un solo proposito e una borsetta

gennaio 13, 2023

Eccomi ritornata alla mia postazione, dopo un paio di settimane di pausa tutt'altro che rilassanti.

Ben tornate a tutte!

Ho seguito sui social parecchie questioni che hanno suscitato polemiche (secondo me polemiche sterili, puri esercizi di stile, niente di interessante, perché non sono altro che opinioni e come tali valgono tutte e non ne vale nessuna), ad esempio: portare le scarpe in casa, dare nomignoli ai figli, le unpopular opinion (che sono veramente la quintessenza del voler dare fastidio senza nessuno scopo costruttivo) e infine i buoni propositi, su quanto abbia senso farne e di quali siano i più gettonati da tutti, cioè iscriversi in palestra e dimagrire.
Io ho deciso che non ne voglio fare, perché voglio darmi la chance di cambiare idea, di non impegnarmi e di fare pure un po' schifo. 
Basta con sta storia della performance, del voler fare di più: faccio già abbastanza e se mi va di fare una cosa nuova, non mi interessa scriverla in cima ad una lista.
Sono stata anche io una che aveva bisogno di un giorno 1 (e se andiamo indietro sul blog ne troviamo le tracce) e della spinta propulsiva tipica degli inizi, ma ora mi sono detta che ho una certa età e posso fare un po' quello che mi pare, in fondo il giorno 1 potrebbe essere il 12 marzo o il 7 aprile, che ne sappiamo???
È forse un alibi per non fare niente? 
Direi di no, perchè sono nel pienissimo diritto di NON FARE NIENTE.
Ma poi quando mi dicevo cose tipo: vedere di più le amiche, scrivere sul blog  con costanza, andare di più al cinema, usare meno il telefono, avevo seriamente bisogno di considerarli propositi per l'anno nuovo? 
No perchè, mi sembrano cose che richiedono un impegno spontaneo, mica un diktat da "cose da fare".
Persino per i libri mi davo degli obiettivi, ma queste cavolo di sfide poi a cosa portano?? 
Che mi sento frustrata se non raggiungo o mi avvicino all'obiettivo, ma soprattutto non è che mi regalino la gioia eterna se lo raggiungo! Se ho letto 30 libri o 22 o 45 cambia qualcosa? 
Quando quest'estate  mi sono imbarcata in 3 libri di  450/690/500 pagine mi sono detta: cavoli così mi rallento... e ho capito che era un pensiero malsano, perchè quello di 690 pagine è stato indubbiamente il mio libro preferito ed è stato meglio di 3 da 200 messi insieme!

Quindi Valentina nel 2023 non ha obiettivi, andrà letteralmente a caso, si farà le sue cavolo di liste perchè non ne può fare a meno, ma non ci saranno scadenze o obblighi!

E sì, ho parlato in terza persona come Cesare, perché in fondo perché NO?

Giusto per sbugiardare le parole di cui sopra, un proposito l'ho pronunciato, proprio ieri sera, a voce alta: NON DEVO COMPRARE PIÙ PENNE NUOVE FINO A QUANDO NON SCARICO TUTTE QUELLE CHE HO IN GIRO.
Per usare un termine nuovo, sono già triggerata, perché adoro le Bic Gelocity e si scaricano in frettissima, quindi se dovessi scaricarle non potrò ricomprarle perché ho detto quella dannata cosa!
Ho fatto una cavolata, non dovevo pronunciare a voce alta il proposito!!!!! 
Vedi che il proposito di non avere propositi era l'unica cosa sensata??

(Siamo d'accordo che pronunciare a voce alta una cosa, la rende automaticamente un obbligo certificato?).

Veniamo a questioni più serie.

La Jackie di Gucci non molla e la nuova campagna con Dakota Johnson è veramente bella, mi piacciono le ambientazioni da vita quotidiana: la palestra, la pausa con le amiche, un giro dal fiorista, lo shopping al supermercato, una telefonata... 5 borse da 13.000 per una serena giornata.

Credo di aver detto più volte che non sono fan della Jackie, non si sposa con il mio gusto e ho provato ad indagare il perchè:
- non amo le borse piccole e piatte
- non amo le tracolle cortissime
- non amo le aperture difficoltose
- non amo le borse piccole e troppo strutturate

E questo vale sempre, non possiedo nessuna di quelle borsette stile By Far che si portano sotto l'ascella, proprio non le reggo e poco mi frega che siano adatte anche ad un contesto serale, non le amo e basta. Non amo nemmeno la Cleo di Prada, per confermare che anche il mio marchio preferito non mi tenta affatto.
La Baguette di Fendi è un altro discorso perché la mia è in tessuto, è morbida, è capiente (non avete idea di quanta roba contenga) e infine ho aggiunto una tracolla lunga per evitare di metterla sotto l'ascella. L'ho snaturata? Chissenefrega, è mia, l'ho pagata e la devo usare come meglio credo senza pensare di peccare di lesa maestà (signore, quanta ribellione in questo 2023).

Tornando alla Jackie, ho cercato le foto della Jackie di Jackie Kennedy:



doppia borsa e scarpe con la fibbia, prima di Leandra


camicia maschile e pantaloni con le pince, influencer since forever

vorrei questa gonna


La Jackie di Jackie non è questa:



Forse assomiglia più a questa, ad una Jackie soft (che non fanno più):





Sulla spalla di Jackie appare molto comoda, capiente, con una bella forma, non un contenitore semi rigido per il rossetto e il telefono.

Oppure questa di qualche anno fa:




E fra quelle che fanno oggi forse la versione media in tessuto potrebbe sembrare la più simile:


Però convenite con me che non ci regala la stessa sensazione di borsa rilassata e morbida?
E' colpa del tessuto supreme?

Ciò non toglie che la versione con tracolla lunga e stampa coccodrillo in blu Royal sia veramente bella:


Non la comprerei (a meno che non me la tirino dietro, ma non credo ci sia questa possibilità), non c'entra niente con Jackie Kennedy, ma ammetto che è un bell'accessorio, per le amanti del genere.



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2 commenti

  1. Sono fiera proprietaria di una jackie versione Tom Ford, la trovo ancora bellissima ma non ci entra niente!

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    1. se è una versione piccola, non fatico a crederti! Tanto carina, ma poco capiente!

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