do i numeri!

giugno 26, 2013

Oh, ma secondo voi le taglie dei vestiti non sono simili al terno al lotto?
E poi non pensate che rispetto a qualche anno fa siano anche cambiate?

Mi spiego meglio.
Nella mia disavventura meteo dello scorso week end ho dovuto cercare reperti storici nell'armadio delle emergenze.
Lassù ci sono vestiti che sono troppo messi bene per essere buttati, ma troppo passati di moda per essere indossati.
E' il limbo...
Nello specifico ci sono 2 pantaloni della tuta (o sweatpants se vogliamo fare le fighe), diversi maglioni un po' sformati, ma caldi, diverse t shirt troppo piccole, ma carine, un vestitino bianco di quando ero incinta e 4 paia di jeans.

Proprio dei jeans vi volevo parlare!

Nel 2001, a Sassari comprai un paio di Calvin Klein che allora mi piacevano da matti.
100€ secchi (il primo anno dell'euro), un po' bootcut, ma soprattutto con un lavaggio molto particolare, blu scuro, ma con qualche riflesso rosa (detto così sono orribili, ma fidatevi, c'è di peggio e poi sono passati 12 anni!).
Pesavo più o meno come ora e quei jeans erano una taglia 28 e mi stavano comodi.
Li ho infilati e li ho chiusi dopo svariate contorsioni sul letto (durante le quali penso di aver perso almeno un etto). Il risultato era scandalosamente Kim Kardashian.
Stamattina mi sono infilata un paio di Current/Elliott tipo Gwyneth e la 27 mi sta comodissima, al punto di pensare: ma magari potevo prendere anche una 26!

Posto che la gravidanza un pochino cambia la forma, io sono comunque tornata più o meno la stessa di prima (con fatica) e immaginate la mia faccia quando ho provato a infilare un paio di Diesel taglia 29 (del 1999) e ho dovuto fare i numeri che manco Yuri Chechi.
E a casa i J Brand comprati quest'anno sono tutti 26 e 27.

Può essere che i brand vogliano incoraggiarci e facciano  taglie un po' fasulle? Oppure la 27 is the new 29 e per una vera 27, bisogna comprare una 25 o una 24???

A me frega poco del numero scritto sopra, l'importante è che stiano bene, ma mi sfuggono i meccanismi che stanno dietro questi cambiamenti.
Non dovrebbe essere solo una questione di modelli perchè ho tanti modelli e tutti della stessa misura, quindi cambiano i tempi, passano 10 anni e una 42 diventa una 40 e una 40 diventa una 38?

Oh, mica mi lamento... è solo per sapere!

E visto che ci siamo.
Io sono sempre stata convinta che le taglie di H&M fossero come quelle di Zara.
38 = 42 e 36 = 40.
Poi da qualche parte ho letto che invece la 36=42 e 38=44... Possibile?
Quindi bisogna aggiungere + 6 e non + 4 come per Zara?? Voi ne sapete qualche cosa?

Fino ad ora mi trovo perfettamente solo con gli americani visto che sono una 4 dappertutto e una 4 sembra essere una 40.
Sembra...

Ho trovato questo schemino su style e forse ci può essere utile:

qui





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11 commenti

  1. Ciao Vale,

    per me questo discorso casca a pennello sopratutto perche vivo all'estero e all'inizio orientarmi e' stato veramente difficile.
    Oltretutto pochi giorni fa ho avuto una feroce discussione con una ragazza su Depop perche' io ho sempre saputo che le taglie di HM NON sono come quelle di Zara. Per Zara la 42 corrisponde alla 38, per HM la 42 corrisponde alla 36.. io ragiono cosi' da quando HM e Zara sono sbarcati in Italia, quindi piu di 12 anni fa e visto che all'epoca vivevo a Milano e frequentavo l'universita', quindi non avevo tanti soldini, passavo la meta' del tempo a sfare le sfilate in camerino con le mie amiche. Quando ho provato, gentilmente, a dire che essendo una 36 di HM era una 42, una ragazza - che tra l'altro non era la venditrice - mi ha risposto malissimo, dicendo che lei da HM ci lavorava e che non dovevo dire c*****e che confondevo le altre ragazze.. (strano posto Depop!). Sono rimasta veramente male. Ho provato ad andare sul sito ma non sono riuscita a chiarire i miei dubbi - quindi se lo fara' qualcuna qui le sarei grata!
    Devo dire che ultimamente non ho comprato cosi' spesso da H&M e se l'ho fatto e' stato per comprare le cosine per la palestra (che sono etichettate S, M e L) o le magliettine basic (e anche quelle sono etichettate S, M e L). Devo pero' dire che ho nel guardaroba un paio di vestitini di taglia 36 e mi risulta veramente difficile pensare che siano una 40..

    Riguardo alle taglie standard, io ho una teoria: secondo me piu' il brand e' italiano e figo, piu' le taglie sono piccole. I brand di cui faccio fatica ad entrare nella mia taglia sono Max&Co, Diesel, Armani, Celine B., Patrizia Pepe.. La mia idea e' che piu un marchio voglia avere un' allure patinata, piu' le taglie sono piccole.. problemi ad esempio che non ho da Motivi, Promod, C&A. Ad esempio, pur trovando che le taglie italiane siano piu grandi a parita' di taglia delle nostre, da BCBG ancora nella 6, che corrisponde alla 42, non riesco ad entrare serenamente..
    Insomma.. come dici tu uno dovebbe pensare a come calza il vestito o il jeans.. e non alla taglia.. Mi viene in mente questa mia amica che alle superiori provava sempre vestiti di taglia 40, anche se era piu una 42/44, e se non le entravano non provava neanche la taglia superiore. E quando le facevo notare che le stava molto bene e avrebbe potuto provare una 42, lei mi rispondeva acida che lei indossava la 40, e non avrebbe mai comprato una 42 - ti dico solo che per mettersi i jeans doveva infarinarsi di borotalco. :D

    Buona giornata
    Cri (Lussemburgo)

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    1. pur trovando che le taglie italiane siano piu grandi a parita' di taglia delle nostre, da BCBG ancora nella 6, che corrisponde alla 42, non riesco ad entrare serenamente..

      volevo dire logicamente "le taglie americane"

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    2. tutto molto complicato e soprattutto complica la mia attività di shopping on line diamine!
      Comunque, facendo finta di essere una sprovveduta, ho chiesto anche io ad una commessa di H&M a cosa corrispondessero le taglie e lei mi ha risposto che si deve sommare 4 e non 6.
      Il mistero si infittisce.
      Io ho tantissime cose 36 che sono effettivamente comode, altre che sono 34 e sono strapiccole e alcune 38 che mi sembra difficile che possano essere 44.
      Boh???????????

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    3. Ciao a tutti, il discorso è complesso ma volevo anche dire la mia. Come voi, trovo le etichette di Zara spesso sbagliate ma dovremmo essere scientifiche e guardare se c'è qualche relazione tra paese di produzione e vestibilità (per esempio alcune cose le producono in Bangladesh, dove la manodopera costa molto meno della China, quindi magari lì tagliano anche le spese sui tessuti). Anche io sommo + 6 alle taglie di HM anche se so che è snbagliato, ma il metodo funziona su tutto tranne che sui jeans, penso quindi che sia una vestibilità studiata per i nordici, che sono più altri di noi italiani, hanno una struttura più robusta ma anche i fianchi meno a pera delle mediteranee...questo spiegherebbe perchè le spalle mi stanno sempre larghe e compro le 36 metre i jeans non mi vanno mai bene e tendo a salire di taglia (cosa che non Levis' non mi succede).

      Poi, non voglio andare contro a Cri, ma la teoria dei brand è curiosa ma secondo me opposta. Ho letto pià volte su riviste internazionali che i brand del lusso tendono a correggere le taglie in eccesso per beneficiare le vendite, questo spiega le vestibilità abbondanti di tanti marchi come Marni, Prada o Dolce e Gabbana. I marchi di fascia inferiore invece dovrebbero avere una vestibilità ancora "regolare" (basta vedere la differenza tra Max Mara e Max e Co, aziende sorelle). Sicuramente ci sono marchi che non si piegano a questa regola ma vogliono solo vestire un certo tipo di persona, penso a Balmain (strappone russe) o al caso di Dior Homme che ha fatto dimagrire quel pazzo di Karl Lagerfeld...In ogni caso ben venga! alle medie ero traumatizzata dal TAGLIA UNICA di Onyx, Phard e compagnia bella che rovinava la mia vita, o forse l'ha migliorata perchè, per evitare marche senza taglia, ho scoperto la moda vera e l'essere originale....

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  2. Credo abbia ragione Cri... io che sono un uomo quando provo qualcosa taglia 50 o L ho un trauma (com'è stato il passaggio dalla S alla M, o dalla 46 alla 48!), quindi perchè -avranno pensato in qualche ufficio marketing- non ridurre le taglie in modo che una 42 diventi 40 e così via? La gente si sente magra, si gratifica e compra!
    Matteo

    gira(stile)mondo

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  3. Concordo in tutto! Ho avuto le stesse esperienze con alcuni Jeans e proprio non me lo spiego.

    E ti diró di piú. Per lo stesso modello di pantaloni ma in due colori diversi, ho dovuto prendere due taglie diverse! Questo da Zara. Ormai la mia politica é che le etichette siano attaccate puramente a casaccio e che di volta in volta vado ad occhio cercando di provare quella che mi sembri piú giusta.

    Anche sulle differenze HM - Zara sono piuttosto confusa. Se qualcuno sa ce lo dica!

    L

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    1. Io ho comprato nello stesso mese una gonna taglia M, che ho dovuto piegar via con l'etichetta perche' non riesco ad entrarci, e un pantalone taglia M, che ho dovuto piegar via con l'etichetta perche' non mi sta su neanche con una cinta..

      Cri

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    2. Quindi la mia teoria delle etichette a casaccio potrebbe avere un fondamento serio.....

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    3. anche io di solito compro la S di Zara, ma ho una gonna che è taglia M ed è quasi stretta. Un disastro!

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  4. Anche secondo me le etichette sono messe a caso: mi è capitato di provare da Zara una M che mi andava stretta e una S che mi andava bene ma un filo abbondante.
    Per non parlare dei maglioncini di cotone basic che hanno sempre lunghezze delle maniche anche molto diverse (punto sul quale sono particolarmente sensibile).
    Risultato: io ormai da zara misuro TUTTO ed eventualmente anche due capi marchiati con la stessa taglia.

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    1. con Zara si deve proprio provare tutto perchè io quest'inverno ho provato due gonne: una S che mi stava comoda e una L che mi stava stretta...

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