Sanremo e routine

febbraio 10, 2023

Giorni lunghissimi e freddissimi in cui vado a letto tardi e mi sveglio presto.
Guardo Sanremo da sempre, da piccola la mia prima cotta e il mio primo disco acquistato è stato quello di Luis Miguel (mia mamma mi aveva portato a comprare il disco di Sanremo con "Noi ragazzi di oggi" in un negozio di dischi in via Padova), per cui non salgo sul carrozzone del momento, sono sempre stata lì, a fare il mio sporco dovere di spettatrice, anche nei Sanremo più inguardabili.
Ora è senza dubbio uno spettacolo più interessante e godibile perché molto più condiviso e io mi diverto molto, mi scrivo con le mie amiche e fotografo il resto della famiglia che crolla miseramente alle 22 sul divano con la bavetta alla bocca.
Probabilmente questo entusiasmo alle stelle subirà prima o poi una fisiologica parabola discendente, non sarà più cool, non ci andranno più i cantanti giusti e la moda tornerà quella dei parrucconi, ma io sarò ancora lì ad aspettare la nuova impennata, finché campo.

I discorsi di Fagnani ed Egonu, sono andati abbastanza bene.
Francesca Fagnani ha fatto la cosa che avrebbe dovuto fare Chiara Ferragni, cioè girare l'obiettivo su qualche cosa d'altro, parlare di temi importanti con le voci protagoniste di quei temi; ha parlato di scuola, ha parlato di alternative, ha parlato di contesti in cui certe scelte sembrano inevitabili e lo ha fatto bene.
Di Chiara non abbiamo scoperto nulla di nuovo (perchè sappiamo già quasi tutto), poteva quindi provare a stupirci, ma va bene comunque, come va bene anche il monologo di Paola Egonu, una dea con le braccia più belle che io abbia mai visto. Non ci ha spettinato, camminava sulle uova, sapeva che avrebbe attirato ancora più polemiche e quindi è stata morbida e indolore.

Mi sono anche chiesta perché alle donne tocchi dover fare una performance pazzesca per giustificare la loro presenza, mentre ad Amadeus o Gianni Morandi basti mettersi la giacchetta coi lustrini.
Che sia lo specchio della società? Che tocchi a noi dimostrare sempre di meritarci le cose, mentre per un uomo è tutto chiaro per diritto di nascita?


Ma torniamo ai nostri argomenti preferiti:

1) Lo avete sicuramente letto, ma non potevo ignorarlo e soprattutto deve rimanere qui, scritto nel mio diario settimanale come documento da archiviare per quando ne avrò bisogno:


La prima persona a cui ho scritto è Lucia, con cui condivido tutte le notizie da anni ormai.
Ci siamo chieste se la felicità che proviamo ora, nell'apprendere del suo ritorno, rimarrà invariata quando vedremo i suoi prezzi... probabilmente no, rimarremo male, molto male. Ma, come già facciamo, saremo felici nello scoprire che metterà al mondo cose belle e noi saremo in quel mondo.

2) E intanto Alessandro Michele che fa? 
Dove sta andando, cosa sta creando?


Il messaggio è chiaro: Valentina, le Gazelle rosse indoor sono esaurite per una buona ragione e come al solito lo hai capito con 5 minuti di ritardo.

3) Faccio parte di un forum su FB in cui si vendono e coprano borse usate con autenticazione delle esperte (non ho mai comprato nulla, ma curioso spesso).
Ogni tanto, fra le varie contrattazioni, ci sono delle conversazioni a tema borse e mi diverte vedere come funziona il mercato fuori dalla mia bolla (che poi è una bollicina perché non gliene frega niente a nessuno😓).
Alla domanda: che borsa comprereste adesso, in questo preciso momento, le risposte sono state interessanti, ve ne riporto alcune che si ripetono:

  • Lou Lou Saint Laurent
  • Coussin LV
  • Metis LV
  • New Wave LV
  • Chanel (generico)
  • Celine Classic (e qualche Celine con l'accento)
  • Lady Dior
  • Baguette Fendi
Quasi assente Gucci, nominato solo per una Soho Double Chain e una Diana .
Credo che il "pubblico" sia diviso fra quelle che seguono le tendenze e vogliono la borsa che va in questo momento e quelle che preferiscono l'investimento a lungo termine, quindi, tolte le ultime 4 dell'elenco, possiamo dire che le prime 4 siano borse che piacciono alle vere modaiole?
Io mi ero completamente dimenticata di questi modelli Vuitton (di cui mi piace molto la Capucine, ma poco altro) e la Lou Lou non l'ho mai trovata interessante. La Metis mi sembrava andasse tanto qualche anno fa, ma non la vedevo diventare un classico.
Questo mi dice che forse il mio gusto non è così corrotto dalla tendenza, forse non voglio sempre tutto quello che hanno gli altri, forse sto maturando!!

Mica è brutta, ma l'avevo proprio dimenticata! Forse perchè costa 3700€??


E poi scusate , ma queste due non si assomigliano da morire?



Costano anche uguale!
Non so perchè, ma non mi arrivano, non li spenderei proprio.
Quindi amiche mie, vi rivolgo la stessa domanda e rispondete numerose, anche quelle che mi dicono che sono silenziose, fate uno sforzo per me e va bene anche solo CIAO E NOME DEL MODELLO.

4) Non smetto di segnalavi Amanda Sanchez, una modella di Chanel (una mannequin cabine, cioè una di quelle su cui gli abiti vengono provati e poi "fittati") che ha dei look da giorno pazzeschi, una delle collezioni di sneakers più interessanti che abbia mai visto, oltre a moltissimo Chanel, ovviamente.
Quando vedo lei, vedo come declinare i pezzi che in sfilata mi sembrano assurdi e invece poi nella vita di ogni giorno sono super interessanti.


vorrei tutto!



5) Ultimo punto, una notizia di tipo letterario/culturale: Lucy
Leggetevi il racconto di Starnone tanto per iniziare e capirete perchè questo progetto è stupendo.

...Prendiamo la terza persona. Da ragazzo avevo scritto solo storie tipo: Mario vagabondava per i vicoli della città. Dire “io” mi sembrava una goccia di ragù sulla pagina fine della Letteratura. Grandissimo era soltanto lo scrittore che raccontava non i fatti suoi ma degli altri, non la miserabile reattività delle sue cellule nervose, ma la realtà, l’umanità. Persino Dio, che era onnisciente e onnipresente – quale straordinario narratore sarebbe stato, mi dicevo ormai decisamente per scherzo – per poter esistere s’era fatto raccontare in terza persona da altri. Adesso ero sicuro, invece, che si potesse raccontare solo dicendo: io, l’io era l’unica vera garanzia di realismo...







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25 commenti

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    1. Io ho la piccola ed è un piccolo capolavoro, non costasse così tanto, punterei anche alla media (contravvenendo alla mia legge non scritta di non comprare più doppioni)

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  2. Vale ero già entrata tre volte oggi per vedere se avessi pubblicato...la notizia di Phoebe mi ha fatto scattare immediatamente un pensiero, non spenderò più un euro fino a settembre sperando di poter avere un pezzo della mia queen del cuore, ma poi torno coi piedi per terra...sì, costerà tutto uno sproposito forse. Che tristezza...ho letto tante cose su questo ritorno, anche il fatto che adesso siano parecchi a fare ciò che faceva lei prima...vedremo...io sono certa non potrà deludermi, e certa anche del fatto che non potrò permettermi nulla. I miei gusti sono rimasti lì, ancorati al "no logo"...quindi se mi dovessi chiedere le borse che acquisterei oggi ti rispondo esattamente come avrei fatto mesi e mesi fa: una Flamenco di Loewe, una Trunk di Marni, una classic box una frame ed una micro luggage di Céline. Se potessi...Serena

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    1. Hai scelto tutte borse destinate a durare nel tempo e sulle quali mi trovi d'accordo. Forse l'unica che non comprerei è la Micro Luggage, non mi dispiaceva la Nano, ma ho capito che come forma non fa per me. Confidiamo che Phoebe faccia cose anche alla nostra portata e non solo pezzi inarrivabili. Sognare non costa niente!

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    1. Intendi la Metis? Forse non mi dispiace in pelle empreinte. Ho visto tante varianti, anche con logo molto grande, ma la pelle e il monogram classico mi sembrano le due soluzioni più interessanti. Quando la vedo in giro sulle altre (ed è forse una delle Vuitton più diffuse) non mi dispiace, ma non credo che rientri nelle mie corde.

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  4. evelyne hermes e anche niki saint laurent, la versione grande

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    1. Fra le due preferisco la Niki, ma in versione piccola (quindi proprio un'altra storia). La Evelyne forse mi piacerebbe in un colore insolito, ho visto che la proposta di quest'anno è il color anemone (oltre al verde giada, che però mi ha stancato per colpa di Bottega Veneta) ed è proprio bella.

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  5. Io innamorata della Tangle Piccola di Jil Sandler ma mi ferma l'idea di andare in giro per Milano con una borsetta praticamente aperta.

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    1. Sì, è indubbiamente un problema che mi porrei, ma guardando come rimane quando è indossata direi che non dovrebbe essere pericolosa. La Neverfull è molto più pericolosa, così come la St Louis, questa hai il controllo perché è aderente al corpo e la puoi tenere un po' sul davanti.

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    2. Comunque Jill Sander super sì!!

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  6. Puzzle di Loewe anch’io

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  7. Ciao! Eccomi qui coi due desiderata più resistenti: Bucket bag di Mansur Gavriel, Trio di Celine (va bene con gli accenti, ma va bene pure senza)

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    1. Hedi non ha riproposto la Trio quest'anno, quindi per una Trio si deve pescare nel second hand (dove si trovano davvero ottime occasioni) e te la consiglio davvero. Il Bucket Bag di Mansur spesso va in sconto e ne trovi tanti in ottimo stato intorno alle 400€, qualcosa mi dice che prima o poi avrai quello che desideri!

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  8. puzzle loewe medium, Celine trio, Lou Lou saint laurent, Nèo Alma Pm... e leggendo i commenti capisco perchè sono costose :)

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    1. Con la Puzzle sfondi una porta spalancata, con la Trio idem con patate, la vera new entry a cui non avevo pensato è l'Alma Neo, che io prenderei Bb (ma solo perché ho la PM vintage monogram). Ottima scelta!

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  9. Ciao Vale, io sono una delle tue più affezionate lettrici silenziose! Purtroppo a mio parere non ci sono più le “it bags” di una volta quando si facevano anche dei sacrifici pur di avere la stessa balenciaga in dieci colori diversi! Ora il mercato che tira è quello orientale per cui anche le case di moda si sono orientate verso quel “gusto” lì, fatto di loghi a caratteri cubitali e marchi ben impressi. A tal proposito io punterei tutto su una bella herbag di Hermes, non sarà prestigiosa quanto una Kelly o una birkin ma almeno è più arrivabile!

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    1. Hai ragione, la fame di collezionismo che ci aveva fatto venire Balenciaga non c'è più! In quegli anni c'erano anche altre borse di punta come la Coffer o la Bow bag di Miu Miu e cose così belle non ne sono state più fatte neanche da Miuccia. Io ho pensato spesso alla Garden Party, perché nella sua semplicità trovo che sia molto di classe, ma anche quella nuova (è nuova o non l'avevo vista io?) In-the-loop mi piace parecchio. Herbag vera alternativa della Kelly, tu sai i prezzi?

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    2. Ciao Vale, ti avevo risposto a qualche post fa sulla Kelly Danse..sono ferrata in Hermes! Il bauletto In The Loop è nuovo, molto simile alla Picotin, ma più costoso... sfora i 3 mila già nella misura piccola. La herbag invece, ad esempio nella misura 31, costa circa 2 mila (dopo gli aumenti forse anche 2.300 euro). Se servono altre informazioni ci sono! Barbara

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    3. Che benessere sapere tutte queste cose! Stai sicura Barbara che verrai interpellata molte volte ancora, condividi la tua conoscenza!

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  10. puzzle loewe o una tanto amata city nera balenciaga

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    1. Possiamo definirle due classici ormai? Per la City (che ha superato i 20 anni) credo proprio di sì e aggiungo che le più belle sono ancora quelle dell'era Ghesquiere.

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