"Lascia stare"
settembre 24, 2021
Settimana scorsa ho dovuto acquistare la scarpe per fare ginnastica a Viola (ora si chiama educazione motoria, noi la chiamavamo educazione fisica, ma sempre ginnastica rimane).
Siamo entrate nel negozio Nike e ho iniziato a mostrarle alcuni modelli, quelli che mi sembravano più carini. Lei me li ha bocciati tutti al suono di: no questo ce l'ha PINA, questo ce l'ha PINO e questo ce l'ha NINO.
Perché ve lo racconto? Perché per me, il fatto che fossero scarpe diffuse e ai piedi dei più era un valore aggiunto, per lei invece un ottimo motivo per non sceglierle.
Io, alla sua età, tornavo a casa dicendo: VOGLIO LE SUPERGA COME QUELLE DELLA BARBARA. VOGLIO LE CONVERSE COME QUELLE DELLA CORINNA. MI COMPRI LE TIMBERLAND COME QUELLE DELLA FRANCESCA?
(Ovviamente l'uso della preposizione articolata invece che quella semplice, indica la mia provenienza, non la mia ignoranza).
2 commenti
Riflessione interessante ... molto.
RispondiEliminaIo per tanto tempo in ufficio sono stata "La Milanese" proprio per il mio modo di vestire fuori dagli schemi. Ma sono contenta di aver dimostrato che, anche in un ruolo come il mio, ci si poteva distaccare da tailleur troppo seriosi e grigiume vario senza prendersi troppo sul serio e senza intaccare l'immagine professionale. Anzi avere quel tocco, magari inatteso nel contesto, è stato un modo di esprimere il mio lato creativo in un mondo di numeri e linee … e alla fine alla milanese si sono pure abituati! 😉
Beh ma la milanese è la mia influencer since 1978! Sembri molto a tuo agio nei tuoi vestiti e quindi si percepisce che non sei travestita da qualcosa, ma sei proprio tu, questo credo che vada ad aumentare il tuo carisma, anche sul lavoro!
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