look of the week

settembre 29, 2016

In questa settimana della moda di Milano i bloggers hanno avuto un brutto quarto d'ora.
Su Vogue.com è apparsa la seguente frase:


Note to bloggers who change head-to-toe, paid-to-wear outfits every hour: please stop. Find another business. You are heralding the death of style.
 
In pratica avete stufato e state rovinando tutto.

Poi insorgono i bloggers dicendo: sì ma anche voi editors lo fate, anche se non è palese come per noi.

In pratica tutti sono  prezzolati dai brand che prestano o regalano abiti e accessori e che magari pretendono che questi blogger (o editor) si presentino alla sfilata vestiti di tutto punto come in una pubblicità.
Perchè alla fine è questo l'obiettivo.
I blogger sono pagine di pubblicità ambulanti.
Vedi un vestito, vedi come sta, come cade addosso, noti la fisicità di chi lo porta e la associ alla tua, in modo da capire se può andare bene anche per te e poi magari -se puoi- prosegui la tua ricerca in negozio oppure on line.
L'idea dei brand è quella.
Lo abbiamo detto tante volte. La Ferragni ha più lettori di Vogue e quindi una cosa che indossa lei, raggiunge molti più occhi e teste.

La cosa buffa è che nessuno ha detto: NO NON E' LA MORTE DELLO STILE, ma piuttosto (come fanno i  bambini): MA ANCHE TU.

Il fatto che lo facciano tutti va bene?
Il fatto che sia una consuetudine rende la cosa meno sgradevole?
Il fatto che brand prestigiosi abbiano bisogno di questi piccoli meccanismi di mercato è un buon segno per l'industria?

Ovviamente no, ma da quanto si può intendere, nessuno ha intenzione di rallentare e non è stato ancora trovato un sistema meno fastidioso di procedere.
Sono certa che questi meccanismi siano vecchi come il cucco, che i marchi abbiano sempre regalato e mandato inviti a chi conveniva loro, ma forse questo livellamento verso il basso, per cui anche ragazzine che comprano followers possono andare nei front row, non faccia bene a nessuno (tranne alle ragazzine in questione).

Susie Bubble è una di quelle che ha parlato in merito alla questione e anche lei ha puntato il dito verso le editor; io avrei preferito che avesse risposto come aveva risposto poco tempo prima a British Vogue che le aveva chiesto cosa pensasse dei blogger che vanno alle sfilate vestiti completamente coi pezzi del marchio che li invita. Aveva detto che era contraria perchè gli invitati non sono trofei da esibire.
Ecco, forse ci dovrebbe essere un'impennata di orgoglio, forse questa gente dovrebbe far emergere il proprio stile e dire: ok vengo, ma scelgo io cosa mettermi e se la borsa che mi mandi non mi piace, userò quella di un altro!

Va beh basta dai, vi ho raccontato la polemichetta sterile del momento, giusto per introdurvi dei look da fashion week da capogiro:


Camicia azzurra, borsa di tela sulla spalla e tracollina.
Certo, funziona su di lei perchè è bella come una Nicole Kidman giovane e senza botox, ma mi piace!


Settimana scorsa (con risultati diversi) ho optato per la soluzione maglietta semplice grigia + pantalone classico (il mio blu) diverse volte... Io probabilmente sarò sembrata solo anonima, lei ha il rossetto rosso e la coda di cavallo -bionda- per cui vince più di me!


Meravigliosa, comoda, semplice, ma d'effetto.


A-D-O-R-A-B-I-L-E!

E infile la bella Kate, che magari è tutta una marchetta, ma è sempre se stessa:



Tutte le foto vengono da Vogue.it

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1 commenti

  1. il mio preferito e' quello con la gonna lunga rossa.
    tornando al post di ieri, sono assolutamente in fissa con le gonne plissettate

    L

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