dress code

marzo 07, 2013

Qualche tempo fa (un paio di mesi fa) chiacchieravo con la mia amica Lella, guardando il sito di Atlantic Pacific.
Siccome io sono un po' bombardata (perchè mi bombardo da sola) da mille stimoli, tendenze e novità, non mi sembra più strano niente e quindi non fatico a vedere calati nella realtà di tutti i giorni anche gli abbinamenti più azzardati, colorati e coraggiosi.
Lei invece ha i piedi per terra e quindi bocciava quasi ogni idea di abbigliamento da ufficio un po' fuori dagli schemi che proponevo.

Premesso che io ho lavorato a scuola, in negozio e soprattutto a casa, non ho mai dovuto scontrarmi con la realtà di un ufficio e con la formalità che richiede.
Mia mamma però ha sempre lavorato per una grande azienda e così mio papà, e la mia frequentazione dei loro uffici mi ha permesso di pensare che non tutti gli ambienti siano ugualmente formali.

La mia amica Lella lavora per una multinazionale giapponese e mi ha sollevato due problematiche essenziali:

- vestirsi in modo eccentrico non è ben visto perchè fare la voce fuori dal coro è visto come una richiesta di attenzione poco gradita (o addirittura schernita, del tipo: ma dove crede di essere quella?).
- vestirsi in modo particolare, ma soprattutto più particolare e ricercato di chi sta sopra, è considerata "presunzione" (passatemi il termine) e oserei quasi dire insubordinazione (passatemi anche questo). In pratica l'impiegata, seppur dotata di ottimo gusto, deve vestirsi "peggio" dell'amministratore delegato, che magari veste Coconuda.

E quindi ci si deve accontentare del blu, del grigio e del nero, con qualche piccolo accessorio personalizzante? Non si può seguire la propria personalità ed esprimerla coi colori o con modelli desueti?

Dovremmo fare anche un distinguo fra eccentrico e semplicemente colorato.
Ovvio che se colorato corrisponde a troppo sportivo o casual non è adatto ad un ambiente lavorativo.
Tipo questo:

qui
Golf rosso, camicia chambray, pantaloni gialli a pois, stivaletti in suede marroni e caban blu.
Decisamente troppo. Troppo per qualcosa che non sia una merenda con le amiche.

Ma questo?

qui

Se la gonna fosse più lunga di 5 o 6 centimetri, non sarebbe accettabile?
In fondo si tratta di un golfino a V blu e di una gonna rossa! Le calze sono coprenti e quindi ben lontane dall'indecenza, le scarpe sono dei classicissimi mocassini, la capigliatura molto ladylike e l'unica concessione al frivolo, ma a mio avviso moderato, è il cappottino a righe.


Vi farebbero entrare in ufficio vestite di rosso e blu?

E una cosa del genere?

qui

In questo caso, l'unica cosa che mi permetterei di cambiare sono le calze (in ufficio le metterei) e poi a seconda della fisicità, accorcerei la gonna di 3-4 cm per farla arrivare al ginocchio (ovvio che a Blair sta bene così, ma pesa 40 chili bagnata e quindi sta bene con tutto).
Con questi accorgimenti sarebbe solo una gonna molto bella e molto particolare, abbinata ad un pullover  girocollo nero e a delle decoltee!

Una botta così, farebbe svenire i vostri capi?

qui
Però, una volta tolto il cappottino lime, sotto c'è solo una gonna blu (magari un po' cortina) abbinata ad un golfino a collo alto nero!
E voi mica lavorate col cappotto, no?

So che mia mamma avrebbe potuto vestirsi così (uso il passato solo perchè è in pensione).

Probabilmente seguite anche gli abbinamenti azzeccati di Elena e i suoi vertigoway, anche lei ama il colore e lo porta in ufficio perchè parte di lei.
La mia amica Bi quando deve vestirsi "business", decide per un completo serio e aggiunge una scarpa colorata, per non dimenticare chi è.
La mia amica Laura lunedì mi ha scritto: sono talmente scazzata che sono in felpa e scarpe da ginnastica

E voi, come vi dovete comportare??
E i jeans ve li permettono?
E avete il famoso casual friday?


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12 commenti

  1. io in effetti faccio poco testo, come modello di riferimento per il look da ufficio (tipo che oggi sono in jeans maglione e stringate argento... ma non ho riunioni con nessuno)

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    1. ma hai qualche limitazione? In un giorno normale, in cui non hai riunioni o presentazioni o altro, puoi essere casual come e quanto vuoi?

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    2. niente di esplicito... diciamo che guida il buonsenso. (e le occhiate dei colleghi :-))

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  2. Io ho lavorato per qualche anno nel marketing di una multinazionale americana e, se non avevo riunioni con i super capi o con clienti, potevo andare tranquillamente a lavorare con i jeans e le mie Converse verdi.
    Niente "Casual Friday", noi eravamo casual tutti i giorni.
    Chiaramente se c'era una riunione particolarmente importante, soprattutto se con persone esterne all'azienda, non andavamo in Converse... Giacca, camicia, jeans e decolletè andavano benissimo. Mai messo un tailleur in vita mia.
    Ora lavoro in un'agenzia pubblicitaria, ambiente decisamente meno formale, e quindi non fa molto testo. Se arrivo in ufficio in felpa e Converse sono una goccia nell'oceano!
    Ma niente scarpe da tennis se ci sono riunioni con i clienti. I jeans vanno bene sempre e comunque, e anche qualche accessorio "particolare". In fondo siamo "gggente creativa", ne facciamo un vanto e vogliamo che tutti lo sappiano! ;)

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  3. Io lavoro in biblioteca dove generalmente predomina lo sciatto e il brutto di tutti i generi. Mi considero una dolce visione in un mare di ciarpame... Non lo dico per presunzione...
    Alterno jeans e ugg con pantaloni di flanella o abitini bon ton, niente tacchi per praticità e perchè sono ballerina dipendente!
    Ale

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  4. Io faccio la fisioterapista quindi potri tranquillamente andare al lavoro in tuta e sneakers che nessuno se ne accorgerebbe visto che mi cambio per mettere la mia divisa bianca candida e mi ricambio solo x tornare a casa o per andare da qualche altro paziente....il fatto è che a me andare al lavoro in tuta mi sa di sciatto e quindi al mattino passo interi quarti d'ora nel letto a pensare a cosa mettermi...generalmente abitini cn stivali bassi visto che essendo sempre in ritardo e in lotta con l'orologio del timbratore devo fare uno scatto felino dalla macchina al suddetto timbro...oppure jeans camicia o dolcevita e golfino...insomma niente di trascendentale ma non tuta!!!!L'unico veto sono le gonne troppo corte perchè,purtroppo,si aggirano delle suore e già convivo e la cosa fa accapponare la pelle a quelle vecchiarde,se mi vedono arrivare con una minigonna mi scomunicano all'istante!!!!
    Ciao
    Marta

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  5. Eccomi. Io mi occupo di trade marketing in una multinazionale giapponese guidata da uomini, dove fanno carriera solo (o quasi) uomini. Accentuare la propria femminilità con gonne corte e mise fantasiose nel mio mondo NON è un vantaggio (quando metto la gonna nel mio ufficio l'effetto è quello della 5 elementare "hai messo la gonna?")se si vuole fare carriera - ovviamente -. Non mi dilungo, ma è la verità anche se mi piacerebbe che fosse tutto un altro mondo. Effetto "hostess" da evitare come la peste. Lella.

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  6. Una delle cose che mi fa amare il mio lavoro è proprio l'ambiente, giovane ed internazionale, dove nessuno presta attenzione a come ci si veste. Ieri ero in boyfriend jeans e converse ed oggi con gonna e stivali. :)

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  7. Io lavoro da poco in una banca, prima facevo l'avvocato, e mi sono subito chiesta se il mio abbigliamento sarebbe dovuto cambiare. Sebbene arrivassi da un ambiente formale il mio stile è stato sempre basico ma ricercato, mai da "divisa". Il problema me lo sono posto sia perchè molti colleghi sono totalmente sprovvisti di stile e sia perchè, da neo assunta, non volevo violare la gerarchia a cui tu fai riferimento. Dopo qualche giorno di osservazione ho convenuto che dovevo continuare ad essere me stessa e ho ripreso il mio stile di sempre. Morale? Una collega, gerarchicamente più in alto di me, mi ha detto che le ho fatto tornare la voglia di vestirsi in modo carino e pensato e per me questo è stato un successo!

    p.s. Ho iniziato a seguirti per caso qualche tempo fa ed è impressionante leggere cose scritte da te ma che io penso ogni giorno!!!! :):)

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  8. Io lavoro in una multinazionale ma non Italia e la differenza si vede. Essendo il mio primo lavoro vero e non uno dei soliti stage da squattrinata ho cercato i primi tempi di vestirmi al top della formalitá, e il massimo tocco di eccentricitá potevano essere i miei braccialetti o la borsa.
    Beh, dopo due settimane mi é arrivata una mail dalla reponsabile HR in cui mi si diceva che non ero tenuta a vestirmi cosí e che molti colleghi si sentivano a disagio per questo. Non pensavo mi sarebbe mai capitata una cosa del genere!!!

    Quindi ormai per me non c´é nessuna differenza tra la merenda con le amiche e l´abbigliamento da lavoro. Non so dire se questo mi dispiaccia o meno, ho uno stile abbastanza variabile ma con dei punti cardine imprescindibili e di solito il mio umore del mattino mi fa decidere come vorrei vestirmi.

    Penso che peró nel mio caso incida molto il fatto di non essere in Italia. Quando mi capita di andare a Milano per qualche riunione o presentazione sono sempre molto piú formale e mai mi presenterei in altro modo. Similmente, in tutte le mie passate esperienze di stage in Italia, mai mi sarei potuta permettere di indossare i jeans o altri indumenti casual.

    Tanto per rendere l´idea, il mio capo oggi indossa maglietta Abercrombie con indiano pellerossa, jeans dal quale talvolta gli spuntano i boxer (se si piega per esempio ne vedo un´ampia porzione) e scarpe da ginnastica Tiger. E no, non é il casual friday ;)

    L

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  9. Non ho un vero dress code, ma la cura del proprio aspetto e un pò di formalità sembra rassicurino clienti e colleghi. In ogni caso, non avendo un vero capo, ma un socio senior, di fatto posso vestirmi come voglio. Mi permetto jeans, dal taglio classico e dal colore definito ma abbinati ad una giacca, oppure, opzione che prediligo, abiti o gonna e golfino alternati a stivali, stringate o ballerine. Gli unici tacchi che porto sono quelli delle francesine, perchè con tacco largo e comodo. I colori sono assolutamente ammessi salvo eccessive stravaganze ...... Concludo precisando che il presidente del tribunale ove lavoro maggiormente (sono avvocato) ha invitato, con tanto di provvedimento affisso in bacheca, avvocati e clienti a vestirsi in maniera adeguata e rispettosa dell'istituzione ..... scelta che, personalmente, in parte condivido. Cosa ne pensi?


    Kelly 77

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  10. Io lavoro per una società di consulenza (una di quelle grandi e con sedi ovunque). Nessuno mi ha mai parlato di dress code ma è implicito che ci sia.
    Da noi gli uomini sono in giacca e cravatta. Punto.
    Di conseguenza il tono anche per le donne è piuttosto formale pur senza essere legate al solo tailleur. Si spazia dal semplice tailleur con la giacca e camicia (io dico che mi sento un agente dell' FBI dei telefilm), agli abitini con cardigan o giacca, ma anche semplici maglioncini con un paio di pantaloni abbastanza formali. Scarpe alte o basse a scelta ma niente scarpe da ginnastica. Tendenzialmente i colori sono scuri o comunque non troppo accesi (va bene il tocco di verde, celeste, blu, bianco etc. meglio evitare il giallo).
    Nessun casual friday ma devo ammettere che talvolta noi donne approfittiamo un po' della nostra flessibilità e adottiamo un semi-casual friday: magari con un semplice jeans scuro, scarpa bassa e una giacca con una camicina semplice, oppure con un jeans skinny e un paio di decollete.
    Ovviamente ci sono i casi eccezionali: se devo partire uscendo direttamente dall'ufficio o devo fare un trasloco di documenti in ufficio posso mettermi i jeans e un maglioncino e nessuno dirà nulla.
    Non mi risultano comunicazioni dall'alto in merito all'abbigliamento tranne un solo caso in cui una nuova collega veniva in ufficio con sandali gioiello con plateau, calza a rete colorata e fasciata in mini minigonne o in gonne longuette con mega spacco: in quel caso una capa l'ha chiamata in disparte e le ha detto che il suo abbigliamento non era adatto.

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