3 maggio

maggio 03, 2024

Oggi scrivo ad un orario insolito perché stamattina sono stata alla svendita di LuisaViaRoma. Sarei dovuta andarci lunedì scorso, ma mi sono ammalata di nuovo (certo c'è un ponte non vuoi ammalarti?) e così sono riuscita a spostare ad oggi.
Rompiamo gli indugi: ho comprato qualcosa? Ovviamente no.
Non mi sento però di svalutare l'esperienza al pari di quella di Yoox.
Non so se dipenda dal fatto che le mie aspettative (memore del passato) erano pari a zero, ma ho trovato che ci fosse ancora tanta roba, malgrado oggi sia l'ultimo giorno.
Andiamo per punti, così manteniamo il consueto schema.

1) Come è organizzata?
Direi bene. 
Al mio arrivo la coda costeggiava l'isolato, ma appena ha iniziato a scorrere, ci sono voluti 10-15 minuti per essere dentro. La gente era tantissima, ma hey la Leopolda era una stazione, quindi ci siamo stati tutti, senza nemmeno doverci riconoscere.
C'è un sistema guardaroba che fa più comodo a loro che a noi, ma va bene lo stesso. Io avevo freddo, ma ho dovuto lasciare l'impermeabile e il cappello, ma mi hanno smollato l'ombrello per tutto il tempo... 
Eddai Luisa lo sanno tutti che fare acquisti con l'ombrello è penalizzante!

2) I prodotti sono divisi bene, ma non c'è un percorso obbligato, puoi andare in autonomia dove vuoi e non fare il percorso del criceto come da Ikea.

Ho iniziato dalle borse (you know me), ma non c'era veramente niente di interessante. Probabilmente questo è il reparto dove si è visto di più che siamo all'ultimo giorno.
L'unica cosa che per l'estate non mi sarebbe dispiaciuta era questa borsina in raffia di Isabel Marant:


che se non sbaglio è ancora in vendita sui siti a prezzo pieno.
I prezzi della svendita sono 1/3 del cartellino per cui questa da 450€ veniva 150€.
Era poi pieno di borsette minuscole, tempestate di swarowsky... si vede che ne avevano vendute proprio poche:





Che poi ste robine giocattolo costano uno sproposito per quello che sono come potete vedere ingrandendo il cartellino.
Le compri solo se:
- ti piace tantissimo il genere
- hai già 35 borse più portabili
- hai un'occasione particolare

3) Secondo reparto che mi interessava moltissimo: i jeans. Avevamo dubbi? No. 
C'erano davvero tanti modelli interessanti, ma i più interessanti costavano intorno ai 750€ che anche :3 è comunque un prezzo importante per dei jeans. 
Pur essendo abituata a comprarne, non ho nessuna intenzione di spingermi fino a là.



I Valentino neri con le piume sarebbero stati una vera pazzia, però belli. 1900:3=633,333333333€.
Avevo adocchiato un paio di Khaite e di Agolde, ma non c'era il cartellino e quindi non era in grado di rendermi conto se erano fattibili o no (avrei potuto impegnarmi di più, ma qualcosa mi diceva che non ne sarebbe valsa la pena).

Una piccola annotazione: io ho guardato la rella che vedete in foto e non ho guardato se ci fosse un'indicazione di taglia. Una ragazza accanto a me li stava guardando quando una sua amica le ha detto: quelli sono L, andiamo più giù nel corridoio a cercare la S.
Allora ho guardato la taglia di quelli che stavo guardando e che non mi sembravano grandi : 28.
Quelli accanto: 29, 28 e poi ancora 29 (giusto per essere sicura che non fossero stati spostati).
Siamo sicuri che 28 e 29 siano taglie grandi???

4) Altre due cose che volevo guardare erano la maglieria e le giacche.
In particolare avevo visto su tik tok una tizia che era stata alla svendita giorni prima e aveva preso una Blazè. Ovviamente di Blaze manco la fodera, ma moltissima Isabel Marant (quelle overshirt che andavano 2/3 anni fa), Belmain e qualche Max Mara (e molto altro)...
Niente che corrispondesse al mio bisogno.
Ho visto una giacchina di Maria De la Orden che se non fosse stata violetta l'avrei presa perchè 60€ era proprio un affare per una cosina sportiva di mezza stagione, ma non banale.
Certo deve piacere il gusto (come per tutto), ma a me le collezioni sue e di Blanca Mirò piacciono molto.


Per quanto riguarda la maglieria potrei aver sognato su un maglione di Brunello Cucinelli a 1690€ (diviso 3), ma poi mi sono ripresa.

5) Infine le scarpe.
Avevo visto un paio di Hangisi di Manolo fucsia e mi son detta: chissà chi è la fortunata che se le è accaparrate?
Ovviamente non c'erano più.
Però di Manolo c'erano diversi tacchi (in numeri piccoli -35-) e qualcosa di interessante.
Ho valutato queste ciabattine in vernice a 230€:


E queste Amina Muaddi a 331€.


Per poi stabilire nel primo caso che ne posso fare a meno e nel secondo che non saprei nè come nè quando metterle.
In ogni caso erano pezzi e prezzi interessanti.
C'erano anche i sandaletti  minimali di The Row e qualcosa di Roger Vivier.
Anche fra le scarpe la facevano da padrone le Mach&Mach


mi sono dimenticata i prezzi

Ho volutamente guardato velocissimamente il reparto sportivo  perchè non mi pareva il caso di portare a casa ancora sneakers, ma c'erano moltissime cose: Veja, Adidas, Nike, Converse, Vans e New Balance.
Erano interessanti un paio di Birkenstock edizione limitata, da 180€ a 60€, ma c'era rimasto solo il 35.

Quindi cosa mi rimane di questa esperienza?
Beh sono state un paio d'ore piacevoli, ho visto cose belle (e cose molto meno belle -di cui ho le foto, ma sono riservate a mio marito) e ho messo alla prova la mia capacità di resistere al superfluo.

Adesso io mi chiedo: che fine faranno le migliaia di prodotto invenduti? 



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1 commenti

  1. Mia figlia ( 22 anni circa) si è portata a casa un vestito a sirena di Ganni bluette sberluccicoso con la schiena completamente scoperta,per soli 130 euro. Le sta benissimo anche se non ho idea sul come e quando potrà sfruttarlo ma vabbè. Sono sicura che ci fossero cose interessantissime ma non ho avuto cuore di affacciarmi in prima persona.

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