Un film: animali notturni

dicembre 19, 2016

I miei bonus cinema sono veramente troppo pochi.
Ogni volta che entro in sala, vedo i trailer e spunto mentalmente quelli che vorrei vedere.
Puntualmente, su 10, ne spunto 9 e ne vedo 1.
Però se c'è un cartone, state sicuri che l'ho visto perchè io pur di andare al cinema, vedrei anche le foto delle vacanze di uno sconosciuto trasmesse in HD e quindi Viola ha visto tutto quello che di adatto c'è in giro per lei.

Tutto questo per dire che quando scelgo il mio unico film a bimestre (o trimestre, se mi gira male), devo scegliere bene.

Un paio di settimane fa, senza preavviso alcuno (spesso unico modo di farcela), siamo andati a vedere "Animali notturni". Un film di Tom Ford.

Anni fa vi avevo detto la mia su "Single man" e su come Tom Ford avesse mostrato una sapienza cinematografica pazzesca, già dalla prima esperienza, come se avesse studiato così tanto, da passare oltre la fase dilettantistica.
Oggi mi ritrovo a dirvi la stessa cosa, ma anche di più.

Tom Ford è un uomo di talento e secondo me quando hai talento e la possibilità di manifestarlo, devi solo scegliere il come.
Ogni cosa che fa è artistica, è caratteristica e al contempo molto personale e riconoscibile.
Può non piacere, può sembrare eccessivo (come spesso lo erano i suoi abiti Gucci negli anni 90), ma non si può dire che non sia capace. 
Secondo film e già un tratto distintivo pazzesco.

Decidere di raccontare un film su due livelli (ma anche 3: presente, passato e libro) e non incasinare la storia è il minimo che ci si aspetta, ma raccontarla tenendo alta la tua concentrazione su tutti e 3 e vederli incastrarsi alla perfezione è molto, soprattutto perchè secondo me c'è anche il quarto livello, cioè quello che pensiamo noi.

Si vede l'amore per l'arte a 360 gradi, l'amore per la moda e l'amore per le storie.
Ci sono scene che sono come quadri.
Ci sono abiti che parlano.
Ci sono sculture che sono scelte.


I colori sono così colori che diventano parte della storia.


Nulla è casuale, possiamo giocare a cercare segnali ovunque, anche nel quadro lì sopra.


E un abito verde, con questa scollatura, cosa comunica?

Io non vi voglio svelare la storia, perchè è un dramma così ben confezionato che se vi svelo qualcosa, rovino l'effetto, ma quello che vi posso dire è che proverete tante cose: disgusto, rabbia, nervoso, odio, pena, tenerezza e sarete pervase da questo insieme di emozioni fino alla fine.



Io credo che sia doveroso in questo caso fare un distinguo.
La storia può piacere, o no, ma questo è un bel film.
Spesso mi capita di dire: bel film , ma non mi è piaciuto, oppure il contrario, film orribili che mi hanno divertito o conquistato anche solo per una battuta, in questo caso, davvero bisogna riconoscere il talento (che secondo me è oggettivo) e valutare poi se è di nostro gusto.




Ogni immagine che vi ho postato sarebbe perfetta per un editoriale senza tempo.


PS: per concludere con una scemenza, dobbiamo ringraziare Tom Ford per aver messo insieme Amy Adams (fantastica ) e Isla Fisher, perchè in questo modo nessuno penserà più che siano la stessa persona!

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1 commenti

  1. Ciao,
    aspettavo questo post "annunciato" :-)
    Ho visto il film la settimana scorsa, proprio incuriosita dal regista: volevo vedere quale film può arrivare da uno stilista.
    Cosa posso dire? Secondo me il film è bello in senso estetico, sono belle le immagini (per colori, luci, composizione).
    Fa eccezione tutta la parte della disavventura per strada - che poi è la maggior parte del film: ambientazione e tensione completamente diverse rispetto al contesto patinato del "quotidiano" di Amy Adams.
    Forse mi aspettavo troppo, in sintesi la trama non mi ha entusiasmata.
    Un po' la stessa impressione di un film dell'anno scorso, "Gone girl", con Ben Affleck: anche in questo caso avevo trovato tanta cura nell'estetica ma deludente la trama.
    Dona

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