Ma perché dobbiamo comprare sempre?

novembre 18, 2022

La notizia della settimana è che siamo 8 miliardi.
I meme si sono sprecati e tutti noi abbiamo pensato: 8 miliardi e a me stanno simpatiche 7 al massimo 8 persone.
La cosa che mi ha colpito di questo conto? Il sito che registra in tempo reale l'aumento (e la diminuzione) della popolazione: in pochi secondi vedi quel numero crescere e diminuire continuamente, non smette mai. Mi ha letteralmente ipnotizzato, ho pensato di fare uno screenshot, ma non avrebbe avuto senso perchè nel tempo di scrivere queste 7 righe è già tutto cambiato.
Lo so che è assolutamente normale che sia così, ma pensare che ogni cambiamento di numero sia una vita, mi ha colpito.


1) Su Elle di questa settimana ho letto il sempre piacevole articolo di Simona Siri che si intitola: "Non ci sono più le feste di una volta".
Il 31ottobre nei negozi c'erano già tutte le decorazioni di Natale, su Instagram sono partite le patite dell'albero (probabilmente hanno qualcuno che spolvera al posto loro perché a me sembra già tanto un mese con quell'ingombro fra le scatole -e io adoro l'albero e colleziono palline-) e non parliamo dei calendari dell'Avvento.
Passiamo senza soluzione di continuità dalla zucca al panettone e francamente Instagram è foriero di questa situazione. Probabilmente i creator non vedo l'ora di questi passaggi stagionali per poterci vendere cose nuove e magari vedendo l'albero della Ferragni ci sentiamo pure un po' inadeguate (io non lo trovo particolarmente bello, ma è una questione di gusti).
Nuovamente Simona Siri dice: Dicono sia colpa del capitalismo, che prima crea e poi amplifica ogni inadeguatezza. Dicono sia colpa di Instagram, che in effetti è un pilastro sia di capitalismo che di inadeguatezza. Certo è che il palinsesto delle feste diventa ogni anno più serrato (...).



Tra Halloween e il Calendario dell'Avvento c'è il black friday, che dovrebbe essere il 25 novembre, visto che il Ringraziamento è il 24.
Siamo al 18 novembre e abbiamo già visto tutto. Da un po'.
Ascoltando un intervento puntuale della Zitella acida ho avuto conferma di ciò che pensavo: il black friday è un bel casino cosmico per gli e-commerce.
Praticamente non si venderebbe niente nelle settimane prima e in quei 4 giorni (fino al Cyber Monday) tutto potrebbe collassare sotto il peso di sconti pazzeschi concentrati in poche ore.
Il magazzino, la logistica e gli uffici commerciali devono reggere il peso di un attacco senza uguali e quindi, per ovviare alla tragedia, gli sconti vengono spalmati su più giorni e settimane... ecco perché novembre diventa un black month.
E noi? Beh noi dobbiamo solo comprare, perché tutto sembra imperdibile.
Ma quando è iniziata questa tradizione in Italia?? Mi sembra una cosa così usurata, ma anche così recente!
Da quando ci spingono a comprare SEMPRE? Ci parlano di accumulo e di acquisto consapevole e poi ci bombardano con gli sconti di mezza stagione (ma quando mai c'erano ste cose? Ok, sono mia nonna quando dico così), il Black friday, poi c'è Natale e poi i saldi quelli classici... poi si ricomincia a febbraio e poi a marzo, di nuovo la mezza stagione e poi via verso l'estate.
Chi compra a prezzo pieno con questi appuntamenti? Ma poi cosa è il prezzo pieno adesso?

2) Ho guardato la live shopping di In trend con Federica Gervasoni, Elena Mariani ed Annie Mazzola. Devo dire che è stata interessante. Che sia forse la nuova frontiera dello shopping on line?
Mi piace vedere un capo indossato da fisicità diverse e mi piace vedere una stylist all'opera. 
Non mi è capitato di comprare niente, però ho imparato qualcosa su lunghezze e proporzioni, su come portare i calzini e rimborsare il golf o la camicia dentro i pantaloni.
Ho capito che sono queste le cose che voglio sapere e non cosa comprare, perchè  ho veramente tutto!
Non avrei mai pensato di mettere la camicia sopra il maglione:


Ma funziona benissimo:




3) Linda Evangelista per Fendi:


Vorrei quella Baguette subito, ma non è per questo che ho messo la foto.
Ho pensato a quello che è successo a Linda, mi sono messa a rileggere i vecchi articoli sulla sua disavventura con la chirurgia estetica e poi ho guardato le foto di questa campagna.
Sento che qualcosa non torna.
Tempo fa si era sottoposta a 7 sedute di criolipolisi ed era rimasta deformata.
In pratica è un effetto collaterale che può colpire l'1% delle pazienti ed è successo proprio a lei.
Dopo tre mesi dalle sedute le sono apparsi dei rigonfiamenti sul mento, sulle cosce e all’altezza del reggiseno. Queste sporgenze sono diventate dure e senza sensibilità al tatto. 
Siccome poi, pur non mangiando niente, non riusciva a perdere peso, si è rivolta ad un medico e finalmente ha capito che cosa le stava succedendo: la criolipolisi è una procedura che rimuove il grasso attraverso l’applicazione del freddo e nel suo caso il metodo ha avuto l’effetto di far espandere e indurire il tessuto adiposo.

Ho trovato queste sue dichiarazioni: 
“Non mi guardo allo specchio, non sembro io”.
“Perché sentiamo il bisogno di fare queste cose al nostro corpo? Ho sempre saputo che sarei invecchiata e so che il corpo va incontro a cambiamenti, ma non avrei mai pensato di apparire così”.
“Lei è come se fosse scomparsa”.
L'ultima frase è da brividi: parla di sé in terza persona, come se la top model di Versace fosse un'altra persona, come se quella che aveva affermato: non mi alzo dal letto per meno di 10.000 dollari al giorno, fosse sparita.

"I'm trying to love myself as I am"


Però perché leggendo tutto questo io penso che il problema non sia stata la criolipolisi andata male (che poi ha evidentemente e fortunatamente risolto per il meglio), ma il fatto di non riuscire a guardarsi allo specchio?
Ho l'impressione che non riconoscersi appartenesse anche alla Linda pre-intervento, altrimenti non avrebbe sottoposto il suo corpo a questi cambiamenti.
Perché una donna bella di 57 anni deve affamarsi per perdere peso? 
Io sono favorevolissima alla chirurgia plastica finché è uno strumento che ti permette di stare meglio con te stessa, ma come in ogni cosa, il corpo deve seguire il cervello. 
In questo caso credo che il malessere che porta l'invecchiamento non si risolva a colpi di freddo, ma che andrebbe risolto a monte.
Capisco però che essere stata una delle donne più belle del mondo (che anche se non contava 8 miliardi di persone era pur sempre parecchio abitato) e ritrovarsi con dei difetti e dei cedimenti, sia difficile da accettare... ed è proprio lì che si deve chiedere aiuto, ma forse non al chirurgo.



4) Su Pinterest mi appaiono nuove foto a seconda delle mie recenti ricerche. A differenza di Amazon o altri siti, apprezzo questo sistema perché mi fa scoprire cose che mi piacciono (su Amazon è stalking perché cerchi "pennarelli Sharpie" e poi per mesi ti propone pennarelli!).
Tornando a quello che mi ha proposto il social più educato di tutti:


E mi sono detta: hai ragione amico, mi piace tutto!
La mia attenzione si è fermata sul maglione. Adoro quel collo: è girocollo, ma più ciccione, quindi più accollato, ma senza essere dolcevita.
Questa caratteristica l'ho ritrovata anche nei maglioni di Acne e infatti sono i miei preferiti.
Tornando alla foto, decido di andare su Net-a-porter a vedere questo maglione blu perché sento serpeggiare la necessità.
Guardo e ogni cosa smette di serpeggiare: 1.460€ per un maglione in misto lana e cashmere (65%lana e 35% cashmere).
Il maglione è "The row"e ho l'impressione che ci sia solo la volontà di posizionarsi nel lusso estremo perché non ci sono altre spiegazioni o almeno io -da consumatrice ultima- non le vedo. 
Non credo sia fatto a mano, non credo che le pecore da cui hanno preso la lana e il cashmere siano di stirpe reale o sacra e non credo che non sia soggetto all'usura del tempo (pallini, lavaggi, infeltrimento).
Non è un maglione magico, per cui se non c'è anche della MAGIA dentro, io non capisco i 1.460€.

Quanto è lecito spendere per una maglione in ottimi materiali e con una bella linea?
Quanto è il massimo che potete concepire?

5) Per la rubrica io e le mie ossessioni: aggiornamento Samba.
Sono ancora lontane, ma per un attimo ho creduto fosse possibile.


Ahimè ho visto questa mail circa 15 minuti dopo il suo invio e quindi non sono riuscita ad accaparrarmi il sacro Graal. Ho sperato giusto quei pochi secondi in cui il sito si caricava e poi basta, tutto svanito.
Sono ufficialmente due mesi e mezzo che ci provo e questa è stata l'unica notifica positiva che ho ricevuto, che mi ha insegnato però che può succedere.

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3 commenti

  1. ciao Valentina, una domanda... ma le samba che dicevi sembrano essere da uomo e basta. Quelle da donna hanno colori tremendi. La domanda è questa: hai messo che ti segnalino per il modello da uomo? Io ero tentata di farlo...

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    1. Sì! Sono quelle da uomo, bianche e nere, al momento disponibili solo nel 49 1/3! 😓

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    2. ok, nel frattempo avevo inserito la richiesta di quelle. Grazie Valentina.
      Ripensavo a quanto dicevi su Linda Evangelista. Sono sua coetanea e ti posso assicurare che fa strano vedersi allo specchio invecchiata con lo sguardo stanco. Non ho un passato da donna bellissima, come lei, e credo che questo faccia parecchio la differenza. Ma è comunque difficile fare pace con un volto nel quale mi ritrovo poco. Ciao Anna

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