rubrichetta della borsetta

dicembre 05, 2017

Rubrica in ritardo, ma mi sento un'eroina moderna visto che ho fatto yoga con un male al collo che non vi dico.
La situazione non è peggiorata, ho optato per la terapia d'urto nella mera speranza che allungando, scaldando e strizzando qualcosa si sciogliesse... Non è andata esattamente così, ma rispetto alla notte appena trascorsa sto meglio.

Veniamo alla rubrica di oggi.
Ogni tanto le case di moda decidono di fare delle riedizioni di pezzi che sono andati forte.
Io sarei quasi dell'idea che SE sono andati davvero forte, si possano anche riproporre identici o con piccolissimi accorgimenti per inserirli in un momento diverso, ma fare una cosa che assomiglia e chiamarla con lo stesso nome, è una pratica che non mi convince fino in fondo.

Nello specifico vi parlo di una borsa di Vuitton che quando uscì, mi fece battere il cuore.
Ve la propongo nella pubblicità nel 2005, perchè Uma Thurman era favolosa e glamour come poche volte nella sua vita:



Si tratta della Manhattan bag. Disegnata da Marc Jacobs quando era direttore creativo della Maison.
Vi dico la verità, dopo quegli anni, non ho avuto particolari struggimenti per le borse in monogram.
Me ne sono piaciute altre, ma spesso in damier o in Epi o in vernis o in qualche declinazione particolare...
Il monogram è bello se la borsa ha una forma interessante, altrimenti stanca in fretta.
Degli ultimi anni, mi piace la pochette Metis e poco altro.
Ma torniamo alla Manhattan, una delle borse che comprerei anche usata.
Esisteva in due versioni PM e GM (la GM era assolutamente simile ad una borsa di Marc Jacobs per la sua linea omonima che se non ricordo male si chiamava Venetia), ma la PM era proprio giusta.
UNA BORSA GIUSTA.
Piccola, ma non troppo, strutturata, con dettagli ben fatti e all'apparenza comoda (per una borsa a mano).



La vacchetta era bella sia nuova, sia mielata, dopo qualche uso.
I dettagli dorati regalavano un lampo di preziosità e i bottoni tondeggianti la rendevano quasi simpatica.
Insomma mi piaceva tanto.

Oggi la nuova Manhattan è così!


qui

E in tutta sincerità non vi posso dire che sia brutta, ma ha perso tutti i dettagli che rendevano la sua progenitrice interessante.
Aggiungo che tolte le due tasche, è proprio un'altra borsa.
Sicuramente pratica, destinata a durare nel tempo e trasversale negli usi, ma non è una Manhattan per come la intendo io!!

(Costo in boutique 1840€)

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