dilemmi etici: come è andata a finire

agosto 01, 2017

Avrete notato che il post-collaborazione non è più stato pubblicato.
Ve lo dico in tutta sincerità, non ce l'ho fatta.

Quando ho ricevuto la prima mail, la prima cosa che ho fatto è stata quella di studiarmi il sito, per capire se ci fossero cose che mi sarei comprata, a prescindere dal regalo (non avrei avuto soldi, ma avrei potuto scegliere al massimo due cose).
E non so se è stato per come erano proposte le foto, per come è il loro profilo instagram o per quel fintissimo allure francese, ma mi sono convinta.
Inoltre mi è capitato di incappare in abiti assultamente identici a Zara (come per altro su Shein) a meno della metà del prezzo.
Insomma a parte il considerare il vostro gradimento (per me importante), non avevo trovato grosse controindicazioni.

Ammetto che le mail erano piuttosto confusionarie, tradotte male oppure con dei copia-incolla e con degli enormi punti oscuri, del tipo: riempi il carrello, fai l'ordine, ma non pagare.
Io non ho ben chiaro come fare un ordine on line e poi inoltrarlo SENZA PAGARE.
Comunque era solo limiti linguistici, in qualche modo ne sarei venuta a capo.

Io, per essere sicura e chiara, ho risposto all'ultima mail facendo l'elenco puntato di quello che avrei dovuto fare, specificando che:
- sono una blogger che scrive
- sono una blogger che si fotografa poco
- non ho dei social particolarmente attivi
- ero disposta ad usare delle parole chiave (per promuovere quello di cui avevano bisogno) per iniziare, ma poi avrei fatto e detto quello che mi sentivo.

Sembrava tutto ok.

Una volta pubblicato il post, lo mando alla  mia interlocutrice, che mi risponde: AH NO, NON VA BENE, DEVI SCRIVERE IN FRANCESE.

                                                          IN FRANCESE??
                             E QUANDO MAI AVEVA MENZIONATO IL FRANCESE??

Vi giuro mi sono cascate le braccia!
Avevano mai letto qualcosa di mio?
Avevano fatto una minuscola ricerca per stabilire che io rientrassi nel loro target?

Poi mi dice: rifai tutto con ROSEGAL, lì non ci sono limiti linguistici.
Già contrariata, ho dato un'occhiata al sito e vi giuro che non ho trovato 1 sola cosa che mi piacesse al punto di accettare e rifare tutto. Ho chiesto se potessi semplicemente passare al sito .com, anzichè .fr, ma mi ha detto di no.
La tizia ci doveva tenere moltissimo perchè mi ha offerto "ben" 5 dollari in più, ma anche aggiunto che avrei dovuto scrivere il titolo in inglese  e forse anche qualcosa nelle prime due righe.

Ho pensato che NO, cosi' non si fa.
Non posso snaturare il mio solito modo di operare, promuovere un sito che ha cose che non mi piacciono e che non sceglierei, per avere abiti che non mi comprerei.

Se marchetta deve essere, un po' almeno mi deve rappresentare!
Io mi ero impegnata, avevo fatto il collage e avevo fantasticato su un paio di capi che realmente avrei usato, raccontandovi come (e ve ne avrei segnalati altri che non erano nel budget).
Il post è stato on line 3/4 ore (il tempo di arrivare al mare) e poi l'ho levato. Non ha proprio funzionato.

Il tutto si è chiuso con lei, molto dispiaciuta che si augura di poter collaborare con me in futuro.

In questi termini la vedo molto, ma molto difficile!!




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6 commenti

  1. Chapeau a te, per aver mantenuto una linea coerente.
    Dona

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  2. Tutto ciò ti fa onore amica mia.
    Barbara

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  3. eh ma amica mi cadi sul francese......
    L

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  4. queste collaborazioni ultimamente lasciano un poco a desiderare, cose del genere a me sono capitate su instagram, aziende che mi contattano per promuovere una determinata, senza darmi NULLA (almeno a te regalavano i prodotti), promettendomi il 20% dei profitti se qualcuno usava il codice sconto che io davo (quini non avrei visto na lira) e poi dovevo entrare nel loro giro, tipo diventare una venditrice porta a porta dei loro prodotti! Sarò snob, ma mi spiace la mia faccia sui loro prodotti non ce la metto, tanto meno trasformo il mio profilo instagram in una televendita perenne!!! Stanno un pò sfuggendo di mano ste cose... perchè ci sono sempre più ragazzine che pensano di fare successo attraverso queste cose, senza capire che sono solo delle marionette nelle mani delle aziende che ottegono pubblicità gratuita. Che sinceramente, io le creme a 2 euro... ma anche no, già quelle che paghi e non sai cosa ci mettono dentro, figurati un prodotto che promette miracoli a soli 2 euro. Che amarezza! -.-"

    the smell of friday ☕

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