2 agosto

agosto 02, 2024

Tornata dal mare, pensavo di essere carica, ma alle 11 sono già a pezzi.


1) A me piace tantissimo la Romagna perchè mi ricorda la mia infanzia, quando i miei genitori con tutti i loro amici prenotavano 3 settimane sempre nello stesso hotel. Erano gli anni 80 e quello era il loro benessere.
Giocavano a carte, facevano tornei di bocce, passeggiavano la sera "vestiti bene" e mangiavano spaghetti a mezzanotte.
Secondo me si divertivano tantissimo.
Io non lo so se io mi divertivo perché ero un po' schiva e stavo con i figli dei loro amici, ma che forse non sono mai diventati miei amici: andavamo in sala giochi e facevo sempre lo stesso gioco fino allo sfinimento (e guardavo gli altri giocare sempre allo stesso gioco - ossessione forse?) e poco altro.
Io ero letteralmente ai settimi cieli quando dopo cena mi era consentito di bere una coca cola (o un'altra bibita) con la cannuccia, nella bottiglia di vetro. 
Ancora adesso la coca in vetro mi fa sentire bene.
Non ho mai voluto partecipare a nessun gioco di gruppo e a nessun torneo, piantavo dei musi assurdi quando tentavano di infilarmi a tradimento e alla fine ce l'avevo vinta io. (Ho la sensazione di aver dipinto una bambina sociopatica... ma ho avuto anche io i miei momenti).
Indossavo zoccoli, gonne con le balze e sempre una borsetta.
Mi ricordo che mi mandavano a letto sempre alla stessa ora (forse rispetto a Milano, riuscivo ad andare a letto alle 10 e non alle 9) e nessuno si preoccupava che fossi sola in camera, tanto loro erano di sotto a giocare a carte.
Le carte sono state una costante fissa della mia vita, fin da piccola ho imparato tutti i giochi, ditene uno e io so giocare ... e pure bene!
Scopa, scopa d'assi, briscola, marianna, ciapasì e ciapano (credo siano varianti milanesi del tressette), ramino, machiavelli, scala quaranta, poker, rubamazzo, peppa tencia e altro che non ricordo.
Credo che mio padre mi abbia insegnato tutti questi giochi per avere qualcuno con cui giocare sempre a disposizione, perchè era un giocatore pazzesco, al limite del geniale. Non so come facesse ma teneva a mente tutte le carte e quando la partita finiva aveva già contato tutti i punti... il mio obiettivo era diventare brava come lui, ma non l'ho mai raggiunto, non ho il sacro fuoco.

Al mare ho insegnato a Viola a giocare a scala 40... adesso ho anche io qualcuno sempre a disposizione.

2) Ogni volta che vado in spiaggia mi rendo conto del fatto che la spiaggia è una contraddizione vera e propria. Passi l'inverno a coprirti e ad essere presentabile e poi boom, in mutande davanti a tutti!
I costumi sono sempre più piccoli, le chiappe sono al vento e non importa a nessuno (o quasi) se quei modelli siano effettivamente donanti. È come entrare in un mondo in cui vale tutto.
Io amo l'umanità della spiaggia perchè è lo specchio della società, te ne accorgi dai costumi, dalle ciabatte, dai libri, dalle riviste, dagli orari, dalle merende, dalle treccine, dagli occhiali da sole e dai tatuaggi. Siamo tutti lì e lo siamo per lo stesso motivo, questo ci rende per forza simili, anche se facciamo i fighi, anche se siamo fighi.
Per ridimensionare tutto e mettere le cose nella giusta prospettiva il mare in Romagna è perfetto.

E la baby dance (con bambini di 3-4 anni) su "sesso e samba" di quell'intellettuale dei nostri tempi che è Tony Effe, come la mettiamo?

3) Miu Miu sarà di nuovo il marchio di punta?
Potete scommetterci.


Sono contenta del ritorno di Cara, mi piace più ora che anni fa!


Margot Tenenbaum è un'icona perfetta perchè ci sono quei 2 o 3 pezzi che non possono non rimandare a lei: pelliccia Fendi, Birkin e vestito Lacoste.



ma è normale che costi 850€ e non 85??


4) Al mare ho preso la bustina porta tutto di Vogue. L'edicola era sotto l'hotel e andando a camminare alle 7.45, avevo ancora la scelta fra tutti i colori.
Forse se fossi stata al mare anche un mese fa, avrei trovato anche la borsa. Ho fatto amicizia con la signora e me l'aveva anche messo via.
Nessun dramma, è solo quella strana sindrome che ti piglia quando vuoi una cosa che sai che vogliono tutti, ma che non tutti riusciranno ad avere. Poi però ti svegli e fai il conto delle borse di stoffa che hai nella borsa delle borse di stoffa e rinsavisci.
Potrei aver pensato di farmi mettere via quella di Vanity Fair con Sezane, ma è un pensiero durato 3 secondi, perchè Sezane mi ha mandato una borsa con un acquisto e non l'ho ancora usata.

Ma quelle che vendono la bustina che ho preso io a 28/30€ su Vinted??
È solo la legge della domanda e dell'offerta o c'è anche un po' di cialtronaggine?



5) Cosa pensiamo dei bermuda di jeans?



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