5 cose veloci sul MET GALA

maggio 08, 2019

Lunghissima pausa, durante la quale non è successo praticamente niente... ci siamo addirittura dimenticate del Coachella!
Lunedì sera c'è stato il MET GALA... unico momento che nasce moda, per la moda, sulla moda.
Anna dà il tema e tutte prendono il foglio protocollo e fanno del loro meglio!
Dobbiamo capire bene cosa significhi "del loro meglio" perchè ogni anno è un bel casino.
Non mi dilungherò come facevo in passato perchè, anche se tutti dicono che quest'anno era un tema pazzesco, io invece non l'ho apprezzato molto.
Come tante di voi, anche io ignoravo l'esistenza dell'aggettivo CAMP e la mostra che si terrà al MET ha proprio questo protagonista.
"E' il 1964 quando Susan Sontag con il saggio  "Camp:notes on fashion", codifica il fenomeno: per l'autrice il camp è la passione per l'esagerazione e lo stravagante. Serve a rileggere il passato e a  esprimere se stessi; è un linguaggio da iniziati, che permette a chi ne coglie la consapevole artificialità di distinguersi dalla massa". (Repubblica)

Ok, questa è la ragione intellettuale, quella di cui Anna ha bisogno.
Ma se ci pensiamo bene , l'esagerazione e lo stravagante non sono forse i temi di ogni anno?
Sembra quasi che Anna abbia voluto dare un tema libero, del tipo: SFOGATEVI!
E quindi hanno aperto le gabbie.
Ogni anno c'è anche uno stilista di riferimento e quest'anno di sicuro ci sono Alessandro Michele e Jeremy Scott (che secondo me è kitsch e non camp).
"Camp è la capacità unica di combinare l'arte alta e la cultura pop: non è davvero kitsch", lo stilista di Gucci cavalca l'onda della sua infinita sfilata.

Vi dico subito che se avessero invitato me, sarei stata così in difficoltà che avrei finito per fare come Kayne West, in total black, con un giubbino da giorno.

1) Harry Stiles è camp. Strano per me mettere al primo posto un uomo, ma secondo me era il migliore.
Qui in Gucci, con Alessandro Michele, il sacerdote del Camp.


Jared Leto ovviamente completa il terzetto... o il quartetto...


2) Il resto è piuttosto complicato da valutare perchè io fatico sempre a prescindere da un certo buon gusto o semplicemente dal mio gusto.
Quindi come nel caso dei signori sopra, decido di premiare chi è camp sempre, senza paura e con l'abilità di camminare sul filo che separa il cattivo gusto dalla stravaganza.


Joan Collins in Valentino. What else?

Metto insieme a Joan un'altra donna super camp:


Donatella è camp per definizione.

3) Lei comanda e lei vince:


La maestra corregge i compiti e dice come andavano fatti.
E' pur sempre un gala e ti devi mettere in ghingheri...

4) Naomi Campbell.


Il sodalizio con Valentino è super vincente.

5) Ultimi vestiti interessanti:


 Florence in Gucci.


Lily Collins in Valli.


Saoirse  Ronan In Gucci


Gianbattista Valli e il suo tulle su Emma Roberts.

Fuori gara perchè fuori tema, quelle che sono fighe e non rinunciano mai a farcelo vedere:


Gisele


Sienna Miller.

Ok, sono un po' noiose, ma io preferisco vedere loro che Lady Gaga in mutande!

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3 commenti

  1. Dunque, quando ho letto che il tema sarebbe stato il camp ero molto preoccupata. Vivendo in un paese anglofono purtroppo conoscevo il termine e sapevo che sarebbe stato uno stillicidio di errori, citando il mio prof di greco e restando in tema compiti.

    Tra le fighe di un altro pianeta io metterei anche Naomi, non ha mica compiuto CINQUANTA anni da poco? Ricordo ancora quando l'avevo incrociata a Milano ormai più di 10 anni fa ed era pazzesca, questa donna è immortale. Gisele non la commento neanche.

    La tua carrellata quasi mi mette in pace con il camp anche se credo non scorderò le sorelle Jenner in versione pavone, JLo in versione strobo da discoteca ed Emrata in versione se stessa di tutti i giorni.

    On a slightly different note, interessante che quest'anno effettivamente non ci siamo filate il Coachella per niente e pure il Met non mi sembra che abbia lo stesso fascino degli anni precedenti. Sarà che a furia di aprire -veramente- le gabbie, questi eventi non sono più cosi esclusivi e non ci fanno sognare più come una volta?

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    Dr. James
    Amministratore delegato
    UNIVERSITÀ DELL'OSPEDALE DI BENIN DE EDUCATION.

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