5 cose che... riflessioni sul lusso e cose del genere

ottobre 17, 2018

Una decina di giorni fa ho visto il documentario "Louis Vuitton: il genio del lusso", su Sky Arte e ne ho tratto conclusioni controverse.

1) Le più immediate ovviamente riguardano il fatto che la tela monogram costi 7€ al metro quadro, quindi vi lascio 5 minuti per fare i conti della serva e stabilire un ipotetico rincaro.
Tolto questo ci sono altre questioni interessanti, ad esempio ho amato molto la cura che mettono nei test che fanno sulle borse, riproducendo praticamente ogni clima della terra da quello più umido (tipo Singapore) a quelli più freddi.
Ovviamente l'uso di questi mecchinari e spazi appositi è decisamente incluso nel prezzo che paghiamo, come anche tutti i test sui moschettoni, sulle cerniere e sui manici.
E' stato interessante anche vedere come vengano cucite e tagliate le borse e come esista una persona in guanti bianchi deputata a controllare ogni singola cucitura (paghiamo anche questo).
La cura del dettaglio è incredibile e per circa 30 secondi ti fa dimenticare i 7€ al metro quadro.


2) Nel servizio sono inserite due visioni diverse del lusso e nello specifico si parla degli avventori della boutique sugli Champs-Elysées.
C'è Olga, la russa, che prende appuntamento con il personal shopper che le riserva un salottino privato, nel quale le mostra ciò che lui ha scelto per lei (mannaggia però al giubbottino di pelle rosa con la taglia sbagliata).
Olga spende 15.000€ e prenota una visita anche per il mese successivo.
Poi c'è la famiglia che per i 18anni della figlia, si reca in boutique e acquista una cover per I Phone, su cui fa mettere le iniziali al modico prezzo di 200€ ed è felice di essere stata trattata come un cliente abituale e soprattutto di essersi concessa un'esperienza lussuosa.
Sono due facce della stessa medaglia, per Olga era tutto estremamente normale, ma con la consapevolezza di essere speciale, mentre per la famiglia era l'opposto: hanno vissuto un evento speciale, con la consapevolezza di essere persone normali.

3) Un riflessione invece meno scontata mi è scaturita dal servizio sulla segretaria cinese, che vive in un monolocale minuscolo e decide di spendere circa 3 stipendi per acquistare una Vuitton.
Si vedeva chiaramente nei suoi occhi che per lei era un sogno, che l'entusiasmo era genuino e che quella cavolo di borsa se la meritava tutta... perchè a quel punto non è più solo una borsa, ma è un obiettivo, un regalo per il cuore.
(E spero che gliel'abbiano regalata per aver partecipato al documentario).
Il passaggio successivo però, è stato disturbante, perchè ha insinuato che probabilmente Vuitton non è interessato alle segretarie che vogliono una borsa da più di 1000€ e che in fondo la diffusione delle borse in una certa fascia della popolazione non solo non sia determinante, ma  andrebbe quasi scongiurata per evitare di diventare troppo popolari.
E' un po' come se ognuna di noi fosse una testimonial inconsapevole del marchio: dunque se sono una madre di famiglia che esce in tuta sono meno "degna" (passatemi il termine un po' forte) di Olga la russa...
Ma se così fosse perchè immortalare anche la gioia della famiglia con la cover, facendo intendere che in fondo tutti si possono concedere un po' di Vuitton?
Non sarà mica per questo che una Neverfull raddoppia di prezzo in 10 anni? Per essere forse meno accessibile alle persone "comuni" (anche "comuni" è un termine del cavolo, ma ho bisogno di fare una distinzione secca)?
Se lo avete visto, ditemi come avete interpretato quel passaggio.



4)  Cambiando un po' argomento.
Avete fatto caso come le influencer di grande successo di tutto il mondo (le Ferragni di tutto il globo) abbiano armadi pazzeschi, organizzati maniacalmente e divisi per categorie?

armadio di Kris Jenner

In questi armadi ci sono collezioni intere di borse pazzesche, centinaia di migliaia di euro di borse, messe su mensole o chiuse in vetrina.



Bellissime, stupende, ma no grazie.
Lo so, sono pazza, ma non riesco a percepire quel tipo di accumulo di lusso come possibile perchè non è per tutti, è qualcosa che va oltre il benessere.
Si tratta di collezionismo perchè si possono collezionare auto sportive, Rolex e anche beni di lusso di Hermes.
Ieri qualcuno mi ha segnalato la riorganizzazione dell'armadio di Wanda Icardi su Instragram.
La sua assistente/amica, riordinava le borse per marchio e lei ogni tanto diceva ADORO!
Ci saranno state una ventina di Birkin, diverse Kelly, una quindicina di Chanel e altrettante Vuitton, Gucci, Dior e tutta la compagnia cantante.
Ho pensato seriamente fosse troppo da gestire.
Mi son trovata a dire: cosa me ne farei?
Probabilmente una Kelly mi renderebbe molto felice , al settimo cielo.... ma se ne avessi 18, che cosa sarebbe per me?
Se poi devo essere sincera non era nemmeno una collezione di pezzi particolari, c'era la stessa borsa declinata in diversi colori.
Ha senso scegliere una Chanel beige e poi una bronzo chiaro?
No, per noi che dobbiamo magari risparmiare 5 anni, no... Per lei invece probabilmente non è un doppione, ma una semplice variazione di sfumatura.
Mi piacerebbe sapere cosa significa tutto questo per una persona che può permetterselo, mi piacerebbe sapere se ha ancora una scarica di adrenalina quando compra, se magari non ci dorme una notte per cercare di capire se ha fatto una cavolata, se riflette bene prima di agire, se fa una ricerca su un pezzo particolare oppure se è semplicemente una cosa fra le tante che si può permettere.
Non ne voglio fare una questione di denaro, ma di percezione del lusso.
E poi a questo punto il lusso ha a che fare con la moda o con lo stile?


5)  Avete per caso guardato MIX&MATCH con Lodovica Comello e Simone Marchetti?


Simone Marchetti mi piace perchè ha opinioni supportate da cultura della moda, perchè ha stile e non è semplicemente modaiolo.
Il programma è un NI.
Apprezzo il fatto che ogni tanto si parli di moda in TV (e non solo coi documentari), ma mi fa un po' cadere le braccia come queste ragazze si rapportino una all'altra.
Sono tutte espertone che vedono l'errore, che non si pongono il problema di dire che questa cosa o quella siano terribili e fanno delle espressioni navigate, come se sapessero tutto... a 18 anni o 21.
Posto che a 18 anni si può anche aver capito il proprio stile (anche se dubito), io avrei un po' più di timore reverenziale nel parlare di moda in quel modo.
E poi quando devono scegliere le icone, tirano fuori una certa De Lellis (che devo googlare) o Shakira e io rimango un po' inebetita.
Avendo a disposizione come partner e sponsor YOOX, che è il sito delle meraviglie, perchè non inserire anche delle pillole di moda vera?
Tipo informare a quale collezione appartiene il pezzo, chi lo ha pensato e cosa comunica.
Vorrei un po' meno pollaio e più moda.
I temi che devono svolgere le ragazze sono decisamente per GIOVANI (concerto trap... WHAT?? Primo incontro coi genitori di lui... fatemi pensare quante ere fa è successo...) aggiungo quindi che se l'età media fosse un filo più alta, magari sarebbe più interessante anche per noi non millenials.


Altri post che potrebbero interessarti

7 commenti

  1. Ciao, secondo me hai posto la domanda-chiave: può dare ancora soddisfazione "accantonare" l'ennesima borsa? E, se sì, che soddisfazione dà? Il discorso vale per vestiti e ogni altra cosa si desideri avere e, in qualche misura, collezionare. Questi armadi sembrano delle vetrine, delle teche. Li vedo su internet ma non mi suscitano interesse; insomma, non sono qualcosa che vorrei. Forse è l'età, l'inclinazione e il gusto personale, le possibilità economiche... ma non desidero avere, per esempio, dieci maglioni grigi, diversi solo per un dettaglio di sfumatura; me ne bastano due (tre cominciano a sembrare già troppi).
    Anche questa volta: brava! I tuoi post riescono a rendere interessanti anche cose che, sulla carta, mi lasciano indifferente. In questo caso, le borse di Vuitton.
    Dona

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando un'esperienza speciale diventa un' abitudine secondo me perde il 90% del suo fascino. Poi, ovviamente saranno felici dei loro acquisti, ma mancherà sempre qualcosa.

      Sui maglioni grigi invece faccio un mea culpa e ho ampio margine di miglioramento, perchè 2 o 3 non mi bastano davvero!

      Elimina
  2. purtroppo non sono molto informata sulle cinque cose che hai snocciolato ma hai fatto degli ottimi riassunti e sicuramente mi hai fatto venire voglia di guardare il documentario e il TV show...

    in quanto alle teche, se avessi le disponibilità delle signore qui sopra non penso che comprerei tanto per comprare ma mi focalizzerei su un item preciso, per esempio la Kelly, tanto per non andare troppo lontano, e mi piacerebbe collezionare qualche pezzo unico? ma il senso di comprarne una di ogni colore con la stessa facilità con cui io vado da primark e mi compro un paio di calzini carini no, non ha proprio senso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco brava che mi hai capito e ti meriti il post di oggi!!

      Elimina
  3. la questione dell'accumulo è molto interessante, però credo che tu stessa avendo un numero di borse di un certo livello abbastanza elevato rispetto a molte altre persone tutto sommato in proporzione possa già avere una (vaga) idea di ciò che significhi. Per carità, seguendo il tuo blog da un pò ormai ho visto quanto tu rifletta e rimugini sui tuoi acquisti più preziosi, ma comunque rispetto magari a una persona che non può andare oltre a una borsa anche firmata all'anno, ma in outlet e solo in super sconto paradossalmente la ''collezionista che ne ha già tante'' risulti essere tu in questo scenario.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, è proprio una questione di punti di vista e ho un bel dire che sono diversa, ma agli occhi di chi possiede molto meno e magari con più fatica non può che risultare quasi ipocrita.
      Per quello che può valere, il mio acquistare un bene prezioso conserva ancora tutta la magia. Non sono assuefatta e spesso mi ritrovo a ripensarci anche dopo, con il timore di aver fatto una cavolata. Come hai detto tu, ci penso bene, delle volte anche troppo, ma questo mi regala ancora la possibilità di non dare niente per scontato!
      Grazie per esserti espressa con questo garbo e avermi dato modo di pensarci su.

      Elimina
    2. figurati, anche perchè un po' di sana invidia non guasta mai! comunque secondo me èanche bello accumulare oggetti durante gli anni e magari associarli anche a eventi o ricorrenze particolari, anche se ammetto che ogni taanto è bello anche fare acquisti d'impulso, giusto cosi per coccolarsi!

      Elimina