Dior et moi
settembre 11, 2017
Ho comprato poco (quasi
niente), fatto poco, ma letto tanto.
E' stata un'estate
proficua. Parlando di lettura.
Sono riuscita
nell'impresa Malausseniana che mi ero prefissata e non vedo l'ora di
partire con il capitolo inedito; avevo proprio bisogno di
rinfrescarmi le idee e di riportare alla memoria personaggi del cuore
che erano sepolti da circa 20 anni.
Poi, siccome al mare ho
letto alla velocità della luce (complice la presenza di
un'animatrice capace di catturare l'attenzione di mia figlia per 2
ore al mattino e 2 ore al pomeriggio), mi sono perfino ritrovata in
libreria alla ricerca di qualcosa da leggere perchè avevo finito le
scorte.
Fra i volumi consumati
mi sento di parlarvi dell'autobiografia di Christian Dior.
L'ho comprato
incuriosita dall'articolo letto su Elle di agosto in cui ne parla Maria Grazia
Chiuri , facendo un excursus delle citazioni di archivio in
occasione della grande mostra in programma a Parigi che celebra i 70
anni della Maison.
mia foto Instagram! |
Ho letto diverse
biografie di stilisti, di Coco Chanel perfino una manciata, ma pur
scoprendo un sacco di cose e capendo meglio come la vita personale
della stilista influisse sui suoi abiti, non mi ero mai tolta le
curiosità più tecniche e più inerenti ai meccanismi della moda
dell'epoca o della moda in generale.
Questo libro invece mi
ha soddisfatto molto di più e il fatto che l'autore sia Dior in
persona fa indubbiamente la differenza.
Sono rimasta colpita
dal fatto che le sfilate (2 all'anno) durassero più di due ore, che
le modelle fossero sempre quelle, scelte personalmente dallo stilista
e che fossero molto coinvolte nell'allestimento finale e nella
promozione in giro per il mondo dei vestiti, che la squadra di
creativi fosse composta dalle premiere che erano una sorta di
contatto fra Dior stesso e il laboratorio, che era lo stilista a stabilire il prezzo di una creazione tenendo conto di tutte le ore di
lavoro e dei costi dei materiali e che esistevano già i fake e i furbi che rubavano l'idea e la collezione!
new look 1947 |
Insomma si imparano un
bel po' di cose e se come me, non siete dentro il mondo della moda,
non esiterete a domandarvi come facciano oggi a creare 1000
collezioni all'anno senza crollare in uno stato d'ansia profondo.
Ma tornando al
contenuto, ci sono riflessioni di un'attualità sconfortante, tenendo
conto che il testo è del 1956.
Ad esempio: "e se
l'abbondanza si rivelasse nemica del buon gusto? Se la povertà fosse
un ottimo antidoto contro gli acquisti avventati? Normalmente, una
donna che si può comprare un solo abito valuta ponderatamente la sua
scelta, e proprio per questo finisce per scegliere bene. Accade così
che una donna che ha un abito solo sia molto più elegante di una che
ne ha molti. Forse è per questo che un paese ricco come l'America è,
in materia di moda, il paese della roba a buon mercato".
Christian dillo a Kim Kardashian!!!
Lo so, vi sembro un
disco rotto, ma dobbiamo smettere di comprare tantissimo, dobbiamo
cedere sempre meno alle tendenze momentanee e all'attrattiva del "ma
sì costa poco!!" perchè " la saturazione porta la moda a
buttare alle ortiche quello che fino a poco tempo prima adorava"
e noi non possiamo permetterci di buttare alle ortiche, non avrebbe
davvero senso farlo! E poi ragioniamo sul concetto di saturazione: se
parlava di saturazione uno stilista nel 1956 che proponeva 2
collezioni all'anno e diceva che la "Moda muore giovane perchè
il suo ritmo è più affannoso di quello della Storia" cosa
dovremmo dire noi che assistiamo a centinaia di sfilate a stagione e
le stagioni non sono più due, ma molte di più?
Dobbiamo davvero
imparare a scegliere, dobbiamo trovare sempre noi stesse in quello
che acquistiamo perchè diversamente butteremo un sacco di soldi e
riempiremo i nostri account di Depop perdendo la pazienza e il senno!
Si continua ad usare il
termine iconico, continuiamo a leggere libri sull' eleganza della
Parigina perfetta, veneriamo le donne di stile degli anni passati e
poi non capiamo che quelle donne si vestivano sempre con le stesse
cose e con lo stesso stile!!!!!!!!!!
Dobbiamo assolutamente
trovare la chiave per fare shopping, divertirci con la moda, essere
noi stesse e non sprecare.
Tutto insieme sembra
impossibile... ma noi siamo gente in gamba, no??
1 commenti
Tu mi fai sentire scellerata e perennemente in colpa per i miei acquisti low cost ...
RispondiEliminaBarbara