28 luglio
luglio 28, 2025 |
| illustrazione di Soledad Bravi |
Ho letto tutti i commenti e contengono tutti i motivi per cui dovrei continuare. Vi ringrazio tantissimo perché sono state tutte parole importanti e capire che in qualche modo vi ritagliavate qualche minuto per me è stato emozionante (per qualcuno è scontato, ma per me ancora no).
Mi è anche dispiaciuto leggere di qualcuno deluso nell'arrivare e non trovare niente.
Non voleva essere una mossa alla Nanni Moretti: Che dici, vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?
Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce... (Ecce Bombo).
In questo mese mi sono trovata spesso a pensare a cosa fare di questo posto, perché in fondo è un posto carino, accogliente e pacifico.
Io lo vedo come uno di quei caffè di quartiere, dove c'è la torta fatta in casa, ma magari pure la più astrusa novità in fatto di pasticceria, tipo la brioche cubica.
Magari è proprio il posto del cuore, quello che non lo dici a nessuno che vai lì perché non vuoi che diventi troppo popolare e frequentato da chi non capirebbe... ma lo sappiamo tutti che anche se diventasse di moda sarebbe solo per poco tempo, fino alla comparsa dell’ennesimo 'rifugio autentico' nelle gallerie dei soliti noti.
... uno di quei posti dove tutti sanno il nome di tutti e si capisce subito se è una brutta giornata per qualcuno.
Magari non lo sai, ma gli altri si accorgono che ci sei, che sei passato e quando ne hai bisogno ti dicono una cosa carina che ti fa capire che un senso c'è.
Io non lo so se posso tornare a scrivere come prima, ho la netta sensazione che indietro non si torni, ma in questo periodo mi sono trovata parecchie volte a dire: questa cosa la devo scrivere sul blog! e mi è dispiaciuto non farlo, mi è dispiaciuto non entrare nel mio posto e dire qualcosa a qualcuno che aveva voglia di leggere.
Io continuo a chiamarlo posto perché non è un progetto, un'idea imprenditoriale o un'iniziativa, è un piccolo "dove" in cui ritrovarsi. Voi non siete follower, ma lettrici (o lettori in minoranza) e talvolta collaborate agli spunti. Io so come vi chiamate (o almeno so chi sono le persone più presenti) e so che molte di voi c'erano in tanti momenti della mia vita. Ho ricevuto attenzioni e pensieri da chi non mi ha mai visto in faccia che talvolta manco le mie amiche storiche e questo mi fa capire che quella sensazione di solitudine e di inascoltato forse era solo un momento di frustrazione e stanchezza.
Di sicuro sono stanca di fare sempre la stessa cosa, quindi, se riesco, devo trovare una formula nuova, magari meno schematica (abbandoniamo le comode "5 cose" che in qualche modo segnavano dei confini) e che rappresenti la signora che sono oggi e non la persona che ha iniziato nel 2007.
Facciamo che quest' estate penso un po' e faccio degli esperimenti, magari scrivo qualcosa che mi viene in mente, così a mo di diario e in autunno facciamo insieme il punto della situazione e prendo una decisione.
Vi avviso su Instagram se pubblico e quando pubblico, così non venite qui per niente. In realtà non è mai per niente, perchè ci sono 1000 post da leggere e con questo 1001, quindi qualcosa da fare lo trovate, ma se volete cose nuove, vi chiamo io.
9 commenti
Quando vuoi siamo qui! Ciao Vale! Bello rileggerti ✨
RispondiEliminaHai ragione, è proprio come il caffe' di quartiere... se non ti leggo per qualche settimana mi preoccupo e mi chiedo se è tutto ok... A presto! 🤗
RispondiEliminaHai detto bene, questo è un "dove". Grazie Vale!!!!
RispondiEliminaevviva evviva, sei tornata!!
RispondiEliminaale
Che bello! A me piace sempre leggerti!
RispondiEliminaCiao cara vale .michi
RispondiEliminaGrazie e continua a scrivere per noi e per te... sei bravissima, a presto
RispondiEliminaTi aspettiamo, quando vuoi!
RispondiEliminaDi fronte ad un panorama in cui si sente l'esigenza di catalogare tutto, è bella l'espressione questo è un "dove"! E complimenti per il 1001 post! Elisa
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