività? Non c'è più niente da inventare?

Prada fa la re-edition del suo modello in vela del 2000, Fendi rifa la Peek a boo e la chiama IseeU, Vuitton la pochette accessories (già dall'anno scorso), Miu Miu ritira fuori la Coffer e Gucci ci inonda di Jackie...

















Io possiedo la Coffer (e mi piace sempre molto) e una pochette accessories di 15 anni fa (costava 180€) il resto non mi interessa, non sono attratta da niente di tutto ciò... forse perchè c'ero già la prima volta e quindi non sono impressionabile (per la Jackie poi, non si tratta nemmeno di una prima riedizione tenendo conto degli anni che ha). Mi chiedo però che senso abbia questa circolarità con prezzi gonfiati.

Per me Miuccia è intoccabile e capisco anche che quando in mezzo a grandi fasti, colori e idee super strutturate, lei ha buttato fuori delle borse nere in nylon ha segnato la storia della moda. Ma se le deconstetualizziamo, cosa rimane? Un pezzo di nylon a 590€ (e anche di più).

Ok la moda è fatta di idee e di concetti, non va decontestalizzata, ma qui anche l'idea è vecchia, quindi perchè dovrei tirar fuori tutti quei soldi? (Aggiungo che ho anche sempre in mente il servizio di Report di parecchi anni fa sul vero costo di questa roba e non riesco proprio a dimenticarmelo).

Quindi ragazze se proprio volete una di queste borse andate sull'usato, scartabellate su Vestiaire Collective che trovate il mondo! O se siete ancora più furbe e le avete, vendetele!!

5) Non vi illudete che io sia diventata una persona saggia perchè vi consiglio di vendere e non acquistare.
Ho comprato i combat boots. E ho detto tutto. Io alta 1.60 circa, avrò un aiuto di 4 cm e potrò invadere uno stato estero a mio piacimento.
Ovviamente non ho acquistato Prada o Bottega Veneta (qualcuno con una vita normale e introiti normali lo farebbe?), ma mi son accontentata di Other Stories.





Ecco come non mi staranno mai... ma una piccola concessione alla troppa moda me la merito anche io!!

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3 commenti

  1. vale infatti sulle borse hai proprio ragione! non percepisco stimoli nè altro, anzi mi piacciono sempre più modelli vecchi...

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  2. Come ti trovi con gli stivali, dicono che sono scomodi... anche a me piacerebbero!!!

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  3. Bellissima la borsa Prada modello in vela del 2000. Noi abbiamo una linea di borse artigianali e ne abbiamo prodotta una simile nella quale abbiamo inserito alcuni strass. Abbiamo contattato una azienda che realizza minuteria metallica per borse su commissione, loro le realizzano e noi le montiamo.

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