Avevo letto il libro di Nick Hornby (me lo aveva regalato nel 2001 la mia amica Laura, ma il libro è del 1995 ) e visto il primo film di Stephen Frears con John Cusack (2000) e quindi ho amato molto l’idea di una voce femminile e un punto di vista più contemporaneo.
Vi faccio una breve sinossi giusto per chi non sa di che cosa io stia parlando.
Rob (sia Zoe che John si chiamano Rob) è trentenne, ha un negozio di dischi ed è discretamente incasinat*, la sua specialità è fare playlist e classifiche e la classifica più inquietante è quella dei 5 epici fallimenti sentimentali. L’ultimo è quello da cui parte la narrazione della serie ed è quello che ci ricorda come ci si sente quando si viene lasciati: ci sono il desiderio di rivalsa e l’incapacità di andare avanti, insieme all’incredulità, al disgusto per la nuova vita di chi ci ha fatto soffrire e ovviamente alla gelosia, il tutto tenuto insieme da una colonna sonora bellissima (in entrambi i casi). 

Nel libro invece Rob all'inizio si rivolge a Laura (che lo ha lasciato) per dirle che non si è impegnata abbastanza per entrare nelle prime 5, le comunica che i tempi in cui l'infelicità significava davvero qualcosa sono passati, "adesso è solo una seccatura, un po' come avere il raffreddore o essere al verde. Se volevi davvero incasinarmi la vita, dovevi arrivare prima".

Torniamo alla serie, che è più di attualità.

Ho letteralmente amato il momento in cui lei spia l’instagram della nuova fidanzata e si sofferma sul FROSE’…un nuovo cocktail lezioso molto di moda che le fa pensare che non sia possibile che il suo Mac (nome dell’ex numero 5 ) possa aver amato lei -che beve whisky- e allo stesso modo una che ama il FROSE’. Poi la prende in giro anche per il nome, la nuova fidanzata si chiama LILY e lei esce di testa per questa cosa.

Mi interrompo un secondo perché ho fatto il seguente pensiero: ma che benedizione essere stata adolescente e giovane in un periodo senza social!!! Che meraviglia l’ignoranza, il non sapere e la possibilità di mantenere al sicuro la propria autostima!! Il liceo è un casino, ma nel mondo del "visualizza e non risponde" deve essere molto simile all'inferno.

Confesso in questa sede che anche io ho preso in giro la nuova ragazza di uno che ho frequentato per il suo nome (forse anche più di una), ma erano ovviamente prese in giro basate sul niente perché aveva un nome super diffuso e super normale (che non dirò perché è un nome talmente comune che pesterei i piedi a metà delle persone che leggono); la prendevo in giro anche perché aveva gli occhi grandi e azzurri (ehhhmmm, pronto sanità mentale???) e io dicevo che aveva uno sguardo bovino e inespressivo…
Mi pare ovvio che non avessi nessuna base per prendere in giro nessuno, ma in fondo non avevo bisogno di vere motivazioni, avevo solo voglia di dar fiato al mio fastidio e al mio dolore!
Come può lui preferire una con gli occhi azzurri e bovini a una come me? Beh, la cronaca ci dice è che lo ha fatto, insieme ai due figli che sarebbero venuti poi. E questo doveva bastare.

La mia puntata preferita è senza dubbio quella in cui la nostra Rob è in un bar a festeggiare il fratello che sta per diventare padre (in realtà è una festa d'addio per la sua vecchia vita, non un party per accogliere quella nuova) e si ritrova faccia a faccia con Lily. 

Lily è ovviamente favolosa: bionda, alta, occhi azzurri e pure gentile!

Rob reinventa nella sua testa 4 volte il possibile finale di questo incontro e io ho annuito con forza, da sola, sul mio divano, nella versione in cui le spacca in testa una bottiglia di birra!!

Questa serie è una pacca sulla spalla, ci fa sentire meno patetici nei i nostri momenti veramente bassi (li abbiamo avuti tutte, forza, non diciamo bugie alla zia Vale), perché Zoe Kravitz è patetica insieme a noi e suscita parecchia empatia.

E ora veniamo al titolo del post.
Si può essere pazzeschi con i mocassini, le calze bianche, la tuta e una cardigan dal colore orrendo?
Amiche, si può!!!
Non possiamo rifarlo a casa, è pericolosissimo riprovare un abbinamento del genere, ma mamma mia che voglia. 

Zoe si muove per Brooklyn così, entra in un locale così e conosce un ragazzo bellissimo vestita così!!! Senza avere il minimo imbarazzo! Come diavolo fa ad essere sempre così sicura del suo aspetto? 

Non sarà mica questa la lezione che devo ancora imparare dalla vita?
Sì è vero che si tratta di ciò che lei ha addosso in casa e i suoi amici la vanno a prendere per costringerla ad uscire senza darle il tempo di cambiarsi, ma non fa la minima differenza, è perfettamente a suo agio… sarà per la faccia? Per l’atteggiamento? Per come cammina? Non lo so, ma io per Coverciano vestita così non riuscirei ad andare (vero è che non sono molto lontana, visto che in tuta esco praticamente sempre, ma non ho ancora avuto il coraggio di abbinarla ai calzettoni sportivi con i mocassini di Gucci!).
La segretaria 60enne dello studio del mio medico adotta questo look da più o meno 10 anni: tuta Adidas nera con strisce bianche, cardigan (super vintage e spesso bellissimi) e mocassino con il mezzo tacco. Lo fa perché è comoda così e perché ormai è la sua cifra distintiva. Cosa le vuoi dire? Fa bene!

Il punto è che se io avessi qualcosa addosso di cui mi vergogno o che percepisco come non mio, stiamo certe che sarebbe la prima cosa che si noterebbe, non certo la mia capacità di occupare lo spazio intorno a me.
Quest’estate, in montagna, sono andata a comprare il giornale e l’ho fatto con la maglietta al contrario, mio malgrado ovviamente (non sono il tipo di persona che sceglierebbe di mettere la maglietta al contrario come tocco di stile).
L’edicolante era visibilmente allarmata e mi ha addirittura offerto di andare nel retro a girare la maglietta.
Capite? Non potrei mai fare una cosa particolare, qualcuno mi offrirebbe in men che non si dica la possibilità di cambiarmi perché non sarei credibile, sembrerei un errore!
Per completezza, ho orgogliosamente tenuto la maglietta al contrario fino a casa (persone incontrate 0).

Altri outfit di Zoe sono meno difficili da replicare, ma forse l’unico che mi sentirei di rifare è quello con i pantaloni lilla e la camicia hawaiana stile bowling.
E io odio il lilla in tutte le sue sfumature! 

E’ il potere del carisma di una che ci sa fare: ti fa pensare che sia facile, ma in realtà non lo è, ti fa credere che lei non ci pensa proprio ad abbinare le cose, perché la vita è altrove!

PS: ho letto che Hulu non ha rinnovato il contratto per la serie 2. Ci sono rimasta malissimo!! Netflix per favore pensaci tu, ti perdonerò Bridgerton 2 e Emily in Paris 2, se mi fai questa!!