look of the week

novembre 17, 2016

Dovremmo davvero fare un discorso sul fatto che essere alla moda o aggiornate sulle tendenze sia un plus nella vita di tutti i giorni.
Abbinamenti audaci, mix and match, marchi prestigiosi con estro pazzesco sono spendibili nel quotidiano?
Non è che certi abbinamenti alla moda vanno bene solo nella moda, nelle città e nei quartieri alla moda e nei contesti in cui la moda è riconosciuta come un valore e non solo un vezzo?

Mi è venuta questa idea vedendo le solite foto delle editor e delle stylist.
Stupende, capaci e sperimentatrici.
Ma calate nella quotidianità di un ufficio vendite della periferia sud di Milano o nella provincia emiliana andrebbero ugualmente bene?

Prendiamo Georgia Tal che mi frulla in mente da quando ho visto quella Dotcom bag di Fendi gialla e Viola abbinata alle scarpe sharpei di De Vincenzo.


Secondo voi per quale contesto è adatta?
E' un abbinamento trasversale o se andassi al colloquio con le maestre della Viola conciata così mi guarderebbero allibita?
La signorina qui sopra si veste così perchè lavora nella moda, perchè frequenta solo quell'ambiente o va così a mangiare dai nonni, alla posta o all'Esselunga?
Insomma la moda è la divisa per chi lavora nella moda, come il camice lo è per il medico?



Aggiungo.
Avevamo fatto un discorso simile tempo fa: ma avere uno stile particolare e dire io sono così (e non MI VESTO COSI') può essere compreso in tutti gli ambienti?
Io vorrei tantissimo dire di sì, vorrei che tutto fosse scollegato, ma temo che il giudizio altrui possa essere un fattore difficile da ignorare.





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3 commenti

  1. Purtroppo lei puo' e sebbene io sia una grande sostenitrice del detto "l'abito non fa il monaco" nella maggior parte delle situazioni l'abito fa il monaco.
    il cliente vuole rassicurazione, il senior management vuole rassicurazione e anche le maestre di Viola vogliono essere sicure che non la stiano lasciando nelle mani di una pazza.
    Per qualche motivo i sandali con le rouches non gridano fiducia.

    Probabilmente un abbinamento cosi lo troverei eccessivo anche io, soprattutto perche' penso mi focalizzerei solo su cio' che indossa e non su cio' che dice. Dall'altra pero', presentarmi in tailleur nero NON e' garanzia che io sia in grado di fare un lavoro migliore.

    L

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  2. sai che a me lei non piace? la trovo esagerata anche in un contesto "modaiolo" (e qui confesso pubblicamente che per lo stesso motivo non amo neanche leandra, che addirittura spesso mi infastidisce; idem potrei dirti per la ferragni, che quanto meno ha dalla sua una bellezza notevole); per dirti, viviana volpicella mi piace molto di più, ha pezzi strepitosi ed un fantastico senso dell'abbinamento che la fa osare ma non sembra mai fuori luogo (almeno a me). ormai su instagram mi scopro ad interessarmi di più a ragazze (o donne) che non siano fashion icons, ma che mi danno molte più ispirazioni nella vita quotidiana. continuo ad adorare la wit ed elena, che comunque (pur essendo due generi completamente diversi fra loro) mi fanno sognare ma nei limiti della "normalità" (e lo dico nel senso assolutamente positivo del termine), anzi, elena è fonte di buona parte dei miei acquisti, ma adesso ho iniziato a seguire altre persone che veramente potrebbero essere me, e questa cosa mi piace e mi rassicura. sarà l'età?
    dopo ti whatsappo il nome di una ragazza che ho iniziato a seguire e che secondo me ti potrebbe piacere!
    ale

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  3. @Ale, per favore condividi qui il nome della ragazza, se il profilo è pubblico :-) i nuovi spunti sono sempre graditi.
    A me gli insiemi sopra non piacciono, li trovo esagerati e poco raffinati. Preferisco meno accozzaglia di stili e forme, preferisco vedere, anche in contesti modaioli, abilità nel proporre abbinamenti cromatici armoniosi, accostamenti di tessuti anche diversi, ma non improbabili.

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