dilemmi etici

luglio 18, 2017

Voi sapete che questo blog mi serve innanzitutto per chiacchierare, per parlare di ciò che mi interessa e per condividere.
Non ho mai avuto mire, anche perchè non ho i numeri... e probabilmente nemmeno la capacità.
Ho fatto collaborazioni di buzz marketing perchè erano divertenti e anche ben remunerate (e mi sembravano incidere poco sull'economia del blog) e poi niente altro.
Qualche giorno fa sono stata contattata da un sito di abbigliamento che mi ha chiesto una piccola collaborazione.
Avendo a che fare con un'interlocutrice palesemente cinese mi sono chiesta cosa le sia piaciuto del mio blog per poter arrivare a farmi la proposta, però sono andata avanti e abbiamo fatto due chiacchiere.
L'idea è carina e mi lascia piuttosto libera di dire come la penso.
Ora io mi sono messa a pensare a cosa mi secca quando leggo un post di collaborazioni e quello che vi chiedo è proprio questo:  COSA VI DA FASTIDIO?
Intanto vi metto la mia lista, poi sentite libere di dire la vostra, così mi aiutate a capire come fare.

1) CHE NON SIA CHIARO CHE SI TRATTA DI UNA COLLABORAZIONE.
2) CHE NON SIA CHIARO CHE CI SI GUADAGNA QUALCOSA  E COSA
3) CHE LE OPINIONI NON SIANO  SPONTANEE E VERE
4) CHE NON CI SIA COERENZA FRA LA COLLABORAZIONE E CHI LA TIENE
(se mi mandassero crocchette per cani e non ho un cane, sarei una poraccia, no?).
5) CHE SIANO COSI' FREQUENTI DA CAMBIARE IL SENSO DEL BLOG.
6) CHE DOPO 5 MINUTI CHE LE BLOGGER RICEVONO UN PRODOTTO, LO PROMUOVONO COME UNA COSA FAVOLOSA E SE LO RIVENDONO .

Questa è la mia idea. Io vi dirò tutto, cercherò di essere molto onesta sulle cose che riceverò, anche perchè mi chiedono una REVIEW non un pedissequo WOW e spero di non urtare la sensibilità di nessuno.

Sono sincera: sono curiosa di provare perchè è una cosa nuova e magari sarà anche l'ultima!

SPARATE!


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10 commenti

  1. Ciao Vale, non per fare una sviolinata ma non credo che l'assenza di collaborazioni, fino ad ora, sia stata causata da una mancanza di capacità. Credo che le aziende guardino i numeri e non sempre i numeri sono proporzionati a contenuti di qualità. Ho scritto un post sul tema delle collaborazioni che tengo in bozza perchè il blog si è arenato, ma ho ben chiaro cosa mi da fastidio! quoto tutti i tuoi punti e aggiungo che mi da molto fastidio quando nella stessa giornata a differenza di poche ore una dall'altra vedo (su IG principalmente) tutte le blogger più in vista fare un post sullo stesso prodotto, prodotto che ovviamente viene osannato da tutti e sembra che sia il top del top del momento. Credo che le aziende anziché spedire in massa le cartelle stampa con i prodotti da promuovere a chi ha più di un tot di followers dovrebbero scremare in base alla tipologia di prodotto, cercando di creare un reale senso di curiosità verso il prodotto da promuovere. Personalmente non compro un prodotto sponsorizzato da troppe persone e (tante volte) sponsorizzato senza cognizione e senza cuore.
    Scusa la lungaggine, Antonella 

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    1. sono d'accordo con te e spesso anche a me fa passare la voglia vedere la stessa rpba egalata a destra e a manca e tutte che ne parlano nello stesso modo... C'è poca personalizzazione... oppure le persone a cui si rivolgono sono davvero tutte uguali... e dovrebbero rifletterci!

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  2. Trascrivo qui il commento che Corie ha lasciato su Facebook così abbiamo un punto di vista in più:
    Ti dico come la penso io, per quel poco che puo' contare:

    - Le collaborazioni dovrebbero essere solo una piccola parte del blog. Io mi sono posta il limite di un post ogni 15 o 3 mesi, ma capisco per chi si occupa di moda il discorso e' ben diverso.
    - Che il post sia sponsorizzato o meno mi interessa poco nel momento in cui c'e' una linea di fondo e una coerenza nello stile e nella persona. Se hai sempre indossato articoli di H&M e promuovi una linea di marca cinese, ci puo' anche stare. In generale: se seguendoti e' una cosa che vedo nelle tue corde, non mi da fastidio che te l'abbiamo regalata. Dall'altro lato vedo bloggers promuovere qualsiasi cosa passi il convento pur di averla gratis.. e mi dico: ma davvero?
    - Odio vedere i prodotti regalati venduti o - peggio ancora, anche se e' un controsenso - dati nei giveaway. Io se una cosa non la voglio non me la faccio regalare per il semplice gusto di averla avuta gratis. Mi e' capitato una sola volta, piu di 3 anni fa ed ho avuto il buon gusto di regalarla a mia sorella e chiederle di non fotografarsela addosso. E la sua risposta, logicamente, e' stata: quando l'ho vista sul tuo blog sapevo sarebbe arrivata a me.
    - In ultimo la cosa che odio di piu e' l'incessante rincorrersi di amazing, fantastic, georgeous nei blog di quelle che ormai fanno solo che marchette. Io capisco che a nessuna di noi piaccia lavorare, anche a me ora piacerebbe essere in una Spa sponsorizzata da qualche brand di bellezza o a Montecarlo ad una festa di qualche brand di orologi (ogni riferimento alla realta e' puramente casuale) ma possibile che tu ormai non abbia un minimo di criticismo? Anche quando ti infilano addosso un sacco di patate?
    L'omologazione imperante, incluse labbra a canotto e parti intime sparate in ogni dove, sta rendendo il mondo del blog una noia. Una volta vedevi una foto venire fuori dai news feed e sapevi che fosse tizia, caia o sempronia. Adesso io faccio fatica a riconoscere una foto della Ferragni da una della Ferraro da una di qualche blogger delle mie parti della quale non faccio il nome.
    Detto questo, sono sicura che tu dal tuo canto saprai fare la scelta giusta con la grazia nella parole che ti contraddistingue. Lasciami dire che preferisco mille volte un blog "che non abbia i numeri", come dici te, ad uno che li abbia per essere uguale a mille altri

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  3. Anche io detesto quei profili (blog, instagram, facebook) diventati una marchetta unica. La foto dei bambini per mettere il tag al vestito ricevuto in omaggio, la foto della cena per il tag al tonno, la tizia che si fa la doccia per mostrare il bagnoschiuma... personalmente ho smesso di seguire tutte queste persone. Alcune, secondo me, riescono a mantenere un certo equilibrio e allora ci sta. Spero che il tuo stile di scrittura fresco e non banale e la tua spiccata originalità restino sempre tali, poi certo, se potessi ottenere dei vantaggi economici sarebbe per te il massimo. Saprai scegliere bene, altrimenti te lo faremo notare >:-( eheheh ciao!

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    1. Ecco brava! Fatemi notare CON EDUCAZIONE, se vi sembra che io abbia scritto o agito male.
      Non trarrò vantaggi economici (mannaggia!), è un'esperienza e vediamo come va... se poi vedo che mi sento a disagio mollo il colpo!

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  4. Mi infastidiscono tutti i punti elencati, tranne il primo e il secondo (l'1, perché anche se non specificato, capisco subito dal tono dei post quando si tratta di marchette o acquisti personali; il 2, perché mi interessa relativamente poco sapere cosa e quanto si guadagni).
    Ed evito, o leggo con occhio molto cinico, i post-marchetta, pur se scritti da blogger che stimo, e non sono ancora del tutto assuefatte al sistema. Non c'è niente da fare, quando si tratta di collaborazioni, ci trovo sempre un che di artefatto, e penso che la recensione non sarà mai libera e sincera al 100%. Per me è un no :)
    (Poi, nello specifico, visti i contenuti del blog, quello che compri e come ti poni, un mix tra signorina snob e sciura milanese, non ti ci vedo proprio associata a un sito di cineserie :D )

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    1. proverò ad essere sincera al 100% o se non al 100% al 98%.
      Non ti voglio convincere perchè è ovvio che ci sono delle regole che il brand ti impone e che quindi BELLO SCHIFO non lo puoi dire, ma indubbiamente c'è un margine di opinione che si può modulare nel giusto modo.
      Diciamo che quello che scrivi tra parentesi è uno strano complimento... voleva esserlo? Nel senso che non mi si accosta alle cineserie? Oppure voleva essere un appunto visto che sono una signorina snob sciura? :D

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    2. Ahahah, no, non era una critica :p
      il senso era, appunto, che non ti troverei molto credibile nel tessere le lodi di un vestitino 100% poliestere, o un paio di scarpe in fintapelle, incollate alla meno peggio e con la suola di cartone (delle borse non parliamone :D)
      Leggendoti da anni, si vede che il livello di quello che compri e ti piace è più alto, economicamente e qualitativamente... diciamo che avrei trovato più 'vera' e nelle tue corde una collaborazione, che so, con un JCrew, Nap, Current Elliott..esempi a caso :)

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    3. Oh come mi piacerebbero quei marchi! Non avrei nessun dilemma etico! La mia sfida è più difficile! Troverò qualcosa di degno e carino anche nel poliestere!

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  5. Non commento quasi mai ma questa volta lo faccio perché mi sembra un argomento molto interessante.
    Io credo che il punto stia nel non "vendere l'anima al diavolo" :).
    Ci sono blog che non leggo più perché era tutto chiaramente uno spot, l'esperienza personale dell'interessata era solo una scusa per introdurre il brand sponsorizzato nel post a cui seguivano mille foto e le caratteristiche tecniche prese da cartella stampa.
    Ci sono blog che seguo abitualmente in cui talvolta compaiono post sponsorizzati che leggo con piacere: in quel caso chi scrive parla della sua reale esperienza con il prodotto all'interno di un post che mantiene lo stile che il blogger ha sempre tenuto e ho sempre apprezzato.
    In tal caso il fatto che il contenuto sia sponsorizzato non mi crea alcun problema, anzi... sono contenta per chi scrive che magari ci guadagna qualcosina :)

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