Corsivo

aprile 29, 2022



Sono più di due mesi che ascoltiamo notizie tragiche ogni giorno e quello che temevo si sta avverando, siamo un po' assuefatti. I telegiornali non iniziano più parlando della guerra, ma ritorniamo alle nostre beghe interne: politica divisa, gente che spara al vicino perchè il cane abbaia troppo forte, ragazzi che spariscono, femminicidi... e poi anche la guerra. Mi dispiace così tanto che ci si abitui a tutto, lo so che è fisiologico, ma è anche tanto avvilente.

Oggi è anche una bellissima giornata di primavera e se non avessi la stanchezza del mondo sulle spalle me la godrei con più serenità.
Sono andata a camminare come al solito, ma non vedevo l'ora di finire il percorso perchè proprio non funziono. Avete presente quando vi trascinate da un posto all'altro, quando fra una cosa e l'altra che dovete fare rimanete ferme a recuperare energie per un tempo esagerato? Ecco, io oggi sto così, sono lenta e rallentata, esausta, ma senza aver fatto ancora niente di impegnativo.


1) Ho riflettuto sui blog quando in questi giorni ho sentito più di una influencer dire che non ci si guadagna niente e che sono inutili, ma li tengono per affezione. 
Ho pensato: ma tutto quello che faccio deve PORTARMI A GUADAGNARCI SOPRA? Il mio tempo deve essere per forza considerato dal mondo intero così prezioso da essere sempre retribuito? Non si può più fare una cosa solo perchè ci va?
Non lo so, ma sento che ormai il meccanismo che si è innescato è corrotto da questa mentalità: leggono i libri per poter avere idee da trasmettere, guardano serie prima degli altri per poter spostare l'opinione, fanno vacanze per poter parlare delle strutture e poi ricevere altre vacanze in omaggio.
Probabilmente mi sono ancora oscure alcune dinamiche di INFLUENZA, ma trovo che sia davvero impegnativo dover monetizzare ogni cavolo di esperienza e aggiungo che spesso la fatica sta anche nel far diventare un'esperienza ciò che non lo è, perchè è terribilmente complicato trasformare il nulla in qualcosa di imperdibile.
Ricordo sempre il racconto di un'amica su una influencer (che conoscevo bene anche io) che si proclamava paladina dell'educazione e che quando le è stato chiesto in privato in quale albergo stesse alloggiando perchè sembrava molto carino, ha risposto: non mi pagano per dirlo.
Quindi ha senso avere un'opinione o fare un'esperienza solo se è vendibile?
Mi sembra una strana deriva. Se si tratta di lavoro, è lavoro e quindi va retribuito adeguatamente, ma far diventare ogni aspetto della vita un lavoro, non mi sembra sano.
Siamo chiamati ogni giorno a offrire una rappresentazione di noi stessi, andiamo in scena non separando  più il virtuale dal reale, ma questo mischione di realtà quali rischi comporta? 
Credo che quelle brave davvero, sappiano dosare i due aspetti e sappiano ancora fare una cosa solo perchè gli va.

2) Se avete curiosità sulla lingua e sul linguaggio, se vi piace andare un po' a fondo delle questioni linguistiche, vi consiglio vivamente il podcast MALALINGUA di Ilenia Zodiaco.
Ne avevo letto su D di Repubblica e mi sono incuriosita. L'ascolto è molto gradevole e coinvolgente, gli argomenti sono per me molto interessanti perchè l'evoluzione della lingua è una materia che adoro e sulla quale vorrei leggere e scrivere sempre.
Non aspettatevi una roba noiosa da linguisti cattedratici, tutt'altro, scoprirete che tante cose sono quello che sono per ragioni meno frivole di quello che si crede e soprattutto sono segnale di vitalità e non di rovina.

qui


3) Sempre a proposito di lingua (oggi va così), ho sentito dire che i giovani parlano corsivo.
Wow, mi sono detta, che roba pazzesca, come ci riescono?
Poi ammetto di aver ridimensionato l'entusiasmo.
Ho inserito "parlare corsivo" su Google e le prime 5 voci dicono: LA NUOVA MODA DEGLI ADOLESCENTI. Quindi ho dedotto che non sia cosa per me.
In pratica il fenomeno nasce su TikTok per prendere in giro la parlata milanese. Niente di così nuovo allora.
Pare che tutto sia nato dalla parola AMIO, che è un po' amo, ama, ami, ma non ho scoperto chi abbia stabilito che quello sia corsivo parlato.
Se avete a che fare con adolescenti o giovani vi sarete accorti che scrivono molto poco a mano e che soprattutto non scrivono più in corsivo, però lo parlano... che meravigliose creature!

Ma io scrivo in corsivo? Analizzando la mia grafia, direi che è un miscuglio, uso lettere da tutti gli stili: le maiuscole le faccio con lo stampatello (ma quanto è invece più figa ed elegante una H in corsivo?), mi scappano lettere in stampatello minuscolo (delle volte nella stessa parola faccio una a in minuscolo e un'altra in corsivo) e poi lego tutto con la velocità del corsivo.
Direi che quello è il mio corsivo. Direi che quella sono io.

una pagina di una mio quadernino, su cui appunto cose che mi interessano, che sento, che vorrei approfondire (ma anche ricette, pasticci e foto di moda).


Non pensate che la calligrafia sia davvero un elemento importante della personalità? Secondo me dal modo in cui una persona scrive vengono fuori tantissime cose su di lei!
Valentina, dai, dici sul serio? Esistono grafologi da più o meno sempre e proprio i grafologi possono essere un utile supporto anche in indagini della polizia e tu arrivi oggi, 29 aprile, a fare questa scoperta pazzesca?
Sì, ok, questo lo sanno tutti, ma più nel quotidiano, non sentite uno strano senso di intimità quando vedete la calligrafia di qualcuno? Lo scrivere a mano è un atto che richiede tempo e cura e la scrittura riflette tantissimo gli stati d'animo. Senza aver ammazzato nessuno, io mi emoziono sempre un po' quando vedo le calligrafie.
Non sono bellissime le ricette scritte a mano dalle nonne? Le firme sulle giustifiche dei nostri genitori che abbiamo cercato di imitare un trilione di volte? Le vecchie lettere del liceo scritte da un'amica fitte fitte su un foglio a quadretti? Una cartolina ripescata in un cassetto?
Mio padre aveva una scrittura orribile, stizzosa, irregolare, incomprensibile il più delle volte, ma a sua discolpa c'è da dire che era una mancino mancato. Avevano stabilito che non potesse scrivere con la sinistra e con la destra lui produceva dei segni orribili. Io quando vedo appunti scritti da lui, sento proprio quella difficoltà e quello sforzo, ma anche il menefreghismo di chi ad un certo punto ha detto: sai che c'è? Io scrivo male, fatti vostri che dovete leggere!
Settimana scorsa ho tirato fuori il mio vecchissimo libro di antologia latina perchè dovevo controllare delle cose con il mio studente del pomeriggio, su una pagina ho trovato scritto "BRAVA!" e  mi è venuto da sorridere perchè ho riconosciuto subito la calligrafia di chi aveva scritto quella parola - le lettere un po' ciccione, il tratto sicuro e il punto esclamativo molto esclamativo - e ho pensato anche che probabilmente non era un BRAVA propriamente detto, ma c'era sotto qualche giochino che ora non ricordo, ma mi sono ricordata subito di lui. 
Una parola scritta che si è traformata in un viaggio.

4) Veniamo un po' alla moda?
Alexander Wang è tornato.
Ne sentivamo la mancanza? Io personalmente no. Mai stata fan. Mai avuto una delle sue pesantissime borse borchiate e mai amato nemmeno il suo contributo da Balenciaga , durato in realtà 5 minuti.
Lo stilista è stato definito MASSIVE SEXUAL PREDATOR e lui dopo troppo tempo si è scusato dicendo che era dispiaciuto per aver causato dolore e di aver imparato dai suoi errori.
Dico "troppo tempo" perchè in realtà prima di scusarsi ha detto: "Assistere al perpetuarsi di tante menzogne indicate come verità sul mio conto mi fa infuriare. Non sono mai stato coinvolto negli atroci comportamenti descritti, né tanto meno potrei mai comportarmi nelle modalità descritte. Ho intenzione di andare fino in fondo e riterrò responsabile chiunque sia responsabile dell'origine di queste affermazioni e della loro diffusione online".
Quindi ti sei scusato e hai imparato, oppure non sei mai stato quel genere di persona?
Rihanna e Kim Kardashian lo stanno sostenendo e mi chiedo davvero quale sia la strategia che ci sta sotto.


Francamente non sento il bisogno di questo genere di moda, mi sembra così vecchia. Sono influenzata dalla condotta dello stilista? Sicuramente sì! È una cosa giusta? Non lo so.
Possibile che sia stato perdonato così in fretta, quando altri nomi super noti (ad esempio Bruce Weber e Mario Testino) sono stati proprio cancellati?

5) Il 19 maggio esce la collezione di Marni per Uniqlo. Mi sembra che le proposte più interessanti siano quelle da "uomo", ma ho la sensazione che non ci sia una divisione netta, quindi perchè non annullare la divisione e prendere quello ci piace?
Non ho in mente nessuna spesa specifica (anche perchè devo ancora fare il cambio di stagione e quindi non mi voglio riempire di pezzi nuovi prima di sapere che cosa mi manca e quanto ho speso male gli anni scorsi - con conseguenti lacrime di coccodrillo), ma questi pantaloni non mi dispiacciono:

49.90€


Volevo parlare anche di Abercrombie, ma mi sono già dilungata abbastanza, lo farò settimana prossima.
Grazie come sempre di essere arrivate fin qui.




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1 commenti

  1. Io amo il tuo blog…e devo dire che è l’unico che leggo con piacere perché offre sempre spunti di riflessione sulla moda, sul mondo e sulla moda che si apre una finestra sul mondo. È la tua riflessione sulla monetizzazione mi fa apprezzare ancora di più questa pagina di intrattenimento che dedichi a te a noi. Grazie

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