No, il cane non mi ha mangiato i compiti

gennaio 31, 2019

... ma la TIM mi ha isolato dal mondo intero.


Ho deciso di passare alla connessione in fibra e come al solito non può andare tutto liscio.
L'operatrice mi ha offerto uno sconto interessante per il passaggio e mi ha chiesto se fossi interessata anche al modem TIM, dico: ok, mandami il modem (che annulla lo sconto, ma sostanzialmente non cambia le cose in essere) e lei invece di digitare: MANDIAMO IL MODEM A QUESTA GENTILE SIGNORA, no, ha digitato erroneamente: IL MODEM E' GIA' DI SUA PROPRIETA' CHISSENEFREGA.
Quindi pur avendo detto che mi avrebbe mandato un modem con kit autoistallante, che avrei avuto 2 telefonate con un tecnico (gratis), 2 cordless inclusi e che la mia vita sarebbe migliorata da così a così, è andata in tutt'altro modo.
E' venuto un tecnico a fare l'allacciamento, incurante del fatto che io avessi specificato che il modem non ce l'avevo, mi ha quindi messo la fibra senza uno strumento adeguato all'uso della stessa e così facendo: CIAO LINEA FISSA, CIAO ADSL, CIAO NETFLIX, CIAO TV ON DEMAND, CIAO VITA PER COME TI CONOSCEVO.
Insomma il giorno 22 gennaio mentre guardavo alla TV "Sex education", una rotellina ha iniziato a girare e poi la scritta infernale: CONNESSIONE ASSENTE.
Paura e sgomento!!!!!!!!! Vi risparmio i dettagli degli 8 giorni successivi (tempo necessario per mandarmi un modem -con modalità URGENTE-... nel 2019 in cui AMAZON consegna in 3 ore!!!) in cui ho parlato con un numero esagerato di call center, vi risparmio il numero delle volte in cui mi hanno attaccato il telefono in faccia perchè non sapevano cosa rispondermi e infine vi risparmio il fatto che, salvo l'ultima persona interpellata, nessuno mi abbia detto: CI SCUSIAMO, ERRORE NOSTRO.

Anche se ve lo volevo risparmiare, ve lo siete ciucciato lo stesso, perchè alla fine con qualcuno mi dovevo pur sfogare, no??

Ma venendo all'altro lato della medaglia: cosa ho imparato da questo detox forzato??
Come mi è capitato di dirvi altre volte, di solito, in estate riesco a staccare un po', anche perchè dove vado non c'è wifi, ma nemmeno un forte segnale 4g e quindi un pochino sono abituata e obbligata.
Questa situazione invece mi ha trovato impreparata: in pratica avevo in mano le chiavi di una Ferrari e sono stata costretta ad andare a piedi.
Cosa succede quando vai a piedi?
Beh hai sicuramente più tempo per guardarti intorno, per pensare e per percorrere strade che magari in macchina non faresti, tanto più con una macchina veloce.
Ho dovuto reinventare il mio tempo libero: quello che non è tempo per la famiglia o per la casa o per il lavoro.
E quindi ho :
- LETTO.
- SMALTITO UN NUMERO IMPRECISATO DI INSERTI "ROBINSON" DI REPUBBLICA che giacevano agonizzanti sullo scaffale da novembre.
- RITAGLIATO TUTTE LE COSE CHE MI HANNO COLPITO DI TUTTE LE RIVISTE CHE C'ERANO IN CASA  E HO INIZIATO A RIFARE COLLAGE SULLA MIA AGENDA.
- COMPILATO CON PRECISIONE IL MIO 5 YEAR DIARY (decidendo di usare il metodo dei "3 fatti di oggi" che spopola su instagram).
- SISTEMATO LA LIBRERIA (e anche i giochi di Viola) e LA MIA CANCELLERIA.
- ASCOLTATO CD (erano secoli che non ascoltavo CD, con Spotify è tutto così più rapido) E CANTATO.

Queste 6 attività assolutamente piacevoli erano state risucchiate dalle mie abitudini digitali, non mi ero resa conto di quanto tempo perdessi sul pc o sui social , fino a quando quel tempo non mi è stato imposto.

Ora so che tornerò ad essere risucchiata dalla mia routine, ma siccome un po' mi è piaciuto staccare e fare altro, credo che ci proverò...
In molte su internet raccontano di fare questo detox per vedere che succede, persino la Ferragni ha mandato in ansia 16 milioni di persone mancando per ben 24 ore (e tornando con una marchetta sulla crema viso), ma se non vi dovesse capitare per decisione vostra e  se vi ci trovaste all'improvviso, cercate di guardare intorno a voi che cosa succede e qualcosa di positivo ne verrà fuori!







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3 commenti

  1. Bentornata!
    Il detox forzato ci porta a dover inventare di nuovo qualcosa per riempire il tempo.
    In anni recenti mi era capitata la situazione di "rinuncia forzata" in vacanza, trovandomi fuori dall'Italia.
    La connessione costava forse un paio di euro al giorno e allora avevo deciso di fare a meno di internet sul cellulare per il tempo della vacanza.
    La reazione era stata un senso di sollievo, di tensione allentata (e internet per me significa whatsapp, la mail - che ormai sono perlopiù newsletter - e facebook; ai tempi non guardavo nessun profilo instagram. Dunque, un uso nemmeno esagerato).
    Quando trovavo un wifi mi collegavo, per la curiosità di vedere se c'erano messaggi nuovi su whatsapp, però mi ricordo che era successa una cosa curiosa. Quando avevo trovato un wifi, dopo qualche giorno di internet spento, leggere i messaggi che erano arrivati su whatsapp mi aveva fatto venire voglia di spegnere tutto di nuovo. Perché erano messaggi un po' sciocchi; sono abituata a riceverli e mandarli ogni giorno durante l'anno, ma in quella situazione erano risaltati nella loro inutilità.
    In queste sere sto spegnendo il telefono dopo cena (è l'unica connessione internet che ho in casa). Se serve, resto raggiungibile con una telefonata... vecchia maniera. Il risultato, anche questa volta, è la tensione diminuita. Non resto con l'orecchio vigile per sentire se arriva la notifica di un messaggio e quindi mi sento più rilassata (sono riuscita ad abbioccarmi sul divano, cosa che non succedeva più).
    Secondo me è fuori dubbio che, staccate le connessioni per scelta o necessità, qualcosa di positivo viene fuori.
    Dona

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  2. l'ultima volta che sono rimasta senza connessione sono riuscita a leggere 5 libri in 3 settimane che per i miei ritmi è un numero elevatissimo.
    Adesso cerco di prendermi del tempo tutti i giorni (per esempio quando sono sul treno) per evitare di guardare il cellulare.
    vorrei riuscire a fare lo stesso anche la sera ma non ci sono ancora riuscita con il risultato che impiego il doppio del tempo per fare le cose perchè mi perdo via con i social e affini!
    anto

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  3. quando resto senza connessione il mio dramma più grande è che non riuscirò a leggere le mail di lavoro, neanche salvassi vite umane

    forse il buon proposito del 2019 dovrebbe essere quello di tornare un po' più coi piedi per terra?

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