UN LIBRO, ANZI 4. L'amica geniale

settembre 05, 2016




Dovete sapere che io sono un po' snob... anche per quanto riguarda i libri (sapete che sono una brutta persona ormai).
Quando vedo la classifica dei più venduti io non mi fido.
Penso sempre che dietro ci siano bravi agenti, spinte editoriali e alchimie strane che portano tutte le persone, a leggere la stessa cosa, nello stesso momento.
Delle volte ci prendo.
Delle volte no.
Ho fatto così anche per Harry Potter.
Ho ignorato il primo tomo per diverso tempo, poi ad una persona che mi ha chiesto: cosa ti posso regalare? Ho suggerito quel titolo, ma giusto perchè così non spendevo del mio per una cosa che forse non mi sarebbe interessata (e poi perchè di fondo sono curiosa come una scimmia e detesto non sapere di cosa parlano tutti).
Una volta partita, schiuma alla bocca per sapere cosa sarebbe successo poi, lacrime amare per ogni morte e tempo sospeso ogni volta che entravo in quel magico mondo. Inutile dire che tutti gli altri volumi li ho voluti in prima edizione e mi mettevo in prenotazione.
Come dicevo prima, a volte la mia malfidenza è decisamente mal riposta.
Come nel caso di Elena Ferrante.

All'inizio l'ho proprio evitata come la peste bubbonica.
Leggevo le recensioni del libro e del successo all'estero e mi dicevo: ma che ne sanno gli stranieri di una storia ambientata a Napoli??Ma che ne sanno della storia italiana? Ma che ne sanno??
Ma che ne sapevo io?????????? Odiosa presuntuosa che non sono altro!!

Confesso di aver comprato il primo volume perchè avevo 15€ di sconto.
L'ho pagato 3€ e mi sono sentita appagata... 
Detesto investire i soldi in libri brutti. E' un tradimento.

L'ho iniziato lentamente.
Ci sono messo un po' ad entrare nella storia perchè leggendo poche pagine alla volta, non riuscivo a familiarizzare con le bambine.
Quando ho avuto più tempo (complice una simpatica insonnia pre-ciclo), non mi sono fermata più.
4 volumi bevuti.
Ho finito l'ultima pagina del secondo una domenica di luglio che ero in montagna e mi sono messa nell'unico angolo con il 4G per ordinare con Prime il terzo, di modo che arrivasse il lunedì dai miei, prima del mio approdo a casa loro, per mezzogiorno. Ho fatto lo stesso con il quarto, che doveva essere pronto prima di andare al mare (il 21 luglio).

Sinteticamente vi spiego perchè mi è piaciuto. Cercherò di non fare spoiler, lasciamoli nei commenti se vi va.

- E' una storia di donne, nate a Napoli, in un rione povero, con inizio intorno agli anni 50, ma non è una storia melensa e patetica, fatta di solo dolore. C'è potere, c'è rivalsa, c'è cattiveria, c'è furbizia. Ci sono tantissimi colori, tanta originalità, tanta dignità e tanta forza.
- E' un libro facile. La scrittura è piana. Il dialetto è dosato in modo appropriato e i 1000 personaggi sono facilmente distiguibili.
Mi ha stupito proprio questa abilità.
Quando ci sono tantissimi personaggi è importante che il lettore non si perda e si distragga.
Elena Ferrante usa tutti gli escamotage del caso, ad esempio li chiama sempre nello stesso modo, all'inizio usa sempre nome e cognome di modo da ricollegare per bene le parentele e sapere chi è fratello/figlio di chi, le famiglie sono ben caratterizzate e spesso associate all'attività che svolgono (lo scarpaio, l'usciere, la pasticceria, la salumeria etc...) e nella testa è facile farsi lo schema di chi fa cosa; e in questo modo si delinea bene anche la geografia del rione.
- I personaggi maschili, anche se spesso gregari, sono delineati in modo completo. Non sono mai tutti negativi o tutti positivi. Evolvono, maturano e suscitano sentimenti forti, si ha voglia di abbracciare forte Enzo e di schiaffeggiare altrettanto forte Nino.
- Ci sono 60 anni di storia italiana. Tutta. 
Dagli attentati, ai terremoti. alle rivolte studentesche, al boom dell'eroina e dell'AIDS, alla comparsa del computer, passando ovviamente per il telefono e la tv in casa.
- Pur partendo da storie opposte alle nostre, scatta l'empatia e cosa che non credevo possibile l'immedesimazione!! Io mi ci sono vista!!
- Scatta l'immedesimazione anche se le protagoniste non sono gradevoli. Diciamocelo, stimolano l'affetto, ma non la simpatia. SONO ANTIPATICHE. Spesso si ha il desiderio di strozzare l'una o di incitare l'altra a fare diversamente, il loro tratto distintivo è che coinvolgono, non che sono tenere e coccolose.
- Il terzo volume è stato per me il più lento, il più politico, gli anni settanta sono stati complicati e questa complicazione si riflette nella lettura. E' lento anche perchè molto spazio viene dedicato ad una sola delle due amiche.
Quando riparte il rapporto, quando le vite si intersecano di nuovo e quando veniamo a sapere anche che cosa fa l'altra, c'è di nuovo l'impennata.
La storia ha davvero senso e forza quando i due personaggi stanno insieme, anche solo col pensiero. E anche questo è senza dubbio un fatto voluto e cercato dalla scrittrice. Ci fa capire come la vita di una senza l'altra, perda qualcosa di importante.
- Nino. Beh. Non vi voglio svelare nulla se non lo avete ancora incontrato.
Mi è capitato di sentire che alcune persone abbiano interrotto la lettura proprio a causa di questo personaggio, per la rabbia che ha suscitato.
Io alzo la mano e confesso che io sarei caduta tra le braccia di Nino Sarratore in 3 secondi netti.
Odioso, supponente, belloccio, inafferrabile, fanfarone, superbo, approfittatore... Praticamente il mio uomo ideale fino ai 25 anni!
Empatia a piene mani. Anche nei momenti più bassi, quelli in cui tu, che sei un freddo lettore, dovresti dire: ma no, ma dai!! Ma smettila! , io lì a tenere la mano all'amica e dire: ci sarei cascata mani e piedi anche io!
- Ho pianto. Nel quarto volume ho proprio pianto.
- Quando l'ho finito, mi mancava. Non succede spesso, ma quando per un mese stai tutti i giorni con delle persone e poi non le vedi più, ti mancano per forza. Anche se quelle persone non sempre ti piacevano.
- Mi ero riproposta di sottolineare le cose che mi colpivano, come facevo ai tempi del'università, ma andavo troppo veloce e la matita non era mai sotto mano.
Il concetto di smarginatura è così interessante che meriterebbe un post a parte.

E ora chiudo perchè potrei dire troppo e perchè se non lo avete letto divento noiosa.
Se invece lo avete letto, parlate, che ho bisogno di confrontarmi con qualcuno!!




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7 commenti

  1. Sono stati la mia lettura della scorsa estate. E pure io sono stata contenta di avere tutti e quattro i tomi a disposizione per non dovere attendere. Mi è piaciuto tantissimo il primo tomo e la storia che più mia spezzato il cuore è stata quella della piccola Tina. A volte ho dovuto fermarmi perché alcune vicende mi hanno fatto male, le ho trovate un po’ sopra la mia capacità di empatizzare. E nonostante tutto ho scelto Lina. Lei è la mia preferita, mi è piaciuto quel senso di orgoglio che veniva sempre fuori dalle sue azioni, anche quelle basse. La cosa che mi è piaciuta meno è stato il finale che ho trovato un po’ fiacco, un po’ poco all’altezza…e forse non sono sicura di avere colto bene l’intento…

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  2. Io sono uguale. Snobbissima sui libri, ho schifato la povera Elena Ferrante perche' se piace alla plebe sicuro non puo' piacere a me!
    Poi quest'estate, complice un momento di noia, ho deciso di scendere dal piedistallo di cominciare "L'Amica Geniale".
    Come te ci ho messo un po' ad entrare nella storia, direi quasi meta' del primo. Poi il secondo divorato (mio preferito so far) e terzo devo dire gia' piu' sofferto. Il quarto lo leggero' tra 2 settimane quando torno di nuovo a casa e sono in attesa da piu' di un mese.
    Permalosa come sono mi e' costato tantissimo dover ammettere di essermi sbagliata su questa saga, avrei voluto leggerlo prima!

    Qualche commento random per non spoilerare nulla:
    Nino solo schiaffoni
    Elena che palle svegliatiiii (ogni tanto almeno)
    mamma di Elena ma davvero?

    L

    PS io Harry Potter continuo a pretendere che non esista (ero snob gia' da bambina)

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  3. Non la conosco,provero'a leggerne uno.....adoro le storie ambientate negli anni 80....

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  4. Mi sono piaciuti molto tutti e quattro ed ho anche riletto il primo in un momento in cui non avevo altro sottomano. Vivo all'estero e mi perdo sistematicamente tutti i nuovi autori, i libri più venduti, gli imperdibili.... I libri italiani mi arrivano per vie traverse, per sentito dire, per trafiletti letti qua e là ma quando mi capita di "scoprire" perle come questi 4 libri beh, è una vera gioia.
    Il piacere che suscita una lettura come questa è unico.
    Io sono una lettrice bulimica e rimango spesso delusa ma Elena Ferrante è molto brava ed un libro che a priori non ha nulla di attuale si è rivelato una bellissima sorpresa. Non mi sono immedesimata nei personaggi ma li ho capiti, la rivalsa sociale attraverso lo studio, la carrellata di 30 anni di storia italiana, gli intrecci e le morti... Una saga da non perdere,anche se io ho comprato il primo libro solo perché durante una cena una persona diceva che non le era piaciuto, che era troppo difficile...mi è sembrato un buon inizio.
    Ho trovato un po' debole la fine,mi ha lasciato l'impressione di una chiusura un pò affrettata, questo è l'unico appunto che mi sento di fare.

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  5. Mi sa che sono uuna voce fuori dal coro. Ho preso il primo perchè a forza di sentirla osannare mi sono detta che valeva la pena provare a leggerlo. Ho finito il primo perchè detesto lasciare un libro a metà, ma ho fatto una fatica enorme. Non mi è piaciuto, non mi ha preso. Più che la storia, quello che ho trovato inaffrontabile è stata proprio la scrittura, lo stile, al limite dell'adolescenziale. Opinione naturalmente assolutamente personale, forse sono io che sono veramente troppo snob. A.

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  6. l'anno scorso in due mesi scarsi, li ho finiti, con gli occhi a cuore ed una cocente passione per i libri ad episodi, che era già venuto alla luce con "Twilight", è progredito con la Ferrante, ed ha ormai messo radici con "Harry Potter" subito dopo natale e con la Pancol ora.
    personalmente, il terzo è quello che ha maggiormente annoiato pure me, effettivamente troooooppo politico, e poco rumoroso delle voci delle protagoniste.
    che non sono simpatiche, sono piene zeppe di manchevolezze errori, e fastidi, che creano al lettore in principal modo.
    ma è un mondo strepitoso, non si discute

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  7. Snob anche io nella lettura, se un libro piace proprio a tutti do per scontato che sia impossibile che piaccia anche a me.
    Forte di questo dogma, non ho ancora ceduto a Elena Ferrante, anche se ammetto di essere molto curiosa. Dopo questo tuo post so che posso procedere e che quasi sicuramente non me ne pentirò! Grazie!
    Benedetta

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