11 dicembre
dicembre 11, 2025Allora oggi vi darò un ulteriore prova di come io sia una brutta persona con la quale non è facile avere a che fare.
Ho capito che tutti quelli che mi frequentano mi odiano in questo periodo:- mi chiedono cosa io desideri per Natale e non so mai rispondere
- se agiscono di testa loro non sono comunque contenta perché sono difficile; anche se dico che mi basta il pensiero, poi in realtà sono molto critica
- anche se scelgo qualcosa, ho la sensazione che nel mondo ci sia qualcosa di meglio che mi sfugge (storia della mia vita) e quindi alla fine sƬ sono contenta, ma non al 100% (forse arrivo al 95%).
- siccome io mi impegno, allora pretendo che lo facciano anche gli altri... ma io ho la fortuna di non avere a che fare con me...
Vi capita mai di ricevere un regalo e di pensare: beh ma scusa a chi stavi pensando quando l'hai comprato? Non a me di sicuro, perchĆØ io sta roba non la comprerei nemmeno fosse l'ultimo oggetto disponibile sulla Terra!
Ecco, delle volte io metto nei regali tutta sta energia che magari potrei usare meglio, perché in fondo è solo un regalo, non è una questione di vita o di morte!
Mi comporto come se fosse l'ultima occasione di avere qualcosa che mi piace (o un gesto di affetto)... quando in realtĆ la prossima occasione ĆØ letteralmente domani, quando decido di comprarmela o quando ci sentiamo al telefono e mi racconti una cosa carina.
Ma non solo: è come se in quel regalo io volessi vedere impegno, cura, affetto, dimostrazione di stima, quando il più delle volte è solo un cavolo di click su Amazon.
Perchè faccio così??
Perchè ci tengo così tanto?
PerchĆØ trasferisco nei regali dei significati che non hanno??
PerchĆØ faccio diventare il regalo un linguaggio d'affetto, quando davvero potrebbe essere solo una COSA?
Terapeuti all'ascolto, sono tutta orecchie! PerchĆØ lo so che se non si parla lo stesso linguaggio diventa difficile capirsi e la colpa non ĆØ di nessuno.
Quante sono le persone che magari entrano in un negozio e comprano 10 cose identiche da regalare a 10 persone diverse perchĆØ TANTO Ć UN PENSIERINO??
Ma non fanno mica male, se uno ha dieci colleghi di ufficio, ĆØ anche giusto cercare qualcosa di neutro che possa far contenti tutti senza troppa fatica.
Io lo so che è normale, ma so anche che se ricevessi uno di quei regali, direi GRAZIE, ma dentro di me penserei: però dai, ci vediamo tutti i giorni, non ti veniva niente di meglio di questa scatolina di cioccolatini uguale a quelle di Pinco Palla con cui non bevi manco il caffè?
Direi che le problematiche quindi sono che non so cosa voglio, ma pretendo che gli altri lo sappiano, mi stupiscano e mi rendano felice al 95%.
Bella persona Valentina, complimenti. Meno male che lo sai!
Tanti anni fa ho frequentato uno per un periodo che allora mi sembrava lungo, ma che col senno di poi ĆØ stato brevissimo. Mi ha regalato una sola cosa: un libro che aveva in casa e che trovava complesso da capire e che a sua volta gli era stato regalato dalla figlia dell'autore.
Me lo ha dato dicendo: magari tu ci capisci qualcosa!
Ma ti pare che tu -che in teoria mi vuoi fare felice- mi regali una roba del genere? E in questo modo? Eddai!
Ma forse mi piacciono ancora meno quelli che se la raccontano e che ti dicono che ci hanno pensato tantissimo, che hanno cercato per mari e per monti perchĆØ il loro scopo nella vita ĆØ farti felice... e poi magari ti danno una roba anonima e raccattata nel primo bazar dietro casa.
Non ĆØ che se me lo infiocchetti meglio diventa un regalo migliore...
Insomma per me questo è diventato un periodo dolce amaro, nel quale mi trovo a sparare giudizi (che non esprimo ad alta voce - non sono ancora arrivata a questo livello di cattiveria-) e a mugugnare perchè mi farebbero piacere delle sorprese che però so che non saranno mai all'altezza della situazione.
Posso imparare a non considerare i regali come dei test ai quali devo mettere un voto?
(Amiche e amici della real life, cercate di capirmi, non siete voi il problema, sono veramente consapevole di essere io, vogliatemi bene lo stesso).


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