1 di tutto

luglio 14, 2023

Sono tornata a Firenze, giusto in tempo per leggere alla fermata del bus: ALLERTA ROSSA ONDATA DI CALDO, ASTENERSI DALLE ATTIVITÀ.

Il testo in realtà direbbe "astenersi dalle attività all'aperto", ma si vede che non c'era spazio e quindi è rimasto così, sospeso, a indicarci che dovremmo astenerci da tutto. E io sono d'accordo.
Che poi la parola ondata da proprio l'idea di qualche cosa che ci trova inermi, non ci possiamo fare niente, siamo stati investiti da qualcosa che non aspettavamo.

Lo scorso anno mi lamentavo già da due mesi, quindi forse non va così male??

È forse questa la mia personale ondata di ottimismo??

Vi confesso che fare "uno di tutto" oggi mi pare piuttosto complicato perché non ho voglia di niente, la mia wishlist comprende solo una PISCINA, niente altro.

Ma questo è il mio sporco lavoro e lo devo fare!

1) Un libro: "L'opposto di me stessa".

Ho letto abbastanza in questo periodo complice una bella insonnia causata da caldo, giramenti di scatole e ormoni pazzi. Vi dirò: riuscire a leggere tanto mi fa passare un po' i giramenti di scatole, le altre due cose no.

Tornando al libro: "Essere triste è come scrivere una spiritosa rubrica di cucina, ovvero qualcosa che si può fare ovunque".




Tutto è insieme rotto, incasinato e completamente a posto. Ecco com’è la vita. Sono solo le proporzioni che cambiano (…). Ecco com’era la vita e come continuò a essere nei tre anni successivi. Le proporzioni che cambiano da sole, rotto, completamente a posto, una vacanza, un tubo che perde, lenzuola nuove, buon compleanno, un tecnico tra le nove e le tre, un uccellino entrato dalla finestra, voglio morire, per favore non riesco a respirare, penso sia un pranzo, ti amo, non posso più farlo, entrambi pensando che sarebbe stato così per sempre.

È un libro sulla salute mentale, ma non vuole che la protagonista ci stia per forza simpatica.  Martha è spesso odiosa ed egoista e quando il marito le dice che lei non è speciale, che è uguale a tutti gli altri, ma che non sopporta l'idea di essere normale, ho sentito un brivido e una specie di senso di colpa perché è esattamente quello che ho pensato anche io, per una buona parte del libro.
Invece lei non è come tutti gli altri. Ogni malattia è a sé.

Nel leggerlo scoprirete cose sulla malattia, ma anche sui voi stesse. Ne vale la pena.

2) Non ho visto nessun film nuovo (che ha senso consigliare e che non avete sicuramente già visto) nell'ultimo periodo, ma ieri sera ho guardato il documentario sugli Oasis su Sky:




Da Manchester a Knebworth con i 250.000 biglietti venduti.

Io li ho amati al limite dell'ossessione. Sapevo tutto, ho comprato tutto (una volta -momento anziano- si compravano anche i CD dei singoli perchè contenevano altre 2-3 canzoni che nell'album non c'erano e nel caso degli Oasis erano CAPOLAVORI e avevo incaricato una mia amica che andava a Londra di comprarmi un singolo -credo fosse "live forever"- che mi mancava perché da Mariposa -sotto la metro Duomo- era esaurito)
 e leggevo di tutto (comprati tutti i libri usciti su di loro). Sono stata al loro concerto ed è stato all'altezza delle mie aspettative.

Liam era il mio preferito, aveva qualcosa di assolutamente disturbante, ma al contempo di irresistibile. Io sono decisamente un tipo semplice alla Damon Albarn, ma non so perché non c'è mai stata gara con Liam!

Ero proprio nera quando si è messo con Patsy Kensit... sul serio, Patsy Kensit??? Mi sono consolata quando si è messo con Nicole Appleton delle All Saints perché rispondeva al mio canone di perfezione (erano gli anni 90, mollatemi!).

Non ho pianto quando si sono separati solo perché la parabola discendente per me era già iniziata, ma i primi tre album sono stati perfetti.

Se dovessero decidere di tornare insieme, venderò un organo e andrò dove loro vogliono che io vada.

Il documentario è ben girato, con uno stile narrativo interessante, voci fuori campo, ma immagini in presa diretta. Vale la pena se come me eravate sotto un treno per loro.

3) Una serie.

Ho praticamente finito tutto (tranne Platonic perchè ne esce una alla settimana, maledetta apple) e giusto per passare una mezzora ho iniziato la serie dei "The jackal".


Ho riso. Molto. Più di quanto mi aspettassi.

La prima puntata con Herbert Ballerina è proprio divertente, quindi se volete svuotare il cervello e ridere, ve la consiglio!

4) Una borsa.
Posso ammettere serenamente che non voglio proprio niente ( a parte 3 o 4 vecchie Celine).
L'unica nuova che al momento non mi dispiace è la Puzzle Fold Tote.
Semplice, pulita, interessante per la costruzione e di qualità stupenda.

Misura piccola 1200€



misura media 1450€


Si piega come un origami e pur essendo una borsa semplice ha qualcosa di nuovo.
Forse avrei evitato la scritta Loewe in oro, non ce ne è bisogno, sulla mia Puzzle e sulla Hammock c'è solo il simbolo impresso (senza oro) e secondo me basta.

Esiste anche la misura grande a 1750€.
Se dovessi comprare una tote, non comprerei mai una Neverfull media a 1500€, ma comprerei questa. Subito!

5) Un paio di scarpe.
Io quando vedo tutte quelle con i sandalini nudi con i cinturini sottilissimi penso solo: quanto ci metteranno a tagliargli le dita??
Li ho avuti e li ho detestati.
Per me niente The row minimale. Sorry not sorry.

the row - 830€


Io d'estate ho imparato ad amare le ciabatte, meno sfregamenti ci sono, meglio sto.
Sono un po' pentita di non aver mai scelto le Valentino che porta sempre Laura Fantacci, malgrado la loro imponenza su di lei sono sempre chic!


Ma adesso 650€ non ce li spenderei proprio.


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