5 cose che

aprile 18, 2018

1) Siamo nel bel mezzo del Coachella.
Ci troviamo fra un week end e l'altro e probabilmente riusciremo ad uscirne indenni.
Ha cantato BEYONCE'.
Ho detto BEYONCE'.


Ma molte erano più concentrate sulle treccine.
Oppure lascio la malignità fuori dalla porta e mi spingo ad affermare che si sono godute il concerto senza avvertire la necessità di condividere.
Poi decidiamo a quale delle due versioni credere.


Insomma c'erano anche le Destiny's child!!!!!!!!!!!
SAY MY NAME SAY MY NAME!

Può forse fregarcene qualcosa  delle treccine o della villa di Furla (FURLA ??).

2) Rihanna qualche settimana fa ha lanciato la sua linea di cosmetici.
E io non riesco a pensare a qualche cosa che mi freghi meno.
Posto che di Rihanna amo ricordare "Bitch better have my money" e i vestiti del Met Gala, non capisco perchè dovrei cadere nella tentazione di questa trovata di marketing.

Dovrei uscire e spendere 17.90€ per un rossetto blu???
Ma fammi qualcosa di una qualità superiore, fammi qualcosa che qualcuno non ha fatto, fammi qualcosa che costa il giusto e mi da di più... NON UN ROSSETTO BLU.




3) IO ADORO LO SHOW DI LETTERMAN SU NETFLIX.
In pratica sono arrivata al punto che pagherei l'abbonamento anche solo per quello.
Le due puntate con Jay Z e Malala mi hanno rapito.
I personaggi sono pazzeschi, ma è pazzesco il modo in cui lui li coinvolge e li fa parlare.
Per farvi un esempio, per cercare di parlare con estrema delicatezza del tradimento di Jay Z, ha raccontato la sua storia, non ha esitato a parlare di quel momento tremendo in cui ha messo in pericolo la sua famiglia, ha parlato della paura che ha avuto, della vergogna che ha provato e a me a quel punto di Jay Z non me ne fregava più niente.
... anche perchè non è che Jay Z sia stato nello stesso modo aperto e intimo... ha detto di aver sbagliato e che ha una donna meravigliosa che lo ha perdonato, ma una secchiata di cenere sulla testa poteva anche mettersela.

4) Moschino x H&M.
So che quel giorno non farò la fila e non farò a botte con nessuno.
Per me Jeremy Scott è NO, è un mio limite, ma non ne percespisco l'intima genialità.


5) Ho letto un articolo su Man Repeller a proposito di Vetements.
L'articolo rimanda ad un altro testo di Hishsnobiety in cui si afferma che dopo 2 anni in cui Vetements ha sconvolto il mondo della moda, sta andando effettivamente male e nessuno lo compra più.
Ricordiamo un attimo di cosa stiamo parlando:

qui

                                               650€ DI T SHIRT. T SHIRT GIALLA DI DHL

Cito da Man Repeller: In a 2016 interview in The Telegraph, Gvasalia admitted that even he was not “crazy fashion enough to go and buy those things.” He said he would “rather go on holiday.” 
 Ecco, se nemmeno lui si comprerebbe sta roba, per quale ragione folle lo dovremmo fare noi??

Comunque aggiungo un'altra cosa che mi dà da pensare: l'articolo di Highsnobiety è uscito il 29 marzo, il giorno dopo WWD dice che le notizie di quell'articolo SONO FALSE e addirittura il signor Gvasalia pubblica un post su instagram in cui dice che Vetements non supporta il giornalismo che si basa su bugie e gossip.

Ora sta a noi scegliere a chi credere, ma io spero davvero che prevalga il buon senso e che magliette gialle a quella cifra e felpe in cotone col cappuccio a 750€ RIMANGANO INVENDUTE.

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3 commenti

  1. Furla???

    E' quello che ho esclamato io. Con gli occhi sbarrati. Perché anche se mi occupo di marketing nella moda, e posso vederci qualche sorta di cambiamento strategico all'orizzonte... credo comunque risulti fuori dal suo posto.

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  2. Io mi sono chiesta come possano questi marchi "medi" permettersi sponsorizzazioni del genere e se il loro target sia effettivamente interessato a questo tipo di eventi... considerando anche che ad esempio la Veronica Ferraro che ha postato le stories dalla villa poi non ha indossato Furla al Coachella ma marchi di fascia più alta, bah
    Ho letto l'articolo su Vetements, francamente l'ho sempre considerata una gigantesca operazione di marketing e una prova di quanto spesso sia più importante "essere alla moda" inteso come dimostrazione di status symbol e desiderio di emulazione più che interesse per la costruzione di un proprio stile personale che invece è quello che mi interessa maggioramente.

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  3. al "furla" mi sono ribaltata dalla sedia
    comunque arrivano un po' tardi, coachella is over

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