insopportabile

ottobre 21, 2011

Se c'è una cosa che proprio non sopporto è il patchwork.
Mi spiego meglio.
Quando ero piccola mia nonna -grandissima tricottatrice- faceva qualsiasi cosa ai ferri, tanto da rivestirci tutti.
Io andavo da lei e le dicevo: nonna mi fai un maglione rosso ciliegia? E nell'arco di pochi giorni avevo il mio maglioncino rosso ciliegia.
Questa intensissima attività la portava ad avere miliardi di gomitoli a metà (senza contare le cose di cui si stufava e che disfaceva) e quindi la mia esperienza ai ferri è iniziata facendo quadrotti di lana per fare coperte patchwork.

Questa è la parte bella del patchwork, cioè riutilizzare rimasugli di qualsiasi cosa e creare un nuovo oggetto.

Forse posso tollerare il patchwork anche in lavoretti per la casa o in articoli d'arredo (che non comprerei, ma in una casa di bambole ci stanno bene).

Nel fashion system il patchwork è una presa in giro.
Vi ricordate tutte la scena in SEX AND THE CITY - THE MOVIE 1 in cui Carrie conosce Louise di St Louis e le vede la Patchwork denim di Vuitton?


Le chiede come possa permettersela e lei le spiega la faccenda del noleggio.
Ma io nemmeno se me la regalassero userei una roba del genere!!

Purtroppo Marc Jacobs ogni tanto ci riprova e l'apoteosi di questa robaccia l'ha creata qualche tempo fa con la TRIBUTE PATCHWORK TOTE che costava la bellezza di 42000 dollari. Non ho sbagliato a mettere gli zeri, sono proprio 3! L'equivalente dell'anticipo su una casa o, se vogliamo essere venali, 7 o 8 Birkin, per questa roba qui:


Gli avenzavano un pezzo di coccodrillo, un po' di pelliccetta, un po' di tela da mare e qualche catenella e lucchetto e il giochino si è materializzato.
Probabilmente l'hanno comprata solo le Kardashian e Beyoncè, ma non trovate che sia un'enorme presa in giro??

Nell'ultima collezione l'ha chiamato "Monogram/Blocks ", ma alla fine io lo chiamo comunque patchwork e rivedo quell'idea lì, anche se decisamente più sobria e meno pacchiana:


Vuitton non è l'unico ad avere ogni tanto queste idee geniali... ci hanno provato con risultati, secondo me analoghi, anche Chanel e Fendi:



da style
 Posto che la Chanel a prima vista può sembrare anche carina (anche perchè la tizia che la indossa ha un tripudio di bracciali Hermes e l'anello YSL che ci distraggono), quanto NON è Chanel una roba così?? Quanto si sarebbe cappottata su se stessa Coco se avesse visto questa cosa?
E non importa se la vediamo in Gossip Girl e alle sfilate, rimane una borsa colorata, fatta con pezzi avanzati e che cosa 2400€.
Può andare bene per chi ha 7 Chanel in agnello o pelle martellata e vuole lo sfiziettino stagionale colorato... ma noi che viviamo nella vita vera, questa cosa la dovremmo lasciare dov'è!

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6 commenti

  1. Amen!
    io che amo le balenciaga in ogni foggia e colore credo non potrei indossarne una patchwork nemmeno se me le regalassero.
    Forse neppure se mi pagassero.
    anche se è un patchwork un po' meno tarro,
    tutta pelle e niente plo :))

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  2. Ecco brava! Mi ero dimenticata di Balenciaga! Anche Nicolas ogni tanto se ne salta fuori con il patchwork! Ma dico io, per chi ci hanno preso???

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  3. Mi sembra un intercalare nei momenti di calo dell'inventiva: appare nuovo (nel solo senso di mai uguale alla "coperta" precedente) con minimo sforzo.
    E, di più, testa la fedeltà delle acquirenti, quindi la tenuta del marchio... se ci comprano questa, allora ci comprano qualsiasi cosa...

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  4. io nemmeno se avessi i soldi per sette/otto Birkin mi comprerei quelle robe lì... la meno brutta è la seconda LV. Le altre sono oscene, per non parlare della Chanel, hai ragione, quella è un aborto, una cosa innominabile che hanno voluto battezzare Chanel a tutti i costi!

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  5. Ottima critica, io odio il patchwork!

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  6. Quoto RDPC "testa la fedeltà delle acquirenti, quindi la tenuta del marchio... se ci comprano questa, allora ci comprano qualsiasi cosa"
    ;)

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