wishlist del martedì: pace dei sensi

novembre 15, 2016

In questi giorni l'unica cosa vorrei è sdraiarmi sul divano strafatta di magnesio supremo.
Sono in una di quelle sindromi pre-mestruali così potenti che potrei uccidere a mani nude senza sentirmi in colpa e il secondo dopo piangere come una fontana, fino alla disidratazione, per il cane a 3 zampe del mio vicino.
Sto così.
Non ci posso fare niente.
Oscillo dal pianto al riso con la volocità della luce e sono francamente infrequentabile.

Domenica mattina all'Esselunga ho avuto un istinto omicida nei confronti di un uomo che si è rivolto alla fornaia in questo modo: vorrei 3 panini tondini tondini coi semini piccolini .
La signora ha alzato le sopracciglia, mantenendo un certo aplomb, io lo avrei scaraventato di là dal bancone e gli avrei intimato di chiedere scusa perchè un uomo adulto non DEVE parlare in un modo del genere e io non voglio un mondo in cui gli adulti parlano così!
Mi capite, ditemi che mi capite.
Perchè io piango perchè mi sento incompresa.

Domenica pomeriggio stavo facendo fare i compiti a Viola.
Dopo italiano, passiamo a storia e mi accorgo che non ha portato a casa il libro.
Prima reazione.
Dittatore coreano: andrai a scuola senza compiti perchè devi essere responsabile delle tue cose. Meriti di essere sgridata o che la maestra prenda nota della tua mancanza.Appena arrivi, farai subito presente alla tua insegnante che non hai fatto i compiti.
Seconda reazione.
Mi sento in colpa. In fondo può capitare, è la prima volta che lo dimentica, stai calma, è una bambina solitamente responsabile.
Scelgo di essere sana di mente e chiamo un'altra mamma per farmi mandare le pagine di storia e stamparle.
Procedo, si mette poi a tavolino a completare e metto le pagine nel quaderno di storia, dicendole di far presente alla maestra che aveva sì dimenticato il libro, ma i compiti li ha fatti ugualmente e provvederà a riportare quanto fatto sul giusto supporto.

Come è finita: è andata a scuola, ha confessato subito di aver dimenticato il libro e... BASTA.      
Non ha detto di aver fatto i compiti. Niente di niente. La maestra le ha detto: MALE ed è tornata a casa col libro per farli a casa.

Prima reazione.
Dittatore coreano: (con voce alterata e adirata) dovevi limitarti a dire la verità. Avevi dimenticato il libro, ma avevi fatto comunque i compiti, come diavolo hai fatto a perderti il secondo pezzo?? Adesso rifai tutto sul libro e solo dopo farai merenda.
Seconda reazione.
Uguale alla prima, ma con senso di colpa perchè forse (ma dico forse) le ho confuso le idee.


La morale è: non fatemi fare niente in pre mestruo, non parlatemi, non fatemi avere contatti con la società, non fatemi essere madre o moglie perchè ho la netta impressione di prendere pessime pessime decisioni.


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6 commenti

  1. come ti capisco (senza figli, con il mio team in ufficio pero' - e non posso nemmeno sgridarli)

    L

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  2. capisco certi momenti di nervi in cui ogni cosa pare essere fatta apposta per irritare ..poi penso all'omino dei panini tondini coi semini - che, peraltro, lo avrà detto con il classico accento Firenzuolo - e mi viene sia da ridere che dei brividi lungo la schiena tipo effetto gesso sulla lavagna ;-)

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    1. non sono in sindrome, ma tondino tondino col semino piccino proprio non si ascolta, sembrava che li chiedesse fatti su misura ;-)

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  3. hai tutto il mio supporto. io, durante il premestruo, divento davvero una brutta persona..con grandi/piccoli/estranei/colleghi. non faccio distinzioni. :)

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  4. Sono costantemente imbottita di magnesio e pastiglie fitoterapiche.....in escandescenze dieci giorni al mese......e dopo la quarantina sempre peggio.....!!!🙄

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  5. Come ti capisco!!!! Sindrome a parte, i panini tondini coi semini piccolini non si possono proprio tollerare!!!!!
    Benedetta

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