Delle volte penso che il liceo non sia mai finito. Mia figlia è in prima liceo, io potrei essere in trentacinquesima liceo, contando gli anni dal momento in cui siamo partite.

Dico questo perché mia figlia mi racconta le sue disavventure fatte di: lei mi ha detto che lei ha saputo che quella le ha riferito che io avrei parlato con quell'altra che ha complottato con la prima ecc... Il tutto è condito anche da NON LO DIRE A NESSUNO, che poi io a chi vuoi che lo dica, ma soprattutto a chi vuoi che interessi?

Poi si offendono. Non si parlano per 3 giorni, si dicono robe che assomigliano a CRESCI! (ma con termini Gen Z che non so riportare) e poi tutto come prima, tornano nel chill.

Ora, io in questo chill non ci sono mai stata, deve essere un posto stupendo, un posto in cui di sicuro non ti trema l'occhio destro e non ti svegli con le palpitazioni, ma quello su cui mi vorrei soffermare è il TUTTO COME PRIMA che sono convinta che non appartenga più a noi che siamo in 35esima liceo.

Mi rendo conto che certe dinamiche non cambiano, forse peggiorano  perchè siamo meno malleabili e più competitivi, perchè alcuni tratti caratteriali sono calcificati, perchè le sfumature ci sono, ma spesso decidiamo di ignorarle.

Io ad esempio da giovane tolleravo molto di più certi atteggiamenti, andavo incontro a tante cose, o forse mi limitavo a fregarmene se non mi toccava più di tanto. Oggi... beh oggi, non ci riesco. Rimugino da morire, prendo tutto sul personale (quando una cosa non è personale? Siamo persone, è per forza personale) e mi chiedo -in modo anche piuttosto ingenuo- perché le persone si comportino in un certo modo, perché proprio io non capisco e mi cruccio.

Forse mi auguravo che passata la 20esima liceo, potessimo aver capito che non siamo soli al mondo, che tutto sommato la felicità collettiva e lo stare bene al mondo dovrebbe essere un obiettivo comune e invece siamo ancora qui ognuno a pensare al suo, a non tenere conto delle esigenze altrui e a non porci la domanda: ma ci sarà rimasto male?

Scrivo queste righe perché ultimamente rifletto molto sulle mie amicizie e mi ritrovo a pensare che a questa età mi aspettavo che l'amicizia fosse sempre un posto bello in cui rifugiarsi, in cui essere capiti, in cui essere accolti per quelli che si è,  invece quell'obiettivo non è ancora raggiunto, non ci siamo ancora. Forse in 40esima liceo ce la farò.

1) Un altro direttore artistico se ne va. Jonathan Anderson lascia Loewe e aspettiamo il suo arrivo da Dior. Lo sapevamo da parecchio, ma ora è proprio ufficiale.

In merito a questo giro di poltrone (che sembra non finire mai) vorrei citare ciò che ha detto Viviana Volpicella nel suo Q&A del lunedì.

Inizialmente pensavo di no, che tutti sapessero chi disegna cosa. Ma non è vero per niente! Se chiedo alle mie amiche chi sia lo stilista di YSL, secondo me lo potrebbe sapere 1 su 7. Lo sappiamo noi (o alcune di noi che stiamo qui a condividere i nostri pensieri) perchè riguarda i nostri interessi (io personalmente non sono nemmeno parte di una nicchia fashionista, ma mi piace sapere queste cose), ma  se questi fatti non rientrano nel proprio campo di attenzione, mi pare ovvio che siano informazioni inutili che non trovano spazio in testa.

Quello che invece interessa tutte sono i vestiti: la moda fatta di vestiti.

A me interessa sapere anche che fine faranno tutte le borse meravigliose che JW ha fatto fino ad ora, ma questa è un'altra storia.

2) Ho trovato su Vinted un'inserzione dell'acqua di Lourdes.

Avevo messo nella barra di ricerca "Prada" e mi è caduto l'occhio su una bottiglietta di acqua "pineta sorgente sales" e mi sono chiesta che cosa c'entrasse con Prada... beh quella bottiglia è in vendita a 20.000€ e contiene acqua benedetta.

Forse il venditore ha pensato che fosse il segmento giusto. 

Io sono un po' perplessa perchè a me hanno rifiutato l'inserzione di una calamita perché non rientrava negli oggetti consentiti, mentre invece l'acqua di Lourdes ha evidentemente passato il vaglio, con una certa serenità di animo.

Vorrei mettervi la foto, ma non so se sia il caso. 

Facciamo di no, ma sappiate che ho lo screenshot.

3) C'è una nuova giacca virale di Zara.

Inutile dire che sia totalmente sold out.

Mi affascina sempre tanto vedere come una cosa all'apparenza uguale a 100 altre improvvisamente diventi l'oggetto del desiderio del momento. 

Forse non ci avrei nemmeno fatto caso se su Tik Tok non l'avessero definita virale da subito, infatti è proprio quello che mi chiedo: la viralità non dovrebbe essere un processo (per quanto veloce)? Qui mi sembra che si passi dal niente a virale in un secondo. È una strategia di marketing o è realtà?

4) Adesso voi mi spiegate perché le borse coi manici le cool girl le portano così:

Io mi ci vedo già a perdere il controllo del contenuto e far cadere tutto. Ma poi, non avevamo detto che avere le mani libere è fondamentale nella vita di tutti i giorni?

VITA DI TUTTI I GIORNI... ecco la differenza.

Voi lo fate?

5) Da ieri è primavera (quest'anno l'equinozio cade così).

Sono sicura di averne bisogno, ma non sono sicura di essere pronta.

Ho messo in vendita cose su Vinted e molte altre ne arriveranno. Ho venduto le Gazelle verdi, devo fare una cernita onesta, perchè ho comprato 7 paia di Adidas e questa cosa va sistemata.

La primavera mi aiuterà a vedere le cose con chiarezza.

Ad esempio ho messo in vendita il bomber oversize perchè io con l'oversize non mi vedo e allora perché ho voluto provarci?? Lo sappiamo tutti che se non va il primo giorno, non va mai!

Da 49.90, l'ho messo a 25€ e ovviamente c'è chi me ne ha offerti 12... Io queste persone proprio non le capisco, va bene la trattativa, ma che abbia senso però!

(Magari quello che offre a me 12€, potrebbe comprare l'acqua benedetta per 20.000... chi lo sa? La gente è matta!).