riflessioni sul cambio di stagione: nessuna wishlist per carità

maggio 30, 2017


Non vi dirò nulla di nuovo, ormai mi sentite spesso dire certe cose.
Ieri ho fatto il cambio di stagione e sono arrivata a diverse conclusioni:
- malgrado il decluttering e malgrado Marie Kondo ho ancora  troppe cose.
- quasi tutto quello che ho è datato, visto che gli ultimi due anni sono stati molto condizionati dalla mia nuova filosofia di acquisto.
- ho deciso di inventare qualcosa di diverso tutti i giorni per potere valutare l'effettiva compatibilità con il presente di molte cose.
- ho comprato troppo e male e per troppo tempo e ora ne pago il prezzo.
Ora non voglio più cadere nello stesso errore e ho deciso di non comprarmi quasi nulla, per riequilibrare la situazione (mai più accumulo).
- nulla delle cose che ho tenuto mi fa pensare: evviva è arrivata l'estate mi posso rimettere.... E nulla - fortunatamente- mi fa pensare: come ho fatto a comprare sta roba... In pratica MEDIOCRITAS a piene mani.
- fra il dire voglio il guardaroba perfetto, di cui essere fiera e il fare, c'è di mezzo il consumismo.
- non farò nessuna wishlist. Alcune delle cose che ho fino a qui elencato, le ho già acquistate (camicia pigiama, culotte denim, polo bianca), alcune potrei prenderle (borsa di paglia, un costume intero nero, un vestito midi/lungo e magari un paio di sandaletti), ma per il resto sarà pura speculazione .
Lo scrivo qui, così sono più portata a rispettare il comando.



Non ci crederete, ma dopo aver sistemato l'armadio, ho desiderato di non comprare mai più niente!!
Tempo fa avrei desiderato di buttare tutto e uscire a bruciare la carta di credito per eccesso di strisciate! Ora no.
Mi capita di guardare i guardaroba delle modaiole incallite, da Rachel Zoe alla Ferragni e mi viene male per loro... cosa se ne fanno di tutta quella roba?? Davvero!!
Mi mancano proprio le occasioni per indossare le cose che ho, ho già più abiti che giorni a disposizione!

(Per inciso, col metodo Konmari, ci ho messo un'oretta scarsa e ho solo spostato in zona più accessibile i capi estivi e in quella più alta quelli invernali, niente di più... la riflessione che ne è scaturita invece è durata di più).



In merito a questo, sappiate che aggiorno tutto il profilo delle vendite. Penso che metterò in vendita anche le Jimmy Choo che ho comprato (e che adoro) lo scorso anno. Mi sono leggermente abbondanti (mezzo numero) e solitamente non è problema, visto che hanno tutti i lacci che tengono il piede fermo, ma il mio mignolino-pallino continua a sfregare con il bordino laterale e mi fa urlare contro il cielo. Le ho messe una volta lo scorso anno e una volta la settimana scorsa per una cena. E' un dolore separarmene, ma è un dolore anche tenerle... non posso fare altrimenti...

Appena faccio le foto, vi avviso.




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6 commenti

  1. Io sono poco stimolata all'acquisto perché ho troppo e nessuna occasione per mettere tutto quello che ho.
    Visto il posto in cui vivo dovrei investire in un paio di jeans in ordine e un paio di capotti più o meno leggeri.
    Qualsiasi cosa riguardi i mesi estivi può essere riassunta con un "ahahaha" e un acquisto sensato all'anno è più che sufficiente.
    Quest'anno poi che non faccio neanche ferie posso direttamente cominciare a reinvestire nel guardaroba invernale...

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    1. Non é che per caso abiti a Londra?

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    2. Sì :)
      Posto che amo e che non lascerei ma tra giugno e agosto divento un po' insofferente
      Oggi comunque sono uscita solo con un giacchino leggero, non mi posso lamentare!

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    3. Oggi è LA giornata pazzesca della settimana ma domani torneremo ad usare l'ombrellino...
      Uguale a te,adoro Londra!

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  2. no ti prego no...
    davvero trovi utile il metodo Kondo?
    cioè, se dall'esistenza togli il superfluo, cosa rimane di noi?

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    1. rimane il superfluo, ma quello che ti rende felice!! Delle scarpe coi brillantini non sono esistenzialisti, ma io non vivo senza glitter!
      In fondo sei sempre tu a decidere cosa è superfluo o indispensabile!

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