Venerdì e piove

maggio 06, 2022

In questa settimana sono stata in posta due volte per pagare delle multe (soprassediamo) e mi sono resa conto di come quel luogo ameno sia in realtà lo specchio fedele della realtà.

Se vuoi sapere come è un paese, precipitati in un ufficio postale e scoprirai quello che una lonely planet non ti dirà mai.


Innanzitutto dovevo prima ritirare l'atto, perchè quando il messo è passato non eravamo in casa, e quindi recarmi alla CASA COMUNALE che sta al piano di sopra della Posta.
Avevo due tagliandi e temevo che fossero due multe distinte (come accaduto già lunedì) e invece no, una era la multa, l'altra era la raccomandata che diceva che mio marito aveva preso una multa. Nel caso non lo avessi capito.
L'impiegata ha preso il secondo tagliando e lo ha appallottolato davanti a me dicendo: questo non serve.

Poi sono scesa e con il cuore pieno di buoni sentimenti ho iniziato la mia esperienza.
Solitamente, le poche volte che vado in posta, io prendo l'appuntamento perchè non mi va di svernare lì (a maggior ragione in giornate in cui si consegnano le pensioni), ma al momento di farlo, mi sono accorta che ora vogliono le credenziali e quindi non avendole sotto mano, mi sono messa il cuore in pace e sono entrata.
Entrata in realtà è una parola grossa, perchè la fila iniziava fuori e si trattava della coda per prendere il numerino, poi con il numerino ho dovuto aspettare il mio turno (fanno entrare al massimo una decina di persone e i posti a sedere sono molti più di dieci).
Per informazione generale specifico che si tratta di un ufficio molto grande, con almeno una ventina di sportelli, di cui aperti meno della metà.
Perchè quest'attesa dell'attesa? Siamo forse in un aforisma dei Baci Perugina e non ce lo ha detto nessuno?
Risposta dell'impiegata: è un po' che si fa così. 
Che non è la miglior risposta, perchè chiunque vedesse un barlume di logica in questo sistema, saprebbe dare spiegazioni diverse. E invece.
Ovviamente questa procedura crea sempre fastidi generalizzati, che vanno dalla mia pacata accettazione della totale assenza di logica, al mi faccia parlare col direttore di qualcuno più voglioso di cambiare le cose.

Probabilmente ha ragione chi ci prova, perché chiedere delucidazioni su una cosa senza senso non è mai sbagliato, mal che vada ne usciremo con una risposta più soddisfacente rispetto a quando siamo entrati, ma io ero già provata dai vari commenti sulla mascherina e dal fatto che siamo agilmente passati da: indossate bene la mascherina a insomma se potete togliervela perché ve la tenete, dimenticando che caduto l'obbligo, posso fare il cavolo che mi pare.
... ma ovviamente se la tengo sono una schiava di Draghi (??) e se mi sono vaccinata mi rimane poco da vivere (emoticon delle corna), poi totalmente off topic qualcuno sosteneva che non dovremmo dare proprio niente all'Ucraina perchè abbiamo già i nostri poveracci qui, quindi in questo clima di serenità, ho preferito starmene nel mio e non alimentare le polemiche già piuttosto vivaci.

Quando sono arrivata allo sportello, accanto a me c'era un anziano che voleva prelevare e voleva sapere il suo massimale giornaliero. La commessa gli ha risposto e lui ha fatto la sua richiesta. Quella non ha sentito la prima volta, nemmeno la seconda e la terza lui, con tutto il  fiato in corpo: voglio 1300€!!!
Ora, è normale che un anziano claudicante e col bastone sia costretto a urlare quanto vuole prelevare?
E se nell'ufficio ci fosse stato qualcuno con pessime intenzioni? Io sono stata in pena per lui per una buona mezz'ora, sperando che nel frattempo fosse arrivato a casa sano e salvo.

Quindi come ne usciamo da questo quadro? 
Direi: polemici, vittimisti, creativi (anche inutilmente), lenti, incastrati nella burocrazia, dotati di un forte spirito di adattamento, dotati di senso dell'umorismo (non sempre comprensibile) e un po' incoscienti. Realistico? Mi sembra di sì.

Quindi andate in posta se volete sapere dove sta andando l'Italia, ma pagate on line se volete tenervi salda la vostra sanità mentale.

Ma ora veniamo a noi.

1) Kim Kardashian.



Posso dire la mia? 
Ha fatto strabene ed era stupenda.
Il Met Gala è una performance e la sua interpretazione è stata pazzesca.
Non sono d'accordo con chi dice cose tipo: ma il messaggio di dimagrire per entrare in un abito è profondamente sbagliato.
Posto che chiunque di noi si debba presentare ad un evento pubblico, desidera essere al meglio, credo che questa potrebbe essere l'unica cosa  che abbiamo in comune con Kim. 
Fatemi parlare con una sposa (ma pure con un'invitata ad un matrimonio) che non ha pensato di rimettersi in forma per il fatidico giorno. Noi dimagriamo per entrare in un abito qualsiasi (nel senso che è importante solo per noi), ma lei ha dovuto adattarsi ad un abito che non poteva essere modificato per il suo immenso valore storico.
Sono molto felice che l'idea che tutti i corpi vadano bene e che ci dobbiamo voler bene per come siamo stia prendendo piede, soprattutto fra le più giovani, ma se dobbiamo entrare in un abito da svariati milioni di dollari, che non si può toccare e abbiamo 7 kg di troppo, allora qualche sacrificio per raggiungere quel sogno lo possiamo anche fare e non significa che non ci amiamo o che non andiamo bene in assoluto.
Non è la norma, è un caso super eccezionale!

Qualcuno ha mai obiettato a Charlize Theron di aver preso decine di kg per i suoi ruoli oppure a Natalie Portman di essere dimagrita tantissimo per il cigno nero? 
No, perchè quello è lavoro; ecco qui è lo stesso. Kim in quel momento sta lavorando, sta fatturando come sempre.

Per quanto riguarda l'unica ospite italiana, cioè Chiara Ferragni, credo che abbia fatto il suo. Mi piaceva il vestito? Non più di tanto, ma quando mai mi convince? Era in tema? Non lo so e non l'ho capito. Poteva spingere di più? Sì, ma ha trattato con rispetto quel tappeto rosso, senza strafare. 
Non vado oltre sul MET gala perchè mancava Timothee e quindi nulla ha avuto davvero senso.

2) Se doveste scegliere una cintura color cuoio, quale scegliereste fra queste tre?

410€ per la medium in foto, 290€ per la teen



Valentino 280€

Loewe 290€


 
Mi piace abbastanza sottile e con la fibbia dorata, ma come sempre sono incerta se una cintura meriti tutti questi soldi, anche perché le indosso molto poco. (ma la indosso poco perchè non ne ho una di pregio, oppure il contrario?).

Ne ho una artigianale, simile a quella di Velasca e so benissimo che costano un terzo, ma volevo un dettaglio diverso, che però non fosse troppo evidente (motivo per il quale ho escluso subito Gucci). So che la V di Valentino è piuttosto visibile, ma una V non è mai troppo grande!


                          

3) Con un po' di ritardo sul mondo che conta, ho iniziato a guardare "Inventing Anna". Direi una serie proprio bruttina che forse avrei fatto bene a non iniziare proprio.
Il caso è pazzesco, ma non mi sembra raccontato bene.
Probabilmente è l'attrice che impersona Anna che non mi piace (non mi è piaciuta manco in "modern love", unica cosa in cui la ricordo), ma mi sento irritata quasi per tutta la puntata. E lo so che è un personaggio scomodo, ma io devo guardare la tv per stare bene, mica per prendere un Gaviscon!
Ora voglio arrivare in fondo (dannato carattere che non mi permette di mollare a metà), ma non sono sicura che il mio atteggiamento migliori.
Quando chiede alla giornalista: perchè ti vesti così da povera? Ho avuto l'istinto di spegnere la TV!

Ho invece visto con più piacere WE CRASHED con Jared Leto e Anne Hathaway. Loro interpretano personaggi altrettanto fastidiosi, ma lo fanno meglio. Se vi capita di voler vedere Jared che fa l'ennesimo accento diverso dal suo e senza barba (praticamente ha un'altra faccia), ma soprattutto la storia molto interessante di un'idea, che diventa una filosofia, che diventa culto della personalità, che diventa che megalomania, che diventa un flop, guardatela!



4) Avete visto che da qualche mese Jenny Walton e The sartorialist si sono felicemente trasferiti a Milano? Mi fa un effetto strano vedere la città e l'Italia in generale con gli occhi di Jenny. Si entusiasma per tutto (certo, c'è da dire che ha un'esistenza privilegiata, non abita certo nei palazzi di periferia): dal gelato mangiato a tutte le ore, dagli aperitivi con "free snacks", agli androni dei palazzi e alle insegne vintage di alcune botteghe  storiche. Devo ammettere che è molto divertente seguirla, anche se delle volte mi fa realmente sorridere per il suo candore da "americana in visita". Anche io a New York avevo la sensazione che tutto fosse bellissimo e magico, come dentro un film, quindi la capisco.



5) Stavo pensando di ricomprarmi le Superga. Ne ho un paio vecchio, color bianco crema e mi piacerebbe rinnovarlo, anche perchè sono un 37 e mi sono un po' comode.
Ho visto la collaborazione fra Superga e Forte-Forte e le trovo adorabili:






La mia storia con Superga inizia da piccola, ero innamorata di quelle color salmone di mia cugina e poi di quelle verdi della mia compagna di classe Corinna. E le ho avute entrambe.
Poi ci mettevo i nastri a pois comprati in merceria, poi le ho fatte anche dipingere. Ogni volta le ho finite, bucate in punta oppure proprio sotto. Quando mia mamma ha provato a comprarmi qualcosa che assomgliava a delle Superga, ma non lo era, ho fatto una scenata in negozio di cui ancora mi vergogno.
Ovviamente crescendo sono diventata più sobria (e più educata) e sono state solo blu, panna o bianche. A Viola le ho comprate con le farfalle e in pizzo sangallo, ogni volta un successo!

Le ho tralasciate per qualche tempo (pur avendole in scarpiera), ma quest'anno avrei voglia di rimetterle.
Questa collezione è molto carina, unico neo, il prezzo: 195€.
Il prezzo normale di una paio di 2750 va dai 59 ai 65€, ma si trova sempre qualche offerta, quindi spendere quasi il quadruplo mi turba non poco.
A voi piacciono?

   

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6 commenti

  1. Anche io in adolescenza ho avuto le superga color salmone (oltre a bianche, crema, verde militare, verde acqua, fucsia e jeans)!
    Ora non le ricomprerei, i miei piedi non sopporterebbero più quelle suole...
    Hai proprio ragione, gli uffici postali sono uno spaccato della società! Poco tempo fa sono dovuta tornare in posta tre volte per restituire un pacco: la prima volta l'etichetta del reso non corrispondeva, la seconda volta non andava bene mostrare dal cellulare la nuova etichetta mandata per email dal negozio on line, contrariamente a quanto affermato dalla stessa poste italiane sul sito, perché il loro lettore del codice a barre non funzionava. La terza volta con l'etichetta cartacea stampata ci sono riuscita. Una vera impresa!
    Elinor

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    1. impresa è la parola giusta! Mentre ritiravo la mia raccomandata, ho parlato con un signore che era lì per ritirare la sua carta d'identità e quella di sua figlia: il postino era passato, ma non aveva suonato ed era entrato quindi in un girone infernale di "giacenza e deposito" delle buste che lo aveva portato in posta per 3 volte. Alla fine è stato solo per il buon cuore dell'impiegata che si è messa in mente di risolvere, che è riuscito ad uscire con i documenti.

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  2. ma sai che invece a me inventing anna è piaciuto molto? anche se poi ho visto la vera anna devey e l'ho trovata molto meno interessante del personaggio, come spesso accade. Il che mi fa pensare che anche la stessa storia fosse più banale. proverò we crashed, ora ho appena iniziato (un po' in ritardo, lo so) The Crown... Tu l'hai vista?
    ale

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    1. The Crown è davvero una bella serie. Forse gli episodi che mi sono piaciuti di più sono quelli delle prime stagioni in cui lei "impara" davvero a essere la corona e si scontra con tutto quello che comporta (marito e sorella che non la prendono poi tanto bene). Comunque anche la regina più matura di Olivia Colman è un personaggio molto interessante.

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  3. Ma quanto sei snob (emoticon che sbadiglia)

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    1. A me pare un giudizio espresso con pochissimo sforzo. Non mi sei di aiuto e hai solo voglia di infastidirmi. Ti dovrei dire che non lo sono e che ti sbagli, oppure che forse un po' lo sono, o forse che non intendevo esserlo? Boh. Ha davvero senso lasciare un commento del genere? (Emoticon con gli occhi al cielo ed emoticon con due dita sul mento)

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