8 novembre

novembre 08, 2024

Il post di settimana scorsa era quasi finito. Poi però ho avuto molte cose da fare e per venerdì (che era festa) non sono riuscita a completare.
Non so se vi siate mai chieste quanto tempo io ci metta a scrivere, probabilmente no oppure vi sembrerà meno di quello che è in realtà.
Magari vi racconto un po' il mio modus operandi, se non vi interessa, passate al punto 1.

Durante la settimana via via che mi viene un'idea la annoto o sul telefono o direttamente qui sopra nelle bozze, poi il giovedì solitamente inizio a scrivere e il più delle volte finisco il venerdì mattina presto.
Il post parte da un incipit in cui metto un'idea, una riflessione generale, uno spunto o un breve resoconto di qualche cosa che mi ha colpito e poi elenco le 5 cose della settimana.

Se non sono arrivata a raccoglierne 5 (e succede spesso perchè tutto mi sembra già detto e visto), mi spremo le meningi, faccio una ricerca lì per lì, leggo le riviste on line, chiedo ad un'amica, mi interrogo su cosa sarebbe interessante dirvi e come farlo e procedo.
Una volta cercate le informazioni, le scrivo nel miglior modo possibile (spero) e poi cerco le immagini: le modifico, le taglio, le sistemo. 
Solitamente non ne metto tantissime, ma almeno una a spunto, in modo da dare una pausa alla lettura e non presentare una roba lunga tutta nera. Consideratele oltre che belle (spero) immagini, un modo anche visivo di cambiare argomento.
Una volta arrivata in fondo, controllo l'ortografia, i verbi e l'impaginazione nell'anteprima.
Ultima cosa: metto i tag e aggiungo il "featured" per far apparire le immagini nell'anteprima.
Rileggo ancora una volta e poi pubblico o programmo la pubblicazione (se finisco il giovedì in serata).

Non è esattamente una cosa da 10 minuti, ma mi regala un lungo momento solo ed esclusivamente mio.

E ora si parte con quello che avevo scritto settimana scorsa sommato a quello di oggi.


1) Ma qualcunə di voi ha mai vinto un concorso on line? Intendo quelli in cui ti chiedono di taggare, fare un post o iscriverti a una newsletter.
Ci pensavo ieri mattina quando mi è arrivata una mail di Sezane che mi diceva testualmente: Continua a condividere i tuoi look Sézane preferiti su Instagram con l'hashtag #sezanelovers taggando l'account @sezane. Ogni giorno, potrai vincere un buono da 100€ per creare il guardaroba parigino dei tuoi sogni!

E mi sono detta: tanto non vincerò mai perchè non ho mai vinto. La frase non ha una vera e propria logica stringente, ma so che avete capito cosa intendo: se ho sempre perso, perchè questa volta dovrei vincere?
La risposta potrebbe essere : PERCHÈ NO? Ma in realtà sappiamo che i numeri sono dalla mia parte.

Forse ve l'ho già raccontato (nel caso fate finta di niente, come si fa con le vecchie zie che a Natale raccontando sempre lo stesso aneddoto), ma una ventina di anni fa, con l'occasione del rilancio della rivista "Grazia",  avevano messo in palio una SPY BAG DI FENDI.

poteva essere mia


E io, che ero giovane e meno cinica di oggi, ho ceduto a quel PERCHÈ NO?
Ho iscritto me, mia mamma, mia zia Cesira e ho usato tutti gli indirizzi mail che avevo a disposizione.
Ero straconvinta di avere delle possibilità.
Indovinate un po'? Non ho vinto.
Ma non so per quale strana ragione ci avevo creduto fortissimamente.
In fondo ci credo sempre un po', dovrei crederci di meno.
Quando sono stata all'evento in Rinascente di recente, ci hanno dato una cartolina con un numero e poco più tardi ci sarebbe stata un'estrazione. Mi sono guardata intorno, ho visto tante persone, ma mi sono detta: statisticamente abbiamo tutti la stessa probabilità perchè ognuno di noi ha solo una cartolina.
Indovinate un po'? Non ho vinto.

Secondo me non è tanto il premio a interessarmi, quanto la botta di fortuna, quella scarica di adrenalina che potrebbe darmi la sensazione di avere vinto qualcosa. 
I concorsi sono belli perchè non ti devi meritare niente, non devi combattere, siamo tutti uguali.
Le uniche volte che ho vinto qualcosa sono state i premi dell'Esselunga, quelli che fanno suonare il jingle alla cassa: un cestino di prodotti e poi un favoloso sottopentola con la S. 
Quindi temo che con quelle due volte io abbia bruciato tutte le chance che l'universo aveva in serbo per me.
Posso rendere il sottopentola e avere una chance di vincere qualcosa d'altro??  

(Ma poi con 100€ potrei farmi il guardaroba parigino dei sogni?)

2) Quest'estate ho letto il libro "LE BRACI" di Sandor Màrai.



"Dopo quarantun anni due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l’altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null’altro contava, per loro. Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare. Tutto converge verso un «duello senza spade» – e ben più crudele. Tra loro, nell’ombra, il fantasma di una donna". 

(Sinossi trovata sul sito Adelphi)

Tutta la prima parte del romanzo ci prepara all'incontro fra i due uomini e ci aspettiamo che durante quel dialogo vengano fuori tutte le cose lasciate in sospeso per una vita.
Invece non è un dialogo, è un lunghissimo soliloquio, durante il quale Henrik rivolge a Konrad due domande sulle quali si è arrovellato per tutta la vita... Ma anche se sono proprio domande con il punto interrogativo, sembra aver bisogno di risposte perchè in realtà sa già tutto, ma ha solo la necessità  di sfogarsi con il vecchio amico davanti e vedere come reagisce.

Il momento in  cui mi è calata un po' di tristezza è quando si salutano con la consapevolezza che non si vedranno mai più. Si sono aspettati più di 40 anni e dopo quel momento catartico il rapporto è finito davvero.
Sono anziani, ma di fatto non si percepisce perchè il tempo è fermo a quando erano insieme moltissimi anni prima, come se non fosse successo niente di rilevante dopo.
Io ve lo consiglio, soprattutto se avete amicizie sospese.

3) Il risultato del sondaggio vede stravincere la Box e magari ne parliamo la volta prossima.


Mi colpisce sempre come io mi senta di essere sul pezzo e invece no.
Io ho sempre pensato che ciò che vi ha portato qui siano state le borse e invece scopro che a molte di voi non frega assolutamente niente delle borse! E mi sopportate comunque!
Quindi vi ringrazio di essere state capaci di andare oltre le borsette e vedere altro.

4) Liste acquisti.
Cosa ne pensate?
Io sono piuttosto divisa. Fra le persone che seguo ben 3 le propongono.
Da un lato credo che sia un'idea piuttosto furba e redditizia per gli influencer che la stilano. 
Il costo è basso, rispondono in una botta sola a centinaia di domande, immagino sia organizzata per non far perdere tempo a chi la consulta e che le idee proposte siano coerenti con le tendenze del momento e con il gusto di chi la compila.
In pratica fanno il lavoro sporco di scandagliare tutti i siti (probabilmente affiliati) e trovare le cose più interessanti (secondo i loro criteri). 
Può servire nei cambi guardaroba importanti e nei rinnovamenti.

Ma dall'altro lato mi viene poi un dubbio: abbiamo davvero bisogno che qualcuno ci dica cosa dobbiamo comprare se non sa che cosa abbiamo già?
È sensato acquistare una lista acquisti, che nella sua essenza prevede che si acquistino più capi ogni stagione e quindi essere costantemente stimolati ad avere più cose?
Certo, ci diranno che loro ci forniscono solo uno spunto, che poi siamo noi a dover decidere cosa acquistare, ma siamo sicuri che sia proprio così?? 
Se io volessi un paio di stivali, avrebbe senso acquistare 50 pagine di link? 
No, ma già che ci sono magari dò un'occhiata ai maglioni e poi ai capispalla e poi e poi...
Non siamo forse bombardate da persone che possiedono tutto in quantità industriali?
Per loro non è normale avere 3 cappotti, ne hanno magari 20 e sulla base di ciò, vedono il senso di proporci molte idee.
Ma ricordiamoci che noi non siamo loro: non abbiamo la stessa vita, non abbiamo le stesse esigenze di cambiare tutto ogni 3 mesi e non abbiamo le stesse disponibilità economiche.
È il loro lavoro, non il nostro.

Io quando vedo i loro cassetti del make up o delle creme mi chiedo: è normale?
Per quanto mi riguarda, sono abbastanza vecchia da sapere che ciò che mi serve solitamente è: un prodotto per categoria (finché non finisce):

- un siero (per il mio tipo di pelle, come tutto il resto)
- una crema
- un contorno occhi
- una maschera e un trattamento non quotidiano (tipo scrub)
- un sapone per il viso
- uno struccante gel o olio

Potete avere anche più prodotti di me, (che sono francescana in questo senso), anche il doppio o il triplo, ma avere un cassetto di un metro strapieno non è normale se non è il tuo lavoro.
Ecco loro ci stanno invece in qualche modo convincendo che è normale.
Non lo fanno direttamente, ma ci espongono continuamente alla spesa e al desiderio.
E i profumi?? Quante mensole dei profumi ci fanno vedere, con profumi di nicchia che sono molto buoni, ma allo stesso tempo molto costosi?? 10 profumi e superi le 1000€. 
Si può non normalizzare questa cosa?
Se avessi 17/18 anni sarei del gatto, forse il cassetto strapieno lo vorrei anche io!

Ci fa stare bene questa cosa?

è pur sempre una lista



5) 



Come lo vediamo?
Da Louis Vuitton aveva fatto cose meravigliose e nuove, anche perchè Louis Vuitton non aveva un pret-a-porter e lui lo ha inventato.
Potrebbe fare qualcosa di interessante in una maison come Chanel che ha un'identità così radicata?
Io sarei anche curiosa di vederlo all'opera, ma in ogni caso spero che prima o poi nominino qualcuno degno del posto in questione.

                                                                                   

    

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1 commenti

  1. Ciao Vale, io amo le tue rubriche sulle borse, le trovo sempre molto interessanti e spesso me le rileggo anche. Le borse sono anche la mia passione e mi fa sempre piacere trovare qualcuno con cui condiverla anche se virtualmente! Io ho la Box di Céline ed è la mia borsa preferita, onestamente se si trovassero ad un prezzo decente, prenderei un altro colore (la mia è bordeaux).
    Per quanto riguarda le "liste" concordo pienamente con te.
    Mi piace leggere o vedere i preferiti di qualcuno sul web ma quando cerco una cosa per me, la parte che mi diverte di più è la ricerca. Quindi non fa per me una lista con i link a quello o quell'altro prodotto (anche non dubito che per qualcuno possa essere utile). Parlando invece di Chanel, sarei molto curiosa di vedere Marc Jacobs alla guida o comunque qualcuno che dia un po' di carattere ad una Maison che mi sembra abbia perso un po' del suo allure.
    Buon fine settimana

    Chiara

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