28 febbraio
febbraio 28, 2025Buon venerdì.
Anche questa settimana volge al termine e ce la siamo portata a casa dignitosamente.
Domenica sono stata a Roma a vedere una partita di Rugby dell'Italia e ho passato una bella giornata da cui scaturiscono alcuni dei punti di oggi:
1) Vi copio la riflessione di Concita de Gregorio (scritta nella sua rubrica "Invece Concita").
Pensate a cosa significa, per un ragazzo, aver imparato da bambino che per andare avanti devi guardarti indietro. Che chi ti lasci alle spalle non è qualcuno che hai superato e che puoi ignorare nella tua corsa ma che è proprio lui, sono loro quelli che potrebbero farti vincere: te, insieme a tutti. Se solo gli passi la palla, se non la tieni per te. Se quelli alle tue spalle ti volti a guardarli, se dai loro un’opportunità. Che occasione incredibile, per la Federugby. Un rugbista che vince Sanremo e spiega a tutti il valore di questo sport: non così “visibile”, appunto, e invece guarda.
Ho pensato spesso a queste poche righe guardando la partita e confermando che il Rugby sia uno sport migliore del calcio (del calcio come è giocato ad alti livelli, con tanti soldi, tante super star e tante attenzioni) per filosofia e per clima.
Li guardi e sembra una coreografia in cui tutti si muovono nello stesso momento, ma mantenendo una linea precisa per evitare di passare la palla in avanti. Hanno tutti i fisici possibili e devono essere tutti diversi per svolgere mansioni diverse.
C'è Ange Capuozzo che pesa 70 kg e vola leggero e poi ci sono i piloni che ne pesano più di 100.
Anni fa a Firenze, ho avuto modo di avere accanto Sergio Parisse ed era letteralmente due volte me: in altezza, in larghezza e in profondità. Un alieno non ci avrebbe catalogati entrambi come umani.
Un'altra menzione la merita il tifo. Noi eravamo in mezzo a 100 coloratissimi francesi. Tutti tifavano in modo molto sentito, ma nessuno ha tifato contro. Quando il kicker deve calciare, viene chiesto il silenzio e il silenzio viene rispettato.
Nelle file davanti a me c'erano Obelix, Asterix, Panoramix e un altro personaggio che non ho identificato, credo abbiano fatto più foto loro, di Olly a Sanremo.
E poi tutti i francesi avevano le magliette a righe e il basco, oppure un galletto in testa o il costume di Napoleone, letteralmente una festa.
Ci hanno sverniciato. Hanno vinto tanto a poco, ma credo che nessuno sia uscito di lì con la voglia di menare le mani.
C'è da riflettere.
2) Ho trovato Roma sempre bellissima, ma pensavo di vedere qualche cantiere in meno, che il restyling pro-giubileo fosse a buon punto, in realtà ci sono ancora parecchi cerotti.
Camminando per via del Corso ho notato la presenza di un negozio SHEIN e mi son chiesta: ma è possibile?? Tutte uscivano da lì con buste enormi di cose, il negozio era tappezzato di cartelli con le scritte 3.90€, 5.90€ etc. Mi sono informata e ho visto che si trattava di una svendita privata. Sul serio?? C'è bisogno di questo?
Vi dico onestamente che non mi è piaciuto constatare che fosse stipato di gente e di cose.
Cosa stiamo qui a fare considerazioni sulla sostenibilità, sul lavoro regolare e sull'accumulo se poi questi colossi non solo vendono on line, ma hanno anche negozi fisici?
3) Veniamo al sondaggio della settimana scorsa.
La borsa A è una Neruda di Viperathelabel (come ha indovinato Claudia) e costa 355€.
La borsa B è una Amora di Ellyla ethical accessories e costa 300.95€
La borsa C è una Classic Elena di Milaner e costa 483€ (ma esiste anche in una misura più piccola e una misura più grande).
Personalmente forse sono attratta di più dalla Vipera perché mi sembra diversa dal solito, i miei timori, come già espresso nei commenti, sono che:
- sembri troppo estiva
- mi stanchi e non sia così versatile
Indubbiamente la Milaner è la più "Bottega" e forse è anche più trasversale.
Il nodo non è sciolto. Tutt'altro.
4) Sabato sono stata anche a The Mall e con mia sorpresa ho visto che c'era una delle borse di Prada che più mi piace: la INSIDE BAG.
In SPECIAL PRICE per di più!
Mi fiondo! (In barba alla ricerca della borsa intrecciata ).
Mi blocco.
Mi intristisco.
2600€. (C'era solo la versione Ostrich, quindi esotica, quindi follemente cara).
Ciao Inside bag, ciao sogno proibito dal 2015. 10 anni sono passati e ti voglio bene come quel giorno, ma tu mi odi.
Fra gli altri negozi, sono entrata anche da Coach per vedere se ci fosse la borsa che avevo postato l'altra volta e no, non c'era, e tutto il resto non fa veramente per me.
5) Ultimo punto sul quale mi soffermo oggi.
Avete notato come certi negozi on line abbiano bisogno di uno stylist bravo che possa valorizzare i capi??
Questa cosa la noto soprattutto con Intrend, che fa degli abbinamenti che, o sono super sciura, oppure così arditi da fare il giro e sembrare sfigati.
L'altro giorno invece su Zalando cercavo una gonna un po' particolare (lasciatemi stare, non ho niente da mettermi, non mi sta niente e cerco le cose particolari, sono da ricovero) e mi imbatto in una gonna in paillettes (mio feticcio).
Sul serio??
Non è cool. Ma in nessuna parte del globo lo sarebbe. Non sta bene nemmeno alla modella.
Lo stylist dovrebbe chiedersi: ma Giorgia Tordini (o una cool a caso) lo metterebbe?
Risposta: no. Basta, chiuso. Togli quello stivaletto e brucia quella maglia lime. Pessima idea.
Oppure ottima idea per non vendere nè lo stivaletto, nè la gonna, nè la maglia.
1 commenti
Oddio, la gonna viene “ammazzata” da quegli stivaletti. Proprio vero, Molti siti on line necessitano urgentemente di bravi stylist
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