5 cose che: sulla sfilata di Dior

ottobre 05, 2016

1) Ve lo dico subito, io sono confusa.
Mi dibatto fra: questo è ancora troppo Valentino, questo non è mica Dior  e LO VOGLIO.

Dopo i fasti di Galliano (che tutti a dire genio, ma io -sono sincera- non l'ho mai capito tanto), dopo i sospiri che mi ha fatto fare Raf Simons, forse avevo bisogno di cose diverse e nuove.
Quante volte ce lo siamo dette? Va tutto veloce, abbiamo bisogno di essere stupite continuamente e quindi vedere le gonne in tulle un po' mi ha deluso.


2) Vi dicevo che sono in confusione perchè ho cercato diverse recensioni e pareri e la cosa che ho letto di più è stata: questa collezione venderà tantissimo.
L'ho detto settimana scorsa a proposito del film di Valentino: è il business a stabilire cosa funziona, non il metro artistico... se andassero di pari passo però io ne sarei immensamente felice.
Insomma io avrei voluto leggere che era tutto bellissimo, non vendibile.
Se le robe (e dico robe con un'espressione schifata sulla faccia) di Jeremy Scott per Moschino vendono, non significa che siano belle in senso stretto.
E io vorrei un ritorno proprio al senso stretto.
Vi butto lì il paradosso: VORREI NON PENSARE DI POTERMI PERMETTERE UNA T SHIRT DI DIOR, VORREI SOLO SOSPIRARE.

Ma i sospiri non pagano gli stipendi, vero? E questo è pret-a-porter e quindi bando a sogni, si deve indossare e comprare.


3) Le t shirt sono la cosa che spopolerà di più. Lo sappiamo vero?
La cosa più paracula che potesse inventarsi: la t shirt bianca (vero feticcio di ogni modaiola sulla terra) e un messaggio più o meno rivoluzionario.
Costeranno un organo, ma mettendo 2€ alla volta nel salvadanaio ci arriveremo  e le vorremo. Certo che le vorremo.
Praticamente ci vestiremo come Carrie Bradshaw nel suk (dopo 6 anni dall'uscita di un film che personalmente avrei preferito non uscisse): maglietta J'Adore Dior e tulle.


E' innegabile che questo completo, con l'aggiunta di una t shirt bianca, sia perfetto: ma non lo sapevamo già?
Ok, il problema è mio, che dalla moda mi aspetto di imparare cose sempre nuove.

4) Però ci sono cose che mi sono piaciute e idee che vorrei tanto poter vendere (mi gioco questo verbo ancora)  nel mio quotidiano .


Un cavolo di maglioncino così è ADORABILE!!!!!!!!!!!
E' da tanto che non vedevo golfini semplici e quotidiani in passerella e qui ho voluto bene a Maria Grazia.


5) Sia  chiaro: il fatto che il tulle sia una cosa ormai vista e rivista, non me lo rende meno piacevole. Sta tutto in quello che uno si aspettava di vedere.
Forse io mi aspettavo distanza da Valentino (ma posso pretenderla se quella è la sua cifra?), mi aspettavo più Dior e invece ci sono le stesse ispirazioni del suo recente passato.
E qui ci sarebbe da parlare per ore sul rispetto delle tradizioni, sull'archivio, sulle citazioni, ma in fondo ogni stilista ha la sua identità e il suo talento... non può certo prescindere da questo e quindi troveremo sempre strascichi delle esperienze passate e dovremo cercare di vedere dove si intersecano con la storia e non solo dove si dividono...
Quindi la mia conclusione è che io abbraccio Maria Grazia e ho fiducia in lei.
Forse il fatto che venderà tanto, le permetterà di avere meno ansia e più agio a sperimentare e magari ci stupirà!

Voi che ne pensate?


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3 commenti

  1. A me piace molto perche' se mi date un po' di tulle e due maglioncini io sono contenta ma non mi sembra molto Dior....

    L

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  2. per me è un no, mi spiace, non mi pare all'altezza. I tessuti saranno anche di ottima qualità, ma la resa estetica è meno accattivante e divertente della roba di Zara.

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  3. comunque segnalo un dato buffo: pur non avendo visto altro che le tue foto, noto che per i maglioncini la stilista ha tratto ispirazione dagli arcani maggiori dei tarocchi ;-)

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