Un brand è il suo direttore creativo?

novembre 14, 2018

 Ho letto un articolo interessante su Vogue che riguarda Clare Waight Keller, la direttrice creativa di Givenchy.
Vi cito le parole di Angelo Flaccavento:
"L'arrivo di un nuovo direttore creativo alla guida di una maison comporta, esteticamente, una ridefinizione alquanto sottile e delicata degli equilibri. 
Da un lato c'è la richiesta pressante del cambio di direzione che soddisfi la fame atavica di nuovo; dall'altro c'è il senso di sicurezza creato dalla continuità, perchè le rivoluzioni nella moda sono sovente più lente di quanto non facciano credere entusiasmi facili e strilli di copertina".

Posto che a me la Keller piace e mi piaceva pure Tisci (anche se non rappresenta il mio gusto), non ho potuto fare a meno di pensare a Celine anche perchè escono i primi look, leggo ancora pareri contrastanti e ho visto una nano belt in Rinascente con il nuovo logo...
Forse da Givenchy il cambiamento è stato vissuto in maniera diversa, siamo passati da un gusto molto sexy e aggressivo a qualcosa di più elegante e delicato, il contrasto in qualche modo ci tranquillizza invece che inquietarci. Da Celine ci ha spiazzato e deluso.

Mi sono documentata sul marchio e mi sono trovata molto ignorante.
Io non sapevo ad esempio che dal 1997 al 2004 il direttore creativo di Celine è stato Michael Kors.
Quello fu un anno importante: ben 3 americani alla guida di maison europee (Narciso Rodriguez -che -ammetto nuovamente la mia ignoranza- conosco solo per le fragranze da Loewe, Marc Jacobs da Vuitton  e Kors proprio da Celine) .

Questo è un look Kors-Celine 1998 con Carolyn Murphy come modella (super WASP).


E non c'era l'accento!!!!!!!!!!!
Ovviamente la foto riporta un look assolutamente attuale, non sembrano passati 20 anni e per quello che ho visto nelle ultime anni di sfilate newyorksi, veramente molto KORS.


Questo è un look dell'autunno del 2016 e questo uno della primavera 2014:


Quindi ho tirato la mia conclusione, forse Celine non è un marchio con un'identità propria, piuttosto si plasma intorno al carisma del suo direttore creativo. D'altra parte nasce nel 1945 per fare scarpe per bambini su misura, quindi non ha un heritage come Chanel o Prada.
Dopo Kors e prima di Phoebe ci sono stati altri due stilisti, Roberto Menichetti e Ivana Omazic.
Anche la Omazic (che veniva da Prada e Jil Sander) ha reso suo il pret a porter di Celine con degli stilemi personali.

celine - 2008

celine spring 2008

Però ora veniamo a noi.
Con ogni probabilità i 10 anni di Phoebe Philo sono stati gli anni della consacrazione e ovviamente del grandissimo successo, successo che ha portato Celine accanto a nomi potenti e importanti.
Prima di Phoebe io avevo notato solo una borsa Celine, disegnata da Ivana Omazic:


... ma senza infamia e senza lode...
Poi nasce tutto il mondo d Phoebe (che veniva da Chloè) e la amiamo al punto di identificare Celine con lei.
Per noi lei è Celine... ma siamo guidate dal cuore e non dalla mente.

Se Kors fa Kors e Phoebe fa Phoebe, perchè Hedi non può fare Hedi?
La risposta è semplice: può farlo.
Gli hanno chiesto di farlo per forzare un cambiamento e forzare la voglia di rivoluzione.
Poi se voglio fare la mocciosa: Hedi non può perchè Hedi è antipatico e spocchioso!! Perchè se il cambiamento deve soddisfare la voglia di nuovo,lui non sta facendo niente di nuovo e poi perchè ci ha tolto la certezza di avere almeno Celine con una moda destrutturata, comoda e raffinata al tempo stesso.
Ora non abbiamo più Celine e abbiamo ancora maniche a palloncino...


(Come faccia Dakota a camminare con quelle scarpe è un mistero).

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