il 98% di tutto

aprile 22, 2022

Settimana scorsa sono stata malata. Una bastonata in testa avrebbe fatto meno male. Febbre altissima, male alle ossa , malessere generale e ovviamente il raffreddore.

Praticamente la cara vecchia influenza, quella di una volta. Pensavo mi mancasse essere malata di una cosa normale, ma col senno di poi ne avrei fatto a meno.

Dal mio letto di malattia mi sono depressa ascoltando notizie di guerra, ogni giorno sempre più desolanti e mi sono anestetizzata a colpi di serie leggere.

1) Ho visto "Love Life" che mi è piaciuta abbastanza anche se non amo per niente l'attrice Anna Kendrick, ho visto "Le fate ignoranti", le ultime puntate di "Grey's anatomy" (mio guilty pleasure da sempre) e la prima puntata della nuova serie delle Kardashian.

Anni fa avevo seguito la loro serie, poi mi ero annoiata perchè fondamentalmente c'è un limite al nulla cosmico, ma non ho saputo resistere a questa nuova ondata di sociologia contemporanea.

Direi che ho fatto bene. Non deludono mai, perchè non promettono niente, ma regalano punti di vista che noi non avremmo mai e poi mai.

Esempio: Kim è disperata perchè suo figlio vede in un videogioco un pop up che promette nuove indiscrezioni sul suo sex tape di 20 anni prima e mentre piagnucola con Khloè ha un'illuminazione: anche la prima puntata della vecchia serie iniziava con questo scandalo, quindi è di buon auspicio! 

Capite? Lei sa guardare qualche centimetro più in là: mentre frigna anche al telefono con Kayne che le dice che lei è forte e potente, alcuni suoi neuroni producono un pensiero riferito alla serie che stanno per produrre. 

I nostri neuroni sarebbero fuori dalle grazie, non avrebbero tempo di monetizzare, ma noi non siamo lei.

Ma la cosa che mi ha colpito di più e mi ha fatto capire che lei è Kim Kardashian per un motivo è che ha dichiarato di essere vegana con nel piatto del pollo fritto.

Ha detto di essere VEGANA... IL PIU' DELLE VOLTE. 98% vegana!

E lì ho capito! Tutti dovremmo essere il 98% di qualcosa, perchè significa essere coerenti quasi sempre, ma lasciandosi un 2% per impazzire, per seguire un pensiero controverso, per fare schifo, per non struggerci dietro ad un'ideologia difficile.

Il 2% è leggerezza, follia, contraddizione, è lasciarsi la possibilità di cambiare idea senza essere linciati in pubblica piazza. 

Lasciamo che il 2% di Kim Kardashian entri dentro di noi, ne abbiamo bisogno!

2) Sabato scorso a Firenze c'erano 27 gradi. Ai quali non ero pronta. Avevo anche pensato di fare il cambio di stagione, ma poi mi sono fermata e mi sono detta che non è ancora il mio momento.

Ma fra qualche giorno mi ci metto... scoprirò come al solito di aver comprato 3 o 4 pantaloni uguali, di avere 17 magliette in sangallo bianche e come al solito mi riconoscerò in meno della metà delle cose che ho. 

Che mestizia!

Io vorrei godermi per almeno un mese i look primaverili, fatti di trench, pantaloni lunghi, ma leggeri, camicie, cardigan:




Mi merito una tregua, fra il freddo e il caldone che mi fa sentire bruttissima.

3) Borse estive. 

Bel capitolo. Mi sono innamorata della solita borsa di Prada di raffia in color ceruleo, ma 1400€ mi sembrano una pazzia bella e buona.




Poi sono stata da Loewe in Rinascente e la commessa mi ha spiegato che la loro borsina è fatta tutta a mano e che ha una bellissima tracolla, tutto per 890€.

Poi sfogliando Elle, ecco che mi colpisce di nuovo una bella borsa a righe rosse. Celine. Sempre 890€ (ma si mettono d'accordo per decidere che sono 890 e non 880 o 870?).


Insomma non se ne viene fuori. Io non comprerò nulla di tutto ciò perchè sono borse troppo stagionali e non meritano tutti quei soldi.

4) Spulciando tra le borse estive di Prada, mi sono imbattuta in questa:


Non c'è un evidente richiamo a Dior e alla sua Booktote? Ogni tanto Prada fa qualche scivolone di questo tipo. È vero che il modello è piuttosto in voga, ma non credo sia obbligatorio per tutti i brand proporlo. Lo posso anche accettare dai marchi fast fashion come H&M o Zara, ma non da Miuccia.

5)Vi lascio con una riflessione.

Stefania Andreoli ha detto che la primavera è la stagione per chi sta bene, "per questioni legate al fisiologico ciclo delle stagioni sul corpo e poi dal punto di vista psicologico perchè la primavera ti dà un appuntamento, ti chiede di esserci, ti invita fuori, ti chiama per vedervi. E puoi dire di sì, solo se ce l'hai un dignitoso SÌ da dirle".

Lì per lì non ero sicura di avere capito perchè, le stagioni cadono in modo ciclico e, che tu sia pronto o no, sei chiamato a rispondere al loro invito ad esserci. Poi però ho pensato che rispondere ad un invito, non è proprio uguale a farsi attraversare dall'evento in modo apatico. Rispondere che ci siamo e siamo pronte, è diverso dall'affrontare i mesi in modo ineluttabile.

Non è facile, ma proviamo ad esserci al meglio delle nostre possibilità, prendiamoci cura di noi, vogliamoci più bene del solito perchè la primavera fa uscire tutto allo scoperto, il corpo, ma anche la mente e il cuore.
Vi ricordate che cotte pazzesche si prendevano in primavera da giovani?? Mamma mia che botte! Quanta predisposizione d'animo nei confronti del prossimo, era proprio la risposta all'invito ad esserci... forse non sempre in modo dignitoso, ma con una grandissima voglia di esserci!





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4 commenti

  1. ciao vale, innanzitutto spero tu stia meglio; malata come la chiara nazionale, direi tutto molto cool!

    i tre look che hai postato mi piacciono molto, per quanto sappiamo bene che nella realtà sono fruibili forse per sette giorni nell'arco di un intero anno, e che le giacche ti rendono figa solo se sei alta, magra e con poco seno! A proposito di questi look primaverili, siccome mi è venuto il trip del mocassino senza calze (ho visto fuori di scuola una mamma incredibilmente ben vestita, e ora anche le tue tre foto) mi domando.... ma ai comuni mortali non fanno male i piedi?? devo mettere alla prova le mie Velasca!

    ps la Loewe carinissima, però la scritta la trovo un po' troppo appariscente

    Buon weekend!

    ale

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    1. Comunque io mi sono ammalata prima di Chiara, quindi la vera influencer di virus in Italia sono IO!

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  2. Per quanto riguarda i mocassini senza calze, io promuovo con la lode i Gucci. Sono gli unici che non mi hanno mai dato problemi (anche i Prada in realtà, ma sono meno primaverili). Ho sia i Jordaan che quelli che si possono portare a ciabatta con il retro abbassato e sono di una morbidezza senza pari. Credo che tutti gli altri modelli debbano essere messi in forma. Settimana scorsa ho provato i Sebago e sono molto più duri, sul piede molto carini, ma credo che necessitino di qualche accortezza.

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  3. Che bella la combinazione giacca, jeans e mocassini! Io la sfrutto molto nelle mezze stagioni, anche per andare in ufficio (il venerdì...)
    Elinor

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