Ho scartabellato sui miei appunti alla ricerca di qualcosa da scrivere di carino, alla ricerca di un libro o di un film, ma mi venivano solo cose un po' vecchie e sulle quali avrei scritto lunghissimi papiri. Non dico che non lo farò, i papiri sono la mia specialità (poi li rileggo 27 volte e ogni volta tolgo pezzi per renderli leggibili a chi ha 10 minuti e non una vita), ma mia figlia è a casa con una antipatica febbriciattola e quindi il tempo è pari a zero.
Avevo appena finito di dire che questa molle convalescenza nella quale mi sono cullata per qualche giorno, poteva anche finire e potevo tornare alla vita di sempre, con corsa, blog, lavoro e tutto il resto, quando mi ritrovo davanti questo nuovo stop.
Perchè loro si ammalano e tu ti fermi.

Prenderò l'occasione di questa fermata forzata per poter fare il punto della situazione della settimana:

- domani, se riesco, vi faccio il mio WHAT'S IN MY BAG? Mini bag edition.
Tutte ci chiediamo quanta roba ci stia in una borsa piccola e quanto dobbiamo lasciare a casa e così vi do il mio contributo.
- mercoledì: "5 cose che" espadrillas edition. Vecchia roba, nuova roba.
- giovedì: Look of the week. Ne ho individuato uno di Atlantic Pacific del quale vorrei parlarvi. Ma fondamentalmente lei ha iniziato a stancarmi un po'. E sapete cosa non mi piace più? Che siano sempre foto (uguali) in cui, in punta di piedi, vive in un mondo dove non c'è nessuno. NON C'E' MAI NESSUNO. Non solo con lei, ma nemmeno intorno a lei. Che sia un picnic in Central Park o semplicemente un attraversamento pedonale, lei è sola. Avete mai provato ad attraversare la strada a NY? Potete anche non camminare, verrete trascinati dalla folla disciplinata al semaforo.
Io devo aspettare 6 ore per fare foto dove non ci siano teste pronte a saltare nell'inquadratura e lei ha un blog intero di solitudine.

- "Instagram degli altri"con foto che sto raccogliendo e che vanno da Bolle (tanti cuori per lui) a Blake Lively, passando per Kensington palace.

Se avete richieste o obiezioni, sparate!