Venerdì di riordino
febbraio 17, 2023Venerdì, di nuovo.
Sono in ritardo sulla pubblicazione perché mi sono messa a riordinare la libreria.
Idea del cavolo? A furor di popolo direi di sì.
Non la riordinavo da tantissimi anni (per riordinare intendo togliere tutti i libri da tutti gli scaffali e metterli sul pavimento, sul divano, sul tavolino da caffè, sulla scrivania...), per cui ho infilato titoli dove ci stavano e non dove dovevano andare e tutta la mia logica ossessiva compulsiva è andata un po' a farsi benedire.
Ora ho stabilito nuove logiche e ho perfino acquistato la famosa App che anni fa mi sembrava assurdo comprare.
Mi dicevo: perchè prendere un'App a 5€ quando puoi comprare un bel quadernino a 15?
Beh la risposta era: perché ci metti un centesimo del tempo, non ti stanchi e la puoi ritrovare su ogni dispositivo.
Ma allora ero intrisa dell'ideologia della carta.
(Per onor di cronaca avevo comprato l'agenda del lettore, l'ho compilata tutta e ne ho comprata anche un'altra... ma aveva tutto un altro scopo rispetto al catalogo che sto facendo ora).
In questo viaggio fra i miei libri ho ritrovato bigliettini, segnalibri, biglietti dei treni (una marea di biglietti dei treni), cartoline e biglietti di ingresso ai musei. La sensazione è stata bellissima, mi sono emozionata tantissime volte, come tantissime volte ho pensato: questo tizio (o questa tizia) dovrebbe rendermi dei soldi.
Non butto via niente, al limite sposto fuori dalla mia portata, infatti ho una libreria molto profonda, per cui sono costretta ad andare in doppia fila, cosa che mi infastidisce non poco, ma che mi permette di creare anche una gerarchia.
Ho moltissimi libri tascabili di mio papà, alcuni erano un po' distrutti e in età scolare li avevo anche ricoperti per salvarli... il mio capolavoro credo sia la copia de "Il muro" di Sartre ricoperto con una carta gialla coi dinosauri e i palloncini.
Chiamatemi iconoclasta.
Ma veniamo a noi:
1) Pharrell da Vuitton.
Ha senso?
Penso di sì, se la vediamo in un'ottica completamente commerciale.
Non hanno scelto un designer vero e proprio, hanno scelto una persona con uno stile e una visione.
Sento sempre parlare di questa visione, di essere visionari, ma non sono sicura di capire al 100% cosa significhi.
Probabilmente se fossi un diplomato alla St Martin's, alla Parsons o perfino alla Marangoni un po' mi girerebbero, ma io ho fatto lettere per cui sto a guardare e vediamo quanto monogramma riuscirà a piazzare il caro Pharrell.
2) Marie Kondo ha detto: La mia casa è disordinata, ma il modo con cui sto passando il tempo è quello giusto per me in questa fase della mia vita”.
Secondo me non c'è incoerenza in queste parole. Ci aspettavamo che passasse la giornata a dire ciao agli oggetti e a buttare via?Dopo il terzo figlio forse non hai tempo di prendere in mano lo schiaccianoci e salutarlo, forse lo lasci lì, anche se non hai mai mangiato una noce e non ne hai mai sgusciata una.
Certo, possiamo dire che sia un filo paracula visto che ha scritto un altro libro su come vivere in armonia coi noi stessi e come l'ordine sia solo una parte della nostra quotidianità, ma io voglio vederci del buono: sta facendo di necessità virtù.
Se non sbaglio (sono passati diversi anni da quando ho letto "il magico potere del riordino") lei sosteneva che una volta fatto il super riordino con tutta la roba sul letto o sul pavimento, non sarebbe più accaduto, che era proprio UNA TANTUM; su questo non sono per niente d'accordo perché le fasi della vita sono un fatto oggettivo e accumulare e disfarsi degli oggetti è un processo ciclico e come tale non può capitare una volta sola.
Quindi forse Marie ha capito che non si può essere sempre integralisti dell'ordine e demonizzare l'accumulo , perché delle volte circondarsi di cose belle e inutili fa bene... e poi staremo bene di nuovo quando ce ne libereremo.
Io, che avevo eliminato parecchi sacchetti di cose col suo metodo, ancora oggi non riesco a liberarmi delle cose in ottimo stato, per le quali ho speso tanti soldi, solo perché non le uso più, su questo il mio cervello fa tantissima fatica.
Ma voi spendereste 600€ per farvi fare decluttering da qualcun altro (tariffa trovata sul web)?
3) Quanto mi è piaciuto leggere tutte le borse che vi comprereste se foste nella possibilità spensierata di farlo? Tantissimo (e dopo rispondo a tutte).
E devo dire che siamo proprio allineate perché mi piacciono praticamente tutte. Alcune me le ero dimenticate e sono stata contenta di ricordarle... tipo la Bobby di Dior... perché non è la borsa più diffusa della Maison? È bellissima!
Siamo forse diventate una bolla anche noi?
Bene, direi che nella bolla si sta bene, non è obbligatorio uscire e discutere con chi non capisce.
4) Però anche io non capisco tutto tuttissimo e fra le cose che non colgo c'è questa borsetta di Prada.
Ho la netta sensazione di non essere io il target di questa borsa e che abbiano deciso a tavolino di far impazzire i ragazzini con questi colori e questa roba morbidosa:
Non è brutta, ma 2200€ (3000 la media)... sul serio??
Molto fotografabile, molto scenografica, ma io passo volentieri.
Miuccia puoi fare qualcosa anche per me, o hai deciso che devo rimanere sulla Galleria e attaccarmi?
Ovviamente passo anche questa sotto (per le motivazione di cui vi avevo parlato tempo fa) che vedremo al braccio di tutte le gentili signore alle quali verrà recapitata:
Mi piacerebbe molto il golf invece... costerà tipo 4000€? Probabile. |
5) Non sto seguendo molto la settimana della moda di New York, sono in una fase in cui la sento un po' distante.
Come sempre però guardo il recap del "Purse blog" sulle borse viste in questi giorni e rimango un po' perplessa (ma anche divertita) da quello che vedo.
Non conoscevo questo marchio e ho la sensazione che sia big in New York, ma un po' meno nel resto del mondo: Puppets and Puppets:
Questa signora ne sfoggia perfino due:
Li spendereste 500/600€ per una cosa con un biscotto o una banana sopra?
È provocazione, presa in giro o creatività spinta?
2 commenti
Ciao Vale, sono la fan della Bobby di Dior. Ieri sono andata a provarla in negozio. Misura media, nera, pelle martellata. 3,100 euro e decisamente NO. Nella media ci sta a malapena un portafoglio mini, un telefono da 6 pollici e un mazzo di chiavi. E non ti dico la fatica di tirar fuori il cellulare perchè la borsa si ripiega leggermente per cui l'apertura fa questa specie di nicchia che ti rende impossibile tirare fuori oggetti un pelino più lunghi. Gentile la commessa che mi ha fatto vedere la borsa con più combinazioni ovvero con la tracolla in tessuto a 850 euro o con un foulard Mitzah da 150 euro legato a mò di manico. Bella bellissima ma poco pratica per le mie esigenze.
RispondiEliminaInformazione super utile, grazie! Io la facevo capiente, perchè mi sembrava una forma semplice. Dopo che mi hai scritto così, l'ho cercata sul sito Dior e ho visto come è sotto la patta, effettivamente l'ingresso si riduce parecchio e non sembra molto comodo. Probabilmente è stato fatto per matenere la forma, ma 3100€ sono troppe per una borsa scomoda!
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