5 luglio

luglio 05, 2024

L'estate mi mette di uno strano umore, non riesco ad essere costante e non riesco ad avere una routine degna di tale nome.
Mi perdo via con niente, mi concentro meno e sono sempre stanca.
Non voglio prendere parte alla faida fra estaters ed inverners, ma so che io d'estate non sono un gran che. Per caso l'ho già detto 73 volte negli ultimi anni? Beh eccovi la 74esima volta!

Veniamo al dunque.

1) Tutti dicono che la bolla degli influencer è scoppiata, ma io li vedo ancora a fare viaggi evento e a ricevere i super pacchi di Miu Miu e di Gucci con le ultime novità.
Mi sa che non è scoppiato proprio niente. L'unica cosa ad essere scoppiata è probabilmente la bolla Ferragnez, ma dal numero di gossip che girano, forse nemmeno quella.

Settimane fa ho visto una che pestava i piedi perché aveva poche interazioni e insomma dovremmo anche mettere like se no come fa a regalarci grandi contenuti??

Io credo che il sistema continui ad essere fallato come il primo giorno.
Io so perfettamente cosa mi irrita: inizialmente molte persone condividevano senza bisogno di un tornaconto. Raccontavano i fatti loro, erano originali, narravano la loro vita in maniera spontanea senza chiedere niente in cambio.
Poi i fatti loro sono diventati merce di scambio e il loro tempo denaro: io vi racconto la mia vita, ma per sostenermi dovete per forza ciucciarvi anche delle pubblicità e magari usufruire di ciò che vi propongo.

Il mischione vita/lavoro è quello che genera conflitto.
Anche la vita vera in realtà non è vita vera,  è la narrazione della vita vera che come tale è rimaneggiata, romanzata, resa interessante e infiocchettata.
Secondo me il problema è proprio questo: avvertiamo uno sfasamento costante e forse ci piace sempre meno.

Continuano a dirci che fanno solo cose in cui credono, che accettano collaborazioni in cui si identificano, ma io credo che a monte ci sia un vizio: se ti pagano, non puoi essere sincerə al 100%, è umano.
Noi utenti finali capiamo benissimo che certe campagne sono più riuscite di altre, ma si sta di fatto facendo una pubblicità che sovrappone la vita vera a qualcosa che si fa solo perchè pagati.

Oh sia chiaro non c'è niente di male in questo, il MALE è altrove, ma c'è qualcosa che disturba, lo stesso qualcosa che spesso li spinge a dire cose come: NON SONO PAGATƏ PER DIRLO, sottolineando un certo parametro di sincerità su una cosa che magari acquistano con i loro soldi e smascherando di fatto che potrebbero non essere sempre convinti di quello che dicono in altri ambiti. Forse il punto è che il luogo dove l'influencer lavora e mostra la sua vita è lo stesso e questo rende le cose per forza confuse. Pensiamo al fatto che abbiamo avuto bisogno di diciture apposite per distinguere i due momenti e soprattutto per fare pagare le tasse.

Io vi dico onestamente che secondo me non è un lavoro facile (se fatto veramente bene) e quelli che lo fanno bene non sono moltissimi.
Io vi menziono la mia preferita in assoluto in Italia che è Tegamini, che mi fa un sacco ridere , che è in gamba, che mostra qualcosa di sé senza per forza illuderci di essere nostra amica e soprattutto che declina le (poche) sponsorizzazioni in modo intelligente e garbato. 





2) Sempre a proposito di influencer italiane, Gynepraio ha fatto i conti su quanto ha speso da gennaio al 30 giugno 2024 in abbigliamento e accessori, per capire meglio come aggiustare il tiro.

Ho pensato di farlo anche io, perchè mi sembra sempre di non spendere niente e poi alla fine l'armadio trabocca e non risparmio mai un gran che.
(Spero di non scrivere niente di disturbante e che la mia intenzione sia compresa).

Da gennaio a oggi nel mio armadio sono entrati:
- il piumino Week end Max mara  di cui abbiamo lungamente parlato (su Intrend) = 204€ ma regalo tardivo di Natale di mio marito, quindi non vale sia perchè dovrebbe appartenere al 2023, sia perchè non ho speso io.
- Cardigan Betty Sezane = 120€
- Ballerine Reserved tipo Alaia = 50€ ma regalo quindi 0.
- Cardigan di cotone blu Benetton = 45.90€ nei mid season sale
- Pantaloni Stradivarius 3 paia = 60€ circa (tutti e 3 19.90€).
. Pantaloni Princess Tam Tam a quadretti (collaborazione Uniqlo): 24.90€
- Maglietta TOLD YA = 19.90€ su Amazon
- Scarpe Ganni = 220€ in sconto Rinascente
- Scarpe Gazelle Gucci = 165€ prezzo outlet

Fin qui mi sentivo brava: non ho comprato niente nemmeno a Barcellona, anche se forse c'è stato ancora troppo fast fashion.
Poi ho piazzato il mio colpo da maestra e ho comprato le Miu Miu stringate da barca che hanno più che raddoppiato le uscite in una botta sola, portando l'esborso a 1375.70€ in 6 mesi.



Sono diventata brava con l'abbigliamento.
Non ho comprato nemmeno una borsa.
Sono sempre pessima con le scarpe.
In 6 mesi 4 paia.
Ne ho vendute 2, ma ovviamente non coprono nemmeno 1/10 di quello che ho speso.
In media sono circa 230€ al mese che forse avrebbero più senso se avessi acquistato cose più varie, tipo un cappotto, un maglione, dei jeans, un paio di occhiali da sole... e invece? E invece no.

L'obiettivo nei prossimi 6 mesi è di migliorare dove sono stata carente. Meno di 4 paia di scarpe è l'obiettivo.

Quindi non comprerò delle ballerine mesh di Mach&Mach perchè non amo Mach& Mach e non amo il mesh... ok???


3) Questione profumo.
Non ho ancora risolto.
Sono stata da Profumerie Aline in via Calzaiuoli e ho sentito Biancolatte.
Lì per lì non mi sembrava così persistente. Mi dicevo: ma perchè tutti parlano di questa scia dolce che io non sento niente??
Uscita da lì sono entrata dal negozio Calzedonia di fronte e due commesse si sono letteralmente girate verso di me e mi hanno chiesto che profumo fosse. Viola aveva in mano ancora il cartoncino profumato e loro sono andate in visibilio. Il giorno dopo il polsino del maglione era ancora profumato e ho sentito anche io la vera essenza.
Sa davvero di latte e biscotti, una dolcezza che forse va un po' oltre quello che speravo, però non mi dispiace, sono ancora indecisa perchè Vanilla Diorama è sempre il mio preferito e pare essere tornato nel formato da 40 ml.
Certo che  Biancolatte (100 ml per 125€) è più di due volte Vanilla Diorama (40 ml per 130€) e costa 5€ meno.
Ho acquistato il set di campioncini di Giardini di Toscana a 20€, è personalizzabile e quindi ho deciso che su 5 profumi, due dovevano essere Biancolatte, in modo da testarlo davvero, poi ho aggiunto anche Celeste, Blu Indaco e Shabby Chic.
Inoltre i 20€ spesi per i campioni verranno detratti da un eventuale acquisto (marketing geniale).
A settembre tirerò le somme.






4) Credo di non aver mai parlato di costumi sul blog. Io non amo i costumi e probabilmente questo è dovuto allo strano rapporto che ho con il mio corpo.
Non mi piace essere letteralmente in mutande davanti a degli sconosciuti, sono a disagio. Lo so che gli sconosciuti hanno ben altro in mente che pensare a me, ma ditelo anche alla mia autostima!
Mi chiedo se riuscirò mai a fare pace con questa cosa che mi accompagna dall'adolescenza, ma non riesco a trovare una risposta. 
Non mi piacciono nemmeno le riviste estive che hanno tutti gli editoriali sulla spiaggia, forse questo è esattamente quello che viene chiamato TRIGGER.




5)  Ma i Beckham che festeggiano i loro 25 anni di matrimonio indossando il look viola abbinato??
Posso dire che sono più fighi ora di allora (e già allora erano stupendi)? 
Probabilmente sono riusciti ad aggiornare la loro estetica e a invecchiare con grazia (pur facendo trattamenti). 
Ho amato molto!










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2 commenti

  1. BIANCOLATTE crea dipendenza! Me lo sono regalata a marzo, soldi ben spesi!!!

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  2. Ciao Vale, anche io ho acquistato i campioni di Giardini di Toscana, per provare Biancolatte, non mi è piaciuto (troppo troppo dolce) in compenso ho scoperto Bora Bora, perfetto per l’estate. I Beckham divini, ci saranno anche vari gossip, ma in un mondo di matrimoni sempre più a rotoli, loro sono inossidabili

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