una di noi
dicembre 02, 20221) Inizio subito parlando delle Samba.
Sto pensando che forse dovrei lasciar perdere (non nel senso che le ho trovate e rinuncio, ma nel senso che smetto di cercare) perché forse è un capriccio modaiolo al quale posso anche non cedere da donna adulta quale sono.
Da qualche parte devo iniziare a rompere i meccanismi che governano il mio cervello e perché non partire da un paio di scarpe di cui non ho oggettivamente bisogno e per le quali ho perso la brocca anche perché le donne che mi piacciono le indossano in maniera super cool?
Posso scegliere qualche cosa d'altro (o non scegliere niente) e venire fuori sana e salva da questa sciocca ossessione?
È più facile quando qualcosa non mi piace, ovvio, non fatico a dire no alle scarpe da papà New Balance, proprio non le capisco, anche indosso a quelle giuste, continuano a non piacermi per niente.
Kaia Gerber |
È forse bellissima? Certo, ma lo sarebbe anche con altre scarpe, non sono ciò che mi attira di questo look; penso piuttosto al blazer sopra la felpa con il cappuccio, ai jeans straight e alla borsa anni 90. Le scarpe proprio non mi dicono nulla, anzi penso che un paio di Gazelle ci sarebbero state meglio.
Quindi il lavoro faticoso è togliersi dal cervello una cosa che mi piace, che non si trova, che è molto cool in questo momento (uso ancora cool proprio perché si deve percepire che la mia follia deriva da lì, non da qualità, comodità, bisogno o altro) e che userei tantissimo perché fa gioco al mio stile, perchè È PROPRIO ORA DI CRESCERE!!!!!!!!
Come ho già detto tante volte, mia figlia ha molto da insegnarmi in questo senso, come cavolo fa ad essere impermeabile a tutto e a seguire solo quello che piace a lei e non quello che piace a quella che piace a tutti?? E come ho fatto a farla proprio io??
Leia Sfez |
2) Ieri ho visto Eva Chen che apriva una scatola di scarpe Chanel che si era appena comprata a Chicago. Era entusiasta in modo genuino e ne aveva ben donde, perchè quelle ballerine sono bellissime e le vorrei anche ioooooo! (Vedi punto 1).
Le mostrava felice e faceva vedere il cinturino di perle con autentica emozione.
E lì sono caduta nella trappola del : PROPRIO COME FAREI IO!!!!
Ma come faccio a pensarla così se quella non sarà mai la mia possibilità??
1350€ per un paio di ballerine io non potrò mai spenderle.
E il prezzo non sarà mai una questione secondaria.
È giusto pensare che Eva Chen sia una di noi? Ma poi: è importante che Eva Chen sia una di noi?
Mi è poi venuto in mente un pezzo del libro di Guia Soncini "L'economia del sé", che ho letto quest'estate e che parla proprio di Eva. Non ho modo di riportarvi le parole, ma ho trovato un vecchio pezzo dello stesso sapore su "IL FOGLIO" .
Quale è il confine fra l'essere e non essere una di noi?? Lo fa apposta secondo voi?
Sicuramente essere una mamma che dorme poco ci fa scattare l'empatia, come i bambini che si ammalano tutti insieme e ti fanno saltare i programmi, il disordine costante in giro, gli appuntamenti di un'ora risicata con il marito per una cena fuori, o lo stare fuori casa tante ore al giorno... Sì insomma proprio come capita nel quotidiano...
Però poi: sfilate, trattamenti, esperienze, viaggi internazionali e ristoranti di lusso di sicuro allietano e alleviano IL LOGORIO DELLA VITA MODERNA per citare Soncini che cita il Cynar.
Questo non è un post inacidito perché lei FINGE di essere una di noi, non sono infastidita, ma mi domando perché noi abbiamo bisogno di empatia verso questi personaggi, per poi lamentarci che nella realtà dei fatti noi non possiamo fare tutti i giorni una EVA CHEN POSE sul sedile di un taxi con una Birkin e una mela.
Lei non mente su chi è: si gode i suoi privilegi (non penso si lagni di essere povera come dice Soncini nel pezzo) e si lamenta delle cose che le pesano, il punto è che noi oscilliamo molto fra il pensare che lamentarsi la porti ad essere come noi e l' invertirci e stabilire che non si può lamentare perché se è stanca può comunque consolarsi e passare da Chanel a prendersi l'ennesimo paio di ballerine a 1500$.
3) Dicembre è il mese dei bilanci e delle classifiche. Posso io non essere fan di una classifica, di un elenco puntato o di una lista?
Quindi sono in prima fila a leggermele tutte!
Ho letto i report di LYST e credo sia bene commentare insieme quello dei PRODOTTI DELL'ANNO:
Questi prodotti penso rispondano in gran parte a ciò che davvero vediamo in giro (o su Instagram) -maledette Samba -.
Ricordo di aver guardato la classifica dello scorso anno e non riconoscevo niente di ciò che c'era intorno a me: un costume di Versace, i sandali di gomma di Gucci, roba di Jacquemus, un bikini zebrato... roba che io proprio non metterei nemmeno se me la regalassero, ma che non mi era capitato nemmeno di vedere sulle riviste.
Quest'anno farei invece un bel 7/10 e comunque se non ho esattamente i prodotti hot in questione, ho qualcosa che assomiglia davvero (Ugg Mini, Boston, mocassini di Gucci o ballerine Miu Miu) perchè mi sembra che l'ispirazione che hanno suscitato sia reale.
Non ho mai visto una Mini One Stud dal vivo, ma quel rosa PPP Barbie core è entrato nell'immaginario in modo molto potente... e pure negli armadi!
4) Continuando con questo argomento:
BRAND OF THE YEAR: MIU MIU
LOGO OF THE YEAR: DIESEL
SHOE OF THE YEAR: BOSTON BIRKENSTOCK
BAG OF THE YEAR: PRADA RE-NYLON RE-EDITION
COLLAB OF THE YEAR: JACQUEMUS PER NIKE
TREND OF THE YEAR: BARBIECORE
Quasi d'accordo su tutto: Miu Miu ha davvero fatto qualcosa di nuovo e ora ogni negozio si ispira (nostro malgrado) al trend super minigonna a pieghe a vita bassissima + maglione a trecce cortissimo, quindi primato super meritato (quanti superlativi).
Le scarpe dell'anno non possono che essere le Boston perchè si portano 12 mesi l'anno e coi calzini ci fanno sentire come la vicina gattara che porta da mangiare alla colonia felina all'angolo. E a me sta bene!
La borsa di Prada a me non interessa, non posso dirvi brutta, cara, inutile, proprio perché l'unica cosa che penso è che non sia interessante. È stata una furbissima strategia di marketing e quindi come tale va accettata. Io passo senza grossi problemi.
Non spendo parole su Jacquemus e ammetto candidamente di non aver nemmeno mai sentito parlare della collaborazione con Nike.
Infine: ma voi l'avete capita la fortuna del logo Diesel? Io no.
Ma non ho nemmeno mai visto la cintura che è nella top ten dei prodotti dell'anno!
Quella D dentro un ovale è davvero così meritevole del primato? Non ci capisco proprio niente di design!
Ho visto girare in modo preoccupante la famosa gonna-cintura con tentativi di spiegarne il senso, ma mi sono anche resa conto che non è roba per me e ho mollato il colpo praticamente subito.
5) Avete visto la serie di Mercoledì Addams?
Molto molto molto carina! L'ho vista con Viola (anche perché preferivo intercettare scene magari non adatte a lei in tempo) e lei è innamorata!
Ho passato anni a farle le trecce controvoglia e ora guarda caso le trecce sono una cosa buona!
Odiava i miei mocassini di Prada, ma Mercoledì glieli ha fatti sembrare accettabili (non li ama, ma non li odia più) visto che indossa il modello Monolith:
Ora sono alla ricerca per Natale di un zainetto nero tipo Cambridge Satchel senza che mi costi un braccio. Sarà un bel regalo di Natale!
2 commenti
Io e mia figlia dodicenne siamo entrambe fan accanite di Mercoledì!!! Qualunque adolescente o ex adolescente di lunga memoria non può che adorare la serie e soprattutto la protagonista. Jenna Ortega è bravissima. Peraltro mia figlia da tempi non sospetti si fa le trecce tutte le sere prima di andare a dormire per non ritrovarsi al mattino una testa rasta da domare (ha i capelli ricci e ribelli). Tra un po' uscirà di casa direttamente con le trecce in perfetto look Mercoledì.
RispondiEliminaElinor
ma che tenerezza!!!!! Io la trovo deliziosa!
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