domino

marzo 13, 2013

Ultimamente il mio effetto domino riguarda la casalinghite acuta.
Magari decido di sistemare una cosa in uno scaffale, poi ne vedo un'altra messa male su quello sopra e allora svuoto due scaffali che però ne coinvolgono un terzo e in men che non si dica 8 scaffali sono vuoti e io sono sommersa di roba.

Capita.
Inizi per un motivo e finisci per fare tutt'altro.

E così è nato il post di oggi.

Sono partita da questa foto vista su stockholm streetstyle:

qui

... e mi son detta: beh questa fantasia check di Vuitton non mi era piaciuta un gran che in passerella, ma vista fuori dal contesto e inserita in un abbinamento casual e soprattutto dove il check è uno solo e non abbinato ad altro check, non è per niente male.
Il cappottino è luminoso, il jeans aderente e alla caviglia, la borsa piccola e la scarpina a punta, ma con fiocchetto delicato.
Insomma alla fine è proprio un insieme ben fatto.

E dopo aver promosso la ragazza, sono andata a vedere chi fosse, ma con il solo scopo di dirvelo e finirla qui.
Beh, la ragazza si chiama ANTONINE PEDUZZI.
La mia prima reazione: ANTONINE CHI??
E poi: sarà la solita francesina carina che ti fa rodere il fegato per quanto non ci metta sforzo e risulti perfetta.

E invece Antonine Peduzzi è italiana, o meglio italo-francese, ma con base a Roma e insieme all'amica Luisa Orsini è la designer di TL 180.
Hanno frequentato l'Istituto Europeo di Design e hanno intrapreso la strada della moda, puntando l'attenzione su borse e pochette.



Dicono di essere molto influenzate dall'arte e soprattutto la prima ispirazione viene dall'artista tedesco ANSELM KIEFER (che ho gugolato per voi, perchè io non ne sapevo niente) .
Sul sito romaprovinciacreativa ho trovato qualche dichiarazione di intenti:

 “In quel periodo Anselm Kiefer si trovava a Roma. Incontrando l’artista siamo rimaste così affascinate dal suo approccio con la materia che abbiamo dipinto una prima tela. Una volta asciutta, l’abbiamo piegata e ci siamo rese conto che poteva diventare una pochette unica”. 

 “La materia viene sviluppata e articolata per ottenere un intera collezione. Cerchiamo di rispettare sempre ciò che siamo nonostante i “dictat” della moda. È attraverso le borse che per ora riusciamo ad esprimere la nostra creatività, ma se un domani essa si dovesse trasformare in cappelli o mobili allora faremo cappelli e mobili!"

Al momento credo che non sia una collezione molto diffusa, ma si inizia a vedere qualche cosa negli editoriali e in mano a qualche signorina ggggiusta, in ogni caso quella pochette di  pelle lì sopra (e qui sotto) mi piace:

la trovate qui a 400$

 E anche il mini reporteur non è per niente male:

qui


Sul sito di Vogue trovate altre informazioni sul duo e sulla collezione: http://www.vogue.it/vogue-starscelebsmodels/voguette/2010/12/luisa-orsini-e-antonine-peduzzi.


Se vogliamo fare un pensiero un po' acido (molto acido) possiamo dire che magari sono solo due figlie di papà, ben inserite nel bel mondo, che si dilettano con un nuovo giocattolo, ma magari no e quindi, a scanso di equivoci, io un pizzico di attenzione ce la metto... Perchè in fondo anche Stella McCartney è una figlia di papà, no???

Per concludere con l'effetto domino, finisco anche sul sito di Grazia. it e scopro che sono le due nuove it.girls.
Quindi dal non sapere per niente chi fossero me le ritrovo sul sito che guardo sempre!!

PS: Il fatto che Caroline Sieber inizi a portare una TL 180 è senza dubbio un buon segno per loro!

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6 commenti

  1. carine le pochette. Della seconda sai cosa non mi piace proprio? la tracolla in tessuto.
    Se fosse stata in pelle avrebbe avuto tutta un'altra allure
    isa

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  2. Anche io ho avuto la stessa reazione con la fantasia check di LV. Inguardabile in passerella, interessante nello street style (stavo per scrivere nella vita di tutti i giorni ma poi mi sono ricordata che mi era piaciuta sulla solita vecchia cara Mira e no, la vita di tutti i giorni non é quella di Miroslava).

    In quanto alle borse per il momento non le trovo niente di che. Sará che sono in piena fase Paula Cademartori adesso ma le devo metabolizzare ancora un po´.

    Passando dalle borse alle scarpe, cosa ne pensi delle creazioni di Licia Florio?

    L

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    1. Mi piacciono un sacco (così tanto che le ho proposte anche a mio marito!) e settimana prossima post!

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  3. E' la prima volta che commento, ma ti seguo spesso, guarda io Luisa Orsini la conosco di vista... è una di quelle che fa parte del gruppetto radical chic, ovvero si finge "proletaria", "alla mano" e anche un po' "sdrucita" insieme alle sue amiche super freak ovviamente tutte residenti ai parioli, con la servitù e ogni tipo di agio...in pratica sono finte come i 2 euro di carta!!! Quanto alle loro creazioni...niente di che...carina la pochette in pelle effetto lavagna sulla quale si può scrivere (una delle prime creazioni) quanto al resto...davvero spendereste 500 euro per una tracollina priva di carattere ed insignificante? Sono acida? Forse sì però secondo me molte persone rispondono al richiamo di fare le designer senza essere state chiamate!!!

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    1. ...non troppo acida e il tuo finale mi ha fatto ridere!!

      La tua è un'esperienza quasi diretta e quindi ha un valore particolare.
      Ora ne so di più e quando mi ritroverò davanti qualche cosa di TL180, avrò un'opinione con più sfaccettature!

      Commenta di più!

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  4. ah ho dimenticato di firmarmi...

    Elly_ (l'acida)

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