cambio di stagione

maggio 07, 2021


Sono in ritardo e anche un po' scarica.

Inizierei col dire che invecchiare fa schifo e che quando un medico inizia la sua diagnosi con "dopo i 40 è normale che..." mi verrebbe voglia di urlare forte e correre via! Ogni fastidietto che a 30 puoi ignorare e che spesso si risolve da solo, a 40 è una cavolo di magagna!
Comunque non sono qui a lamentarmi, cioè, sì sono qui a lamentarmi perché è stata una settimana un po' così.

Martedì ero all'Esselunga e sono andata al banco Fidaty per chiedere quanto ancora avrei dovuto aspettare un premio che avevo prenotato più di un mese fa. Siccome mi avevano detto che l'avviso dell'arrivo di suddetto premio sarebbe stato scritto anche sullo scontrino, ero sicura che il premio non fosse ancora arrivato.
E invece... il premio c'era, l'impiegata con molto zelo è andata a prendermelo in magazzino e quando mi si è presentata di fronte ho capito che avevo fatto la cavolata del secolo.
Le dimensioni dell'imballaggio erano più o meno pari alle mie... solo più cubiche e meno maneggevoli.

E io ero a piedi, con la mia sportina di cotone sulla spalla, con dentro la spesa appena fatta.

Potevo chiedere di tenermelo da parte, potevo fare una telefonata e chiedere aiuto, potevo accettare l'aiuto di un signore che ho incontrato per strada... Ma non ho fatto niente di tutto ciò, un po' perché non ci ho pensato e un po' perché sono abituata a fare le cose da sola.
Non vi so dire come io ci sia riuscita, ma ho portato a casa quella roba enorme (comunque leggera) con il risultato che ho dei lividi tremendi sulle braccia che mi hanno tremato per 3 giorni.
A 30 anni sarebbe stato meno complicato? Non so lo, ma mi piace pensare di sì.

Altro super hype della settimana è stato il cambio di stagione. Come ogni anno foriero di grandi riflessioni e frustrazioni. Mercoledì avevo il pomeriggio libero e mi sono detta che, senza distrazioni, avrei compiuto l'impresa in men che non si dica.





In effetti non è stata un'impresa così impossibile, ma mi sono resa conto di alcune cose:

- ho 3 pantaloni UGUALI. Come io abbia fatto in 3 momenti diversi della mia vita, ma relativamente vicini, a decidere di comprare la stessa cosa non pensando di averla già, mi fa capire che pur millantando di essere riflessiva e ponderata, sono la stessa vecchia testa di cavolo di un tempo! Inoltre, siccome sono tutti e 3 relativamente nuovi e abbastanza classici (blu, dritti, in cotone/lino, con l'unica differenza che un paio hanno il cordino con l'elastico) non posso buttarli via o liberarmene, perché mi sentirei in colpa verso i miei soldi, verso me stessa e verso Greta Thumberg. Quindi li tengo lì, che mi siano di memento la prossima volta che credo di essere saggia.

- ho un vestito lungo molto carino di Other Stories che ho comprato 2 anni fa. Ha ancora il cartellino. 2 anni fa non lo avevo messo perché non ne avevo avuto l'occasione e perché non ero convinta di come mi stesse sul seno. Pensavo: non è adattissimo alla mia forma, ma una soluzione la trovo. Lo scorso anno, non mi entrava. Quest'anno mi sta come due anni fa e non ho trovato la soluzione. Quindi ho imparato che SE UNA COSA NON MI STA BENE, la devo rendere SUBITO! 80€ di vestito cartellinato sono di nuovo la testimonianza che spesso non ci capisco nulla!

- quando ero bionda (ma che bello essere bionde, mamma mia!) avevo comprato un maglione rosa e mi stava bene. Ora mi sbatte da morire, ma il maglione mi piace ancora! E' il "1988 roll neck " di J crew e lo avevo preso quando Eva Chen 3 o 4 anni fa ne aveva parlato. E ora? Aspetto di tornare bionda un giorno, lo metto lo stesso o lo vendo? Detesto tenere nell'armadio cose che non metto, ma mi dispiace anche eliminarle se mi piacciono ancora. Per il momento l'ho messo su Depop, ma sono molto molto in dubbio, anche perché non ho maglioni in cotone e quello era perfetto per le serate in montagna.

- ho deciso di vendere le gonne che vanno sopra il ginocchio. Non che io sia mai stata una fan della minigonna, ma ora proprio non mi ci vedo. Sento risuonare nelle orecchie Carla Gozzi che dice che dopo i 40 l'orlo si allunga... e anche se non credo che la signora abbia sempre ragione, in qualche modo, penso che solo domandarmi se mi senta adeguata o no a qualcosa, significhi aver già dato la risposta. Che mestizia!

- ho tante cose che hanno 10-12 anni (alcune sono antecedenti alla nascita di mia figlia), ma essendo in buono stato mi sento in colpa a eliminarle. Mi rendo conto che:

  • non sono più la stessa di 10-12 anni fa. Magari peso uguale, ma la forma è differente. Poche storie, è così. La faccia si svuota e cade e il corpo cambia. Vedi alla riga 2.
  • soprattutto non ho più stessa testa. È brutto decidere di lasciare andare cose ancora buone solo perché non mi piacciono più? Tempo fa non mi sarei posta questo problema, ma adesso, con questa sovrabbondanza di produzione e con questo mio tentativo di essere più coscienziosa, il problema me lo pongo.
  • non ho più lo stesso stile. Essendo una persona che è alla costante ricerca di una sua dimensione, è molto facile che io trovi nel mio armadio cose appartenenti a mondi molto diversi, nei quali difficilmente mi riconoscevo al 100% al momento dell'acquisto, figuriamoci ora. Tutti quegli esperimenti fallimentari è giusto che trovino altri proprietari?
  • il cambio di stagione di ottobre l'ho fatto con mia mamma, con il risultato di aver portato alla Caritas 3 sacchi di vestiti. È più facile decidere di dare alle proprie cose un altro destino se c'è qualcuno che ci aiuta a ragionare e che ha la giusta distanza sentimentale? Se fossi stata in compagnia di un'amica o di mia mamma, avrei tenuto il vestito a canottiera di paillettes del 2009 con cui sono andata a vedere "Mamma mia" a Broadway? Probabilmente no.
Decidere di passare ad un guardaroba più minimale per sposare uno stile più morigerato, passa necessariamente da un decluttering selvaggio. Ma è eticamente giusto eliminare tante cose che avrebbero ancora una vita lunga davanti?
Non so rispondere a molte delle domande che ho posto, ma so che anche se ho concluso lo spostamento dei miei capi di abbigliamento, non ho per niente finito di sistemare. Credo di dover ragionare in modo più etico e agire di conseguenza.


Nel caso io vi segnalo il mio profilo DEPOP. E attendo i vostri consigli se avete le idee più chiare delle mie.







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