2019: che ne sarà di me??

gennaio 10, 2019

Vorrei tanto dirvi che sono stata alle Maldive o che ho fatto un digital detox, ma no, amiche mie, qui è la vita vera a farla da padrone: poche idee (mea culpa) + faringite della figlia (con cura antibiotica per 10 giorni) + Natale a Milano + bronchite della figlia (con cura antibiotica di 6 giorni) + domande cosmiche sul significato di un blog nel 2019.
Non vi tedierò a lungo sul fatto che mia figlia per prendere mezza pasticcona di antibiotico (abbiamo dovuto abbandonare lo sciroppo a favore della nostra sanità mentale) ci metta 3 ore di media (e quando dico 3 ore, non voglio dire un numero a caso, ma proprio 180 minuti secchi), invochi ogni divinità conosciuta e anche sconosciuta e metta a durissima prova tutte le mie idee sulla genitorialità.
Vi chiedo solo di fare due conti su quanto tempo vitale io abbia perso per farle prendere 3 pasticche, 3 volte al giorno, per 10 giorni e poi altre 3, per 3 volte, per 6 giorni.
Siete in tilt a fare tutti questi conti?
Ecco, ora credo di avere tutta la solidarietà e le pacche virtuali sulle spalle che mi merito.

Le domande cosmiche sono invece quelle che ciclicamente vi propongo quando mi accorgo dell'andamento generale di questo ambiente.

Devo trovare un modo a me congeniale per far conciliare ciò che è la mia natura, con il presente e il futuro.
Tutte le persone che hanno un blog sono molto attive su Instagram, soprattutto con le stories, il confronto si è spostato là, con post lunghissimi, scritti sotto fotografie spesso criptate per attirare l'attenzione.
Io nel mese di dicembre ho pubblicato 12 foto e a novembre 4. 16 foto, sono quelle che la Ferragni pubblica in 3 ore.
Io questo non riesco a farlo per diverse ragioni, che mi fanno sentire obsoleta e scarsamente interessante:

  • mi chiedo sempre: ma gliene frega qualcosa a qualcuno?
  • mi chiedo anche: ha senso condividere a tutti i costi? 
  • continuo: veicolo il messaggio giusto? 
  • non mi piace la zucca d'inverno e non sono patita di avocado: sono fatta per questi tempi?
  • non ho animali domestici (salvo i 22 cani di peluche di mia figlia - 22 contati-) da immortalare quando c'è il calo della creatività.
  • non ho scritto un libro e quindi non posso riempire le mie stories di screen shot di gente che mi tagga, ama e idolatra.
  • non ho una beauty routine degna di questo nome.
  • non faccio unboxing, perchè nessuno mi regala niente e perchè sto anche mesi senza comprarmi nulla.
  • non ho una casa da interior designer, il tavolino rosa dell'ikea continua a migrare dalla cameretta al salotto.
  • mi vesto sempre nello stesso modo, con troppi abiti simili.
  • non sono fotogenica, più o meno dal 1979.
  • viaggio poco e d'estate adoro la Romagna.
  • non ho la faccia di bronzo di impormi all'attenzione altrui (più o meno dal 1979).
  • non ho voglia di rapportarmi a gente che non conosco e che ha sempre voglia di dire cattiverie.
Credo che ciò basti a infilarmi direttamente nel passato, quello in cui non importa che faccia hai, quanto spendi, quante cose compri e dove vai in viaggio, quello in cui dire qualcosa era sempre supportato da una ricerca e dalla voglia di dirlo bene e quello in cui c'era il fattore-tempo a favore.
Scrivere e leggere richiedono tempo, scattare una foto spesse volte no (ormai alle esperte del mezzo la faccenda porta via pochissimi minuti).
Scrivere un post e legarlo ad un blog è una cosa che rimane e si può rileggere; fare una stories ha una scadenza di 24 ore.
Dico una cosa indimenticabile? Sarà comunque dimenticata.
Dico una fesseria? Potrebbe farmi perdere qualche ammiratore (che termine desueto), ma domani sarà nell'etere e ciao, come se non fosse mai successo!
Avere un blog era meno legato all'immagine personale, ora invece è tutto basato su quello.
Per me avere un blog significava avere un'opinione e un gusto, ora non sento molte opinioni e vedo poco gusto personale.

Quindi ancora una volta mi ritrovo a domandarmi: voglio essere una voce fuori dal coro? Una che va avanti con la sua velocità, malgrado il mondo l'abbia già doppiata?
Oppure è il caso di mettersi davanti al bivio:
  • MOLLO
  • MI FORZO A CAMBIARE
Fatemi vedere la luce, datemi una chiave di lettura del mio futuro e siate oneste (ma non cattive).
(Mi sento ugualmente pronta alla sfida, ma impreparata al fallimento).

New Yorker - via Pinterest












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18 commenti

  1. Proprio per quello che hai scritto ti invito a continuare.
    In mezzo a tante pecore, una voce fuori dal coro.
    Auguri per il 2019
    Ester

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  2. Ester ha scritto esattamente quello che penso anche io! se l'unica voce originale in mezzo ad un mare di banalità insulse...per favore, prosegui così!
    Sara

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  3. vale, io credo che chi - come me - ti segue da tanto tempo abbia desideri diversi rispetto ai followers (uso il termine inglese per sentirmi moderna) di una Ferragni et similia, voglia un po' di sana normalità, un po' di disintossicazione da questa orgia di immagini ossessive. A me personalmente non attira più seguire chi ha un budget o uno stile di vita totalmente diverso dal mio, chi ha una quotidianità che non è la mia. E questo mica perchè la mia quotidianità sia quella "giusta", ma perchè a più di 40 anni non ho tempo, e nemmeno voglia a dire il vero, di stare dietro a situazioni che non mi rispecchino. Qui è come trovarsi in salotto davanti a un thè con le amiche, a chiaccherare di quello che ci piacerebbe comprare (e che, magari con un piccolo sforzo ci potremmo permettere di comprare), dei libri che vorremmo leggere, delle vacanze che faremo la prossima estate: di quali altri blog si potrebbe dire altrettanto?
    Fai della tua normalità (e ti assicuro che è un complimento) il tuo punto di forza, e continua così!
    buon 2019
    ale

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  4. Se ci lasci non..VALE
    e mi unisco pienamente al commento sopra di me

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  5. no Vale, non mollare e non cambiare. Sei l'unico blog che continuo a leggere, proprio perchè su IG non sei molto attiva e questo è solo un bene.
    le altre "blogger" che seguo su instagram a volte mi chiedo perchè non riesco a defollowarle (termine moderno) perchè!!?! fanno foto che praticamente sono un estratto di photoshop, fanno didascalie (o caption che fa più figo) che dicono SEMPRE le stesse cose (zucca/avocado/quanto è bello il natale/quanti buoni propositi ho per il 2019) e che alla terza riga mi sono già scocciata di leggere.
    forse il vero detox digitale sarebbe non seguirle più.
    un bacio!

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  6. Ciao, mi aggiungo ai commenti qui sopra. Il tuo blog mi piace così com'è e infatti passo ogni giorno a dare un'occhiata, sperando di trovare un post nuovo. Mi capita anche di andare a rileggere post vecchi - a conferma del fatto che è un blog ben scritto.
    E' vero che internet è cambiato e la comunicazione in questo momento è sintetizzata in una fotografia con poche righe di didascalia.
    Secondo me, però, si tratta di cose diverse: da una parte c'è instagram, con foto a uso e consumo (e oblio?) immediato, da un'altra parte ci sono i blog (ormai pochi), dove si sviluppa un argomento e ci sono più parole che foto.
    (senza aggiungere che il modo nuovo di comunicare, cioè instagram, a me sembra sempre più una vetrina costruita per fare pubblicità a qualsiasi prodotto; tempo fa un'ex blogger consigliava di modificare le foto allo scopo di mantenere una palette di colori uniformi nella propria schermata instagram... addio spontaneità).
    Spero che continuerai a scrivere qui!
    Dona

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  7. Ciao, in questo mese in cui non hai pubblicato nessun articolo mi sono comunque collegata quasi ogni giorno con la speranza di leggere qualcosa di nuovo. Nel frattempo mi sono riletta tante cose vecchie. A me piace leggere e ormai sono pochi i blog dove si legge e quindi spero tu continuerai a farlo. Scrivere articoli comporta del tempo, soffermarsi a pensare e soprattutto avere delle idee, istagram con le sue stories è proprio l'opposto. Un articolo scritto lascia memoria di sè (la tua guida sulla Goyard è uno di quelli che rileggo ciclicamente) e può essere utile o piacevole anche rileggerli. Il tuo modo di raccontare le cose ti avvicina alla normalità delle persone che magari sognano una borsa per tanto tempo, ci pensano, ripensano e poi finalmente arriva il momento in cui se la posso permettere.... Grazie per raccontare la nostra realtà dove le cose che compriamo o indossiamo ce le siamo guadagnate. A me viene il nervoso quando vedo i vari unboxing....

    Continua.... non ti chiediamo la frequenza alla istagram ma regalaci almeno un articolo al mese!

    Grazie

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  8. Ciao, mi associo ai commenti scritti in precedenza, il tuo è l'unico blog che seguo, non lasciarci!!

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  9. Mi unisco al coro! Anche io apro il tuo blog quasi quotidianamente per vedere se c'è qualche nuovo post. Mi piaci proprio perché sei diversa dalle altre, hai uno stile di scrittura che adoro e il tuo è il mio blog preferito.
    Ti prego non lasciarci!
    Un abbraccio dalla Francia :)

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  10. Ciao, ti leggo da anni… E anche altre mie circa coetanee - su mio consiglio - ti leggono e ti apprezzano (siamo tra i 24 e i 27 anni: non ci interessano granché - o per nulla, nel mio caso - le stories usa-e-getta di Instagram). I tuoi post sono sempre interessanti, hanno quel quid in più che non troviamo altrove! Ad avercene di blog come il tuo!!! Nel 2019 (ma direi già da qualche anno, ahimè!) è un rarità.

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  11. Ma Vale noi vogliamo le opinioni e il gusto!
    E anche se ci sono trend o singoli pezzi che io come gusto personale non amo o ignoro, ciò non toglie che per me sia comunque un piacere venire qui e leggere quello che hai da dirci in merito. E magari lasciare un commento inutile.

    Tralasciando il fatto che scrivi benissimo e che se scrivessi delle previsioni del tempo sarebbe comunque bellissimo, tutte veniamo qui proprio perché ci offri i contenuti, uno spunto, uno spaccato di vita vera, i ragionamenti e i pipponi mentali che ci facciamo tutte quando stiamo per investire in una borsa nuova o quando entriamo da Zara e ci chiediamo se valga la pena comprare un vestito con stampa pitonata perché ci piace oppure se non sia solo il trend del momento e passare oltre.

    il tuo è un servizio di utilità pubblica. Vedere l'ennesimo unboxing fintissimo pieno di cose che verranno lanciate in un angolo e mai usate e descritte con "nice" o "cool" o "i love it" detto per tutte le cose ANCHE NO

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  12. ciao Vale
    io mi collego quasi ogni giorno per vedere se ci sono tuoi post, il tuo è l'unico blog che leggo e ti seguo praticamente dall'inizio, quindi ti dico non mollare e non mollarci:-)
    Martina

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  13. Ciao Vale, non te ne andare dall'etere! Sei l'unica che dice qualcosa di sensato e che non basa tutto il blog sullo sponsorizzare solo marchi che la pagano o sul mostrare ogni singolo attimo della sua vita!
    Resisti :-)

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  14. Amica mia sono così felice di leggere tutti questi commenti positivi su di te e il tuo operato che rafforzano quello che ho sempre pensato ma che tu hai qualche volta messo in dubbio perché si sa ... "cuore d'amica" ...
    Continua così con sobrietà, eleganza ed ironia come sei esattamente tu!
    Barbara

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  15. Continuaaaa!!!! Come sei tu! Te stessa!!! Lenta come me! Una voce fuori dal Coro!!!!
    Io adoro i tuoi post e mi piacciono anche le tue foto di Instagram e chi se ne frega dell Stories ormai così "ingombranti" a me danno fastidio! Non fanno riflettere! Spengono il cervello!

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  16. Ciao! Bentrovata!
    In ritardo mi unisco al coro qui sopra!
    Leggerti (e lo faccio da tanto) per me è come chiacchierare con un'amica, che ha una vita reale, che mi somiglia, con cui chiacchierare se una borsa sia o meno davvero comoda o acquistabile, perchè le cose le paghiamo, non ce le regalano, e le valutiamo davvero. Forse ce le conquistiamo e godiamo anche di più, ma questo è un altro tema.
    Una delle mie borse "importanti" l'ho acquistata grazie a un tuo post e alle riposte che hai dato alle mie domande (ancora grazie, una Goyard St.Louis).
    Mia sorella non ama lo shopping e mi disapprova... se ci lasci anche tu come fare???
    Lo ammetto, amo l'avocado, ma lo mangio e non lo fotografo (ma dal sue seme faccio nascere piantine, e una foto l'ho fatta...)... mi perdoni???
    :))

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  17. Ti leggo da anni ma è la prima volta che commento: sappi che è un vero piacere venire qui e scoprire un tuo nuovo post, nessuna nuova foto o stories IG può sostituire questa piccola ma piacevolissima sensazione.
    Continua per noi!

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