Rubrica del martedì

aprile 05, 2016

Non è una vera wish list, ma è opportuno prendere in considerazione l'idea perchè ho eliminato tutti i capi di abbigliamento per questa stagione (che avevo da millenni) e mi son rimasti giusto il giubbino di jeans e il trench.
Parlo del bomber.
Arrivo anche io... ma arrivo così tardi, che son quasi in anticipo!
Mi ero presa appunti 2 mesi fa, poi ho visto che l'argomento spopolava ovunque e mi son detta: beh ne avranno le orecchie e gli occhi pieni, aspettiamo un po'.
Ora che a Firenze ci sono 24 gradi (domani massima prevista 27) direi che sono in timing perfetto!

Innanzitutto devo fare la mia precisazione.
Cosa intendiamo per bomber e per  varsity jacket?
Per VARSITY JACKET dobbiamo intendere quelle giacchette sportive che si usano nei college americani (definizione: A blouson-style jacket in the colors of a school, college, or sports team), per BOMBER invece WIKIPEDIA ci dice che: fu realizzato come capo di abbigliamento per i piloti, dato che molti aeroplani da guerra avevano l'abitacolo aperto, e quindi per i piloti era una necessità mantenersi sufficientemente al caldo. Si tratta dell'evoluzione della giacca a vento che i piloti del Royal Flying Corps avevano adottato sin dal 1915.

Il primo modello per me vuol dire : Happy days e Grease. Il giubbotto azzurro di Richie Cunningham del liceo Jefferson per me era fichissimo, per non dimenticare che lo regalavano alle ragazze quando ci si mettevano insieme, quindi era proprio un simbolo pazzesco di appartenenza:



Invece in Grease non dimentico il giubbottino delle PINK Ladies, portato appoggiato sulle spalle in modo così fico da Rizzo.



Anche se forse in realtà per come lo intendiamo oggi , è molto più simile quello che Michelle Pfeiffer aveva in Grease 2 (trascurabile film):



Il bomber invece è quella giacca che non mi piaceva per niente nei primi anni 90.
Ma proprio per niente.
Verde con interni arancioni... DAVVERO??
Io avevo la giacca di renna, capite che ero anni luce lontana da quella roba.
E lo sono ancora.
Non riesco proprio a farmela piacere.
Le vedo ste ragazzette esili con un giubbottone enorme verde e arancione e mi dico che esistono ben poche cose meno donanti.

Julia Sarr Jamois
Capisco la coerenza. Capisco dire: il bomber è quella roba lì, per cui se devo prendere il bomber lo prendo così... MA ANCHE NO.

Quindi sì alle varianti, sì ai ricami e sì alle dimensioni ridotte. Non infagottiamoci dentro un coso del genere per favore!!
E sì anche alla contaminazione fra i due modelli!

Giorgia Tordini lo porta di misura giusta -non oversize- ed è l'unico modo per non detestarlo in verde.

Giorgia Tordini

Continuando sul tema, a Parigi a settembre già le vetrine imperversavano e non possiamo dimenticare il contributo fondamentale di chi ha deciso tutto quello che va quest'anno, Gucci:



Un po' bomber e un po' varsity.
Ricami bellissimi.
Ecco io questa variante la trovo PROPRIO bella.
Magari non indosserei i due fiocchi rosa e la gonna geografica insieme  (tutto separato sì), ma è prezioso, particolare e portabilissimo!
Non guardo nemmeno il prezzo perchè non è importante, non vale la pena comprarlo quando i negozi pullulano di idee simili (ovviamente più povere) anche a meno di 50€.

Quindi riassumendo, senza farla troppo lunga: io credo che siano bellissimi ricamati, lucidi, colorati, a fiori, ma non tinta unita (nemmeno rosa) e non oversize.

Vi butto lì qualche idea:


They all hate us

Jeanne Damas

Caroline De Maigret

Trovate molte altre idee sul mio profilo pinterest nella cartella BOMBER.

zara 49.95
stradivarius - 29.95

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3 commenti

  1. Il bomber è un capo che mi sta particolarmente a cuore... Mio padre ha da sempre un pallino fisso per i vestiti e lui ama il bomber. Proprio quello che hai descritto tu: oversized e con gli interni arancio. Ne ha alcuni originali, portati proprio dai piloti americani... Su di lui mi piacciono molto, ed ho sempre sognato di averne uno. Quest'anno finalmente l'ho trovato, ed è giusto per la mia figura un po' minuta. E' a tinta unita, ma dalle dimensioni contenute. E' di Filippa K (non so se conosci questo marchio, penso sia svedese)... Veste bene, più o meno come quello indossato dalla Tordini. Lo porto sia in occasioni casual ma anche più eleganti, con una gonna navy al polpaccio, a pieghe. Per me è un capo spalla alternativo al trench e al chiodo, assolutamente approvato. Non mi dispiace nemmeno nella versione con i ricami, che è molto più femminile (nel caso, però, deve essere ben fatto).

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  2. Io condivido a pieno la tua analisi... Essendo praticamente coetanee (entro negli anta quest'anno) ricordo anche io perfettamente il momento di massimo splendore del bomber: ero una poco più che una bambina e nonostante spopolasse fra le mie compagne di classe, non sono mai riuscita a farmelo piacere, e rimango della mia idea anche oggi. Invece ho una passione sfrenata per il varsity, non ti so dire quante volte sono stata lì lì per prenderlo, in quanti carrelli virtuali l'ho messo, ma mi frena sempre l'idea di essere ridicola alla soglia dei quaranta con un capo che giudico da ventenne (o poco più). Tu che dici? Anna

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  3. Quando il bomber andava di moda piu o meno la prima volta ero alle superiori e credo di aver pregato tutti i santi del paradiso perche mia madremi concedesse di comprarne uno - ce l'avevano tutte le mie amiche "fighe". Purtroppo non ci riuscii, ma arrivammo al compromesso che avrei potuto indossare qualche volta una specie di varsity jacket di mio padre (che era tipo dieci taglie piu grande, ancora adesso guardo quelle foto orripilata.. fra ciocche arancioni, apparecchio e taglio da sfigata, penso che quell giubbotto informe fosse comunque la cosa peggiore).
    Ora, che spero di avere un briciolo di maturita in piu e non ho bisogno di comprare qualcosa per sentirmi accettata dal branco, devo dire che il bomber non lo comprerei ne' lo vorrei piu. Secondo me e' uno di quei capi che e' perfetto solo sulle taglie XS. Io non ho il punto vita, ho un po di pancia e non sono minuta, mi renderebbe sicuramente peggio di come sono - ho solo blazer lunghi a mezza coscia, pensa un po te.
    Credo che il bello di non avere piu 13 anni sia anche finalmente avere il lusso di poter dire che una cosa ti sta male anche se va di moda e questo non ti fa versare alcuna lacrima :)

    Cri

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