A Parigi c'è la couture!
E' sempre un bel momento, perchè è quello in cui si sogna, senza frustrazioni.
Ho però una perplessità da sottoporvi.
Ormai le sfilate sono molto fluide: durante la settimana della moda maschile, abbiamo visto proposte femminili, Gucci è da parecchio tempo che non fa distinzioni e con le stagioni abbiamo fatto pace da un po'.
Ma voi sapete distinguere fra questi due quale è l'alta moda e quale il pret-a-porter?

Dior S/S 2019 (couture e pret a porter)

Le più attente avranno riconosciuto lo sfondo e l'ambientazione e quindi avranno risposto subito al volo, ma quello su cui vorrei richiamare l'attenzione è che, anche in questo caso, mi sembrano esserci parecchie fusioni e contaminazioni fra "alto e basso".
L'alta moda nasce per pochi eletti, nasce speciale.
Il couturier la pensa quasi come pezzo unico, super prezioso, fatto praticamente tutto a mano e il prezzo solitamente è in linea con tutti questi concetti.
Il pret a porter,  o in inglese ready to wear, è pronto per essere indossato da tanti, è prodotto in serie (teniamo sempre conto che Dior non è Zara, quindi la produzione in serie è un'altra cosa) e lancia un orientamento generale per quella che sarà la stagione successiva.
Le tendenze viaggiano con il pret-a-porter, non con la couture. La couture è per le grandi serate, per gli Oscar e per i Gala , non nasce per ispirare la quotidianità e nemmeno per essere copiata dal fast fashion.
E allora cosa accade?
Forse un certo pret a porter è più ambizioso? Forse l'alta moda ha voglia di essere più quotidiana e non ha voglia di essere spesa solo per le grandi occasioni?
Forse il knit dress di destra è molto più di quello che sembra ed è filato in modo super sartoriale? Ma conta anche l'occasione d'uso o anche per quello siamo diventati così sciolti, da andare agli Oscar in golfino e scarpe basse?

Forse stiamo andando nella direzione in cui non ci devono essere più distinzioni? Ma livelliamo verso l'alto o verso il basso??
A voi le risposte!