1 di tutto

novembre 03, 2023

Stiamo letteralmente affogando, ogni cosa che accade ci mette un attimo a diventare EMERGENZA e noi continuiamo a vivere così, fra un'emergenza e l'altra, dimenticando di fatto come si faccia a vivere bene.
Sono giorni in cui abbiamo bisogno che tutti ci dicano come la pensano: anche persone che non sono qualificate e interessanti (da determinati punti di vista) DEVONO dire la loro, altrimenti siamo pronti ad accusarli di essere superficiali.

Non è un bel mondo quello in cui vogliamo avere l'opinione di una modella o di una cuoca sul conflitto Israelo-palestinese, non perché la loro opinione non sia rilevante, ma perché non ci regala informazioni in più e punti di vista informati (almeno non più del nostro).
Chiediamo a Gerry Scotti di parlare della striscia di Gaza? No, perché è un presentatore televisivo e si informa nello stesso modo in cui possiamo farlo noi. È una persona che entra ogni giorno in milioni di case? Certo che sì, ma è sua responsabilità sapere tutto e farci sapere come la pensa?
Io dico di no.

È un argomento spinoso, ma mi sento così infastidita da chi continua a chiedere a questo o quell'influencer di dire come la pensa e di esporsi e poi critica perché va avanti con la sua vita e le sue sponsorizzate.
Non mi risulta che tutti ci siamo messi in aspettativa per poter studiare soluzioni del conflitto, abbiamo continuato a ridere, lavorare, volerci bene, litigare, comprare cose e guardare la tv... questo ci rende orribili o solo umani?
Cerchiamo risposte da chi può e sa darcele, non da chiunque. I follower non regalano autorevolezza a 360°, per cui che ognuno continui a fare il suo lavoro e non pretenda pareri approssimativi da gente che nella vita fa altro.

Parto con "Uno di tutto".

1) Una borsa.



Si chiama SMALL KIT CABAS ed è il grande rientro di Phoebe Philo nel mondo della moda.
Ovviamente è sold out.
Ovviamente era inaccessibile.
3400€ per iniziare.
Ma poi abbiamo anche la borsona bellissima e grandissima a 6800 e la GIG BAG a 2800.

ci ricorda qualcosa?? (2800€)


3 modelli. SOLO 3. Ma che vanno a toccare la corde giuste. Lei sa come si fa perché ha inventato lei questo gioco.
Speravo in cuor mio che qualche cosa fosse, in modo totalmente rivoluzionario, un po' meno costosa. Ma Phoebe probabilmente deve rientrare nelle spese di questi anni a casa e quindi mette il carico da 90.
Ne vale la pena?
Ma chi lo sa??? Qualcuno ha toccato questa roba? Qualcuno ha visto come è fatta per capire se il pregio non è solo nel cervello di chi lo cerca?
La risposta in realtà è sicuramente NO, perchè per quanto i materiali siano ottimi, il disegno perfetto e le mani che le hanno assemblate super qualificate, non credo che potremmo arrivare a quelle cifre.
Ma lei sceglie di posizionarsi in quel segmento, ponendo la sua fiducia nella sua fanbase (sì, qui si sfiora la follia delle groupie) e alla fine ha ragione lei. 
SOLD OUT è la parola magica.
Io non comprerò mai una borsa enorme a 6800€, ma manco la voglio, sulle altre due, vi dico che un po' mi dispiace, ma me ne farò presto una ragione.

Ci sto dentro anche io


Anouk ha acquistato la Cabas di cui sopra se volete vedere la sua recensione la trovate sul suo Instagram: https://www.instagram.com/anoukyve/

2) Un paio di scarpe (o 2).
Dopo l'ubriacatura delle ADIDAS (alla fine ne ho comprate 5 in pochi mesi -2 samba, 2 gazelle e una Stan Smith -perchè ho cestinato le mie vecchie-), non ho avuto più nessuna fissa.
Non riesco a trovare qualcosa di veramente interessante e nuovo.
Mi piacciono le ballerine di ALOHAS con tutti i cinturini e mi piacerebbero argento, qualcuna ha esperienza?


Ma se mi dimenticassi tutti i miei discorsi sullo sperpero e sull'eccesso e soprattutto sui prezzi assurdi, beh andrei sicura su queste:


Son quel genere di scarpe che ti fanno dire: secondo me se le avessi la mia vita per qualche ora sarebbe un posto migliore in cui stare.
E io credo che tutti meriterebbero un pensiero del genere.

3) Un libro.
Dopo aver finito "COME D'ARIA", ho avuto bisogno di staccare un po' e cambiare completamente genere. L'unico modo era non indugiare nelle storie, ma spostarsi sulle opinioni.
E così ho letto questo (in un attimo, sono solo 112 pagine):



È un libricino che definirei prezioso .
Ci sono frasi che ti spingono ad essere rilette, perchè meritano di essere capite bene.
Ho pensato che Viola potesse scrivere sulla copertina del quaderno di matematica la seguente frase:

"SEDERSI A SVOLGERE UN ESERCIZIO DI MATEMATICA È UN GESTO DI PROTESTA NEI CONFRONTI DEL PRESENTE, PERCHÈ STUDIARE MATEMATICA SIGNIFICA RIPRENDERSI IL TEMPO".

E poi dice molto sull'esistenza del punto di vista, che mi sembra sempre importante regolamentare:
"La verità non è l'antitesi al sistema, la verità può essere un'ipotesi o può essere una tesi. Il relativismo non implica che tutti i punti di vista siano uguali, ma che esistano".

Insomma se volete leggere un saggio breve, ben scritto e su un argomento nuovo, io ve lo consiglio.

4) Una serie.
Ho finito ieri sera una serie italiana su SKY, "Un'estate fa".
Ha indubbiamente dei difetti, probabilmente se fosse americana, avrebbe tutto un altro ritmo e altri meccanismi, ma non si può dire che lo spunto non sia interessante.
Mia mamma è una bimba di Lino Guanciale e io l'ho sempre associato alle serie di Rai 1, in questa serie mi sento di darle ragione.


Il buon Lino (nella serie Elio) è un avvocato di successo con una bella famiglia e una casa stratosferica, ma ha un buco di ricordi che risale al 1990, quando ha trascorso un'estate in campeggio con gli amici.
Non ricorda niente.
Ma in quell'estate è scomparsa la ragazza di cui era innamorato e che nel presente viene ritrovata nel fondo di una lago.
Iniziano le indagini di uno strano commissario che non riesce a starci simpatico e soprattutto iniziano per Elio degli strani viaggi nel tempo.
Non sono flashback, lui torna proprio indietro.
Tipo Ritorno al futuro, l'Elio 40enne è nel corpo dell'Elio 18enne e rivive quella storia sapendo il finale.
I ricordi piano piano tornano, perchè li rivive in diretta, mette insieme tutti i pezzi e prova a cambiare il presente, mettendo mano al passato. Non vi dico altro perché non ve la rovino se vi ho incuriosito.
L'idea è originale, poteva forse venire meglio, ma indubbiamente ti tiene attaccato.

Guardando una serie così, si può non pensare che sarebbe bello tornare indietro e cambiare le cose? Quante persone si salverebbero, quante cose si farebbero diversamente, quanto sarebbe più facile sbagliare?
Però sarebbe impossibile fermarsi dal tornare indietro, infinite possibilità equivalgono a non essere più in grado di prendere una decisione, dalla più piccola alla più grande.

(Il tema mi ricorda anche quel libro di cui vi ho parlato tempo fa "Domani a quest'ora").

5) Un evento.
Come vi dicevo sono stata al VINOKILO VINTAGE FESTIVAL.
Amiche mie SUPER NO.
La premessa era che io non so comprare Vintage e che non so muovermi in questo ambiente.
Ho avuto però la sensazione che queste manifestazioni cavalchino l'onda dell'economia circolare e del riciclo per rimettere in giro un sacco di fuffa.
C'erano moltissimi anni 80.
Insomma io negli anni 80 c'ero ed ero già capace di intendere e volere.
Mia mamma era giovane negli anni 80, aveva 30 anni e tutta quella roba poteva essere uscita dal suo guardaroba. Ma più brutta.
È forse questo il problema? Non ho sufficiente distanza emotiva per poter vedere quelle cose con gli occhi dell'amore?
Insomma dire IO C'ERO non mi fa venire voglia di una giacca a vento colorata, un maglione in lurex con le spalline o di un giubbotto di pelle ricamato.
O forse sono proprio gli anni 80 a non piacermi?
Non c'era veramente niente di bello, mi sembrava tutto stazzonato e in pessime condizioni, non riutilizzabile e non sovrapponibile allo stile del presente.
Poi ovviamente c'erano un sacco di ragazze giovani e belle che si specchiavano felici con i loro preziosi ritrovati, ma per me è stato un buco nell'acqua. Profondo. Molto profondo.

Due note positive:
  • il dj set e la musica: non hanno sbagliato una canzone in tutto il tempo che sono stata lì.
  • La Manifattura Tabacchi potrebbe diventare uno spazio super figo in stile New York. 


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4 commenti

  1. Io invece, sempre su Sky, ho iniziato a guardare The lovers, sempre in lingua originale ( come si diceva tempo fa di Mrs.Meisel) ed e’ molto bellina, la consiglio. Vino kilo: mia figlia non ha comprato niente, le sue amiche impazzite hanno comprato in quantità.

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    1. Grazie della dritta, credo sia proprio il mio genere! L'attore lo avevo già visto in Lovesick (su Netflix) e mi era proprio piaciuto!

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  2. Ciao Vale, attendevo questo tuo post contenente le doverose righe about Phoebe Philo ovviamente...non posso che darti ragione sotto ogni aspetto, sicuramente livello altissimo ma trovo ingiustificabili le cifre, resterò fedele all'epoca con accento: ti basta come commento? Un abbraccio Serena

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    1. Fortunatamente per noi, ha prodotto tantissimo negli anni di Celine e qualcosa si trova ancora e a prezzi meno pazzi. Ci meritavamo qualcosa alla nostra portata come poteva essere la Trio tanti anni fa... e invece...

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